UmbriaEnsemble – Khora/Estate Teatrale Veronese Giovedì 7 e Venerdì 8 Luglio, ore 21.15 Teatro Romano, Verona
Prima Nazionale
"Il mio cuore è con Cesare"
UmbriaEnsemble – Regione Umbria/ Sviluppumbria Sabato 9 Luglio, ore 19. Digipass, Norcia
"Sinfonia della rinascita"
Quattrocentoventitré anni e non sentirli. Era il 1599 quando William Shakespeare scriveva uno dei suoi più significativi capolavori teatrali, The tragedy of Julius Caesar. Significativo perché Giulio Cesare è la tragedia dell'ambiguità e delle svolte epocali - non solo nella storia, nella politica e nella società - ma anche nell'animo umano, lacerato dalla dialettica tra potere politico e virtù morale; tra ambizione e fedeltà. Scritta all'alba di un nuovo secolo, quest'opera testimonia la crisi dei valori della cultura classica, sui quali tutto il Rinascimento ancora si era fondato, e che risuona drammaticamente nella dimensione privata dell'individuo.
Crisi che nel testo shakespeariano è rappresentata dallo scardinamento dei sacri valori della Repubblica, e, con essa, dell'ideale di una società ordinata, armonica, giusta. Non a caso c'è chi sostiene che, a dispetto del titolo, il vero protagonista della tragedia non sia Cesare, ma Bruto, campione di un modernissimo ed irrisolto conflitto interiore tra l'onore, il patriottismo e l'amicizia.
Personaggi e dinamiche così profondamente umani da essere sempre attuali. Ne è una conferma lo spettacolo Il mio cuore è con Cesare, nuova produzione di Khora insieme con Estate Teatrale Veronese che debutta – in prima nazionale – al Teatro Romano di Verona il 7 e 8 luglio in occasione della 74° edizione del Festival Shakespeariano. Nell'adattamento di Tommaso Mattei, il dramma dell'ambiguità dell'ambizione è interpretato da uno straordinario Alessandro Preziosi, che partendo dalla celebre orazione funebre di Antonio, in un trascinante racconto intreccia le molteplici voci di Cesare e di Bruto; di Antonio, Cassio, Calpurnia e – in definitiva – di ciascuno di noi, diviso tra conservazione dell'ordine costituito e anelito alla libertà; tra paura e coraggio.
Posizioni opposte che, pure, in questa tragedia trascolorano tra una figura e l'altra. E il clima di attesa, di sospesa e infine compiuta tragedia - che tuttavia non assolve alla funzione catartica che nel mondo antico aveva – viene magistralmente reso nel contrappunto musicale che Giacomo Vezzani ha creato appositamente per questo spettacolo. In scena, con Alessandro Preziosi, live electronics dello stesso compositore con UmbriaEnsemble (Massimo Mercelli, flauto, e M. Cecilia Berioli, violoncello).
Ancora una prima esecuzione assoluta, l'indomani, Sabato 9 luglio, per l'UmbriaEnsemble in formazione di Quartetto d'Archi, a Norcia. Patria di San Benedetto, Patrono d'Europa, Norcia è assurta a simbolo di resilienza che vince sulle catastrofi naturali. A Norcia, dunque, UmbriaEnsemble ha voluto dedicare la prima esecuzione assoluta di "Life conquers Covid", opera in quattro parti del compositore americano Robert Hutmacher, che dalla silenziosa disperazione della morte in solitudine, si apre alla gioia della speranza per una vita di recuperata consapevolezza oltre la pandemia. Un forte messaggio di amore e di rinascita che porta la cifra distintiva di questo tempo; ma pure, e più profondamente, di ogni tempo, nell'esperienza individuale della persona che vince e supera una crisi. Passata, presente, futura.