(ASI) San Gemini - Dal 26 settembre all’11 ottobre San gemini ospiterà la 42esima edizione della Giostra dell’Arme e tra le numerose iniziative che fanno da corollario alla manifestazione sono state presentate stamani, a Palazzo Donini, le mostre su “Leoncillo dei tagli e delle figure sfuggenti” e Mikhail Koulakov - “Umbria seconda Patria”, entrambe allestite negli spazi di Palazzo Vecchio. Dopo il successo dell’edizione 2014 che ha visto come protagonista Gerardo Dottori, continua dunque la serie di grandi esposizioni in occasione della Giostra dell’Arme.
La mostra su Leoncillo, maestro spoletino della scultura informale, curata da Massimo Duranti, Andrea Baffoni e Francesca Duranti, allestita nella Sala dei Priori è per gli organizzatori “l’unica ampia mostra pubblica sull’artista in occasione del centenario della nascita. Pur avendo dovuto rinunciare ad alcune opere importanti per i vincoli di tutela, si è infatti potuto contare – affermano - su numerosi inediti, molti dei quali provenienti dai familiari dell’artista che, generosamente, hanno collaborato all’iniziativa”. Saranno esposte 40 opere tra sculture dipinti e disegni con particolare attenzione al passaggio dal figurativo all’“astrazione”, dando particolare risalto ai bozzetti in tecnica mista, dove l’artista sintetizzava con grande capacità e raffinatezza gli effetti della materia in un percorso alternativo rispetto a quello dei capolavori più visti.
L’Ente Giostra ha voluto, inoltre, rendere omaggio al grande artista russo Mikhail Koulakov (Mosca, 1933 – San Vito di Narni, 2015), considerato uno degli artisti dell’avanguardia astratta russa degli anni Sessanta, scomparso un anno fa, cittadino umbro a tutti gli effetti, che ha vissuto dalla metà degli anni Settanta a Vallicciano, non lontano da San Gemini. La mostra, allestita al piano terra del Palazzo Vecchio e curata da Andrea Baffoni e Francesca Duranti, vuole essere un omaggio a Koulakov e all’Umbria che, grazie alla sua pittura, scopriamo sotto un’altra veste. In mostra sono presenti tra le altre opere, in tutto una decina di grande formato, tre grandi Paesaggi umbri (Estate, Invero e Primavera), ad aprire simbolicamente un percorso snodato attraverso l’energia dei colori impressi sulla tela come “frustate” di materia cromatica, incise nel gesto finale di una pittura nata nello spirito prima ancora che nel corpo.
Entrambe le mostre verranno inaugurate il 26 settembre, rispettivamente alle 18. 30 e alle 19.30.