Sabato 20 Agosto, ore 19:00. Roof Garden Piazza Campello, Spoleto. Accade D’Estate a Spoleto. “Il Flauto Magico”
UmbriaEnsemble – Regione Umbria/Sviluppumbria – Cultura Comune di Perugia. I Concerti dell’Alba, VII Edizione Domenica 21 Agosto, ore 6:20 Giardini Carducci, Perugia “Il Flauto Magico”
(UNWEB) Passa un soffio, tra un tramonto e un’alba. Un soffio stellato, nella notte, dove il ritmo del giorno si scioglie in un tempo sospeso, un tempo “non ordinario”. Un tempo capace di introdurci in quello stato di coscienza non ordinario che è condizione per un viaggio dello spirito alla ricerca di noi stessi, della nostra più profonda unità, della nostra appartenenza ad un tutto di cui si percepisce sempre più debolmente la reciproca relazione, rapiti e storditi come siamo da una quotidianità assordante quanto fatua.
Il viaggio sciamanico è pratica ancestrale risalente a migliaia di anni fa, 30.000 secondo alcune fonti, antecedente dunque alla nascita delle religioni e della scienza; un rituale complesso - eppure diffuso trasversalmente in tutte le società primitive - la cui gestualità, modellata sulle forme degli animali-guida, ha dato origine ai movimenti del taiji quan e del qigong, dove Taiji è il “supremo ultimo”, l’assoluto indifferenziato, l’assenza di poli da cui solo successivamente origineranno gli opposti Yin e Yang. Il Chaos primordiale da cui genera il Cosmo, l’ordine.
Chaotic Harmony è il cortometraggio di Sat Chuen Hon che narra per immagini un viaggio sciamanico tra cielo e terra, con le musiche originali composte da Philip Glass. Un commento evocativo ed essenziale, a firma di uno dei principali compositori del Novecento, che questo fine settimana, tra tramonto ed alba, vibra nel paesaggio umbro. Sabato 20 Agosto, con inizio dalle ore 19, a Spoleto, nel Roof Garden che da Piazza Campello domina il Duomo e l’intera città; e Domenica 21, alle 6:20, ai Giardini Carducci di Perugia, Massimo Mercelli al Flauto – che ha curato l’arrangiamento strumentale della parte vocale - e M. Cecilia Berioli al Violoncello daranno voce – voce che è suono e vita – ad una concezione della genesi antica ma sempre attuale.
E al gesto di ricerca di un equilibrio fisico e spirituale, di un ordine dunque, che – seppure in altre forme- anche la Musica di Bach con cui si apre il Concerto, interpreta. Equilibrio che rimanda ad un cosmo di cui la Musica si fa portavoce, e che con grazia ed eleganza si esprime nei “Trii londinesi" di Haydn. Con Mercelli e Berioli, Claudia Giottoli al Flauto, a tessere le linee melodiche di un’Armonia che è figlia del Chaos. Perché, com’è nei testi antichi, “chi ascolta la valle degli spiriti non muore mai”.