58585b18 fcf4 acde 9d6f 77d05e427cab(UNWEB) Perugia. I tempi cambiano, e con essi il meteo che si fa sempre più imprevedibile. E così succede che l’atteso appuntamento con l’ultimo dei Concerti dell’Alba a Perugia venga aggiornato a data meteorologicamente più sicura. Perché si tratta di un evento di primo piano per la Città e per la Cultura, dedicato ad un grande artista ed un grande perugino sul quale troppo a lungo ha pesato il pregiudizio ideologico causato dalla sua convivenza anagrafica con il ventennio.

Gerardo Dottori - figura di primo piano del Futurismo e della pittura del Novecento – era stato firmatario, tra l’altro, del Manifesto Futurista dell’Aeropittura ed aveva fatto della coerenza la cifra morale distintiva della sua lunga esistenza, pagandone anche il conto, spesso salato. A questo perugino illustre, a questo artista visionario e saldo nella sua coerenza, UmbriaEnsemble dedica il Concerto di chiusura della VII Edizione de “I Concerti dell’Alba”, evento slittato per le sopra citate ragioni, a Sabato 17 Settembre, in quel Museo Civico di Palazzo della Penna, a Perugia, dove le opere di Dottori sono conservate. Per celebrare la figura di un intellettuale che, grazie al prezioso lavoro del critico Massimo Duranti e dei suoi collaboratori dell’Archivio Dottori, comincia ad essere conosciuto ed apprezzato nella sua giusta dimensione. Dai futuristi Mossolov e Balilla Pratella, fino alla prima esecuzione assoluta di “Sunrise”, di Fabrizio Volpi, ispirata all’alba futurista, la Musica di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, Violini; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) incornicia gli scritti del futurista umbro ai quali dà voce Domenico Benedetti Valentini. Concerto di chiusura che apre agli orizzonti dell’arte di Dottori in “un’atmosfera di sogno dove tutti (pittore, oggetto, elementi) sono innamorati di spazio e respirano l’infinito” (L. C. Fillìa).

Atmosfera di sogno - o meglio, di fiaba - per il Concerto del giorno successivo, Domenica 18 Settembre, che UmbriaEnsemble terrà nel Castello di Campello Alto. Perfettamente conservato e restaurato, sospeso tra lo specchio verdazzurro delle acque del Clitunno e quello blu del cielo, si narra che il Castello sia stato edificato nell’alto Medioevo - anno del Signore 921 d.C.- da Rovero di Champeux, barone di Borgogna al seguito del Duca di Spoleto, Guido. Da Lamberto, Imperatore del Sacro Romano Impero, Rovero avrebbe ricevuto la concessione della signoria sul castello, sul territorio circostante, ed il riconoscimento del nome tradotto poi in Campello tanto per il paese che per la famiglia degli omonimi conti. All’ombra del torrione ultra millenario che domina l’ampia e lussureggiante valle spoletana, gli Archi di UmbriaEnsemble riaccendono per una sera le vibrazioni eroiche e liriche che quelle pietre conservano. Fioriscono dal silenzio di un paesaggio incantato le storie d’amore e di coraggio che la grande Musica – Bach, Rossini, Paganini, Rolla, Saint-Saëns - interpreta con cura, passione e devozione. L’evento è ad ingresso gratuito, con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Campello sul Clitunno.

 

Umbria/Sviluppumbria/
Cultura Comune Perugia
Sabato 17 Settembre, ore 11.30
Museo Civico di Palazzo della Penna

VII Edizione Concerti dell’Alba
“Alba Futurista”

UmbriaEnsemble – Ministero della Cultura/ Comune di Campello sul Clitunno
Domenica 18 Settembre, ore 17
Castello di Campello Alto (PG)

II Edizione Suoni di Boschi e d’Abbazie
“L’eleganza del virtuoso”

 


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