(ASI) FOLIGNO – Tutto è pronto per “S-Confini” fotografici e musicali. Il tema scelto per la 14esima edizione di Umbria World Fest è di estrema attualità perché ancora oggi ci troviamo a fare i conti con le barriere, fisiche e culturali, che dividono entità giuridiche e sociali, stati e popoli, culture e linguaggi.
In questo senso, il tema “S-Confini” dal 9 all’11 ottobre prossimi verrà raccontato da un punto di vista fotografico con artisti e fotogiornalisti che raccontano il mondo in cui viviamo attraverso le loro immagini e da un punto di vista musicale con autori e musicisti che fondono stili e tradizioni di tutto il mondo, cercando di abbattere così queste barriere.
E quest’anno Umbria World Fest compie un salto di qualità, soprattutto nel campo della fotografia. Palazzo Trinci e palazzo Candiotti a Foligno e il Museo di San Francesco a Montefalco si trasformeranno così in speciali luoghi espositivi di otto importanti mostre fotografiche con la prestigiosa supervisione artistica di Marco Pinna, photoeditor del National Geographic Italia.
Saranno presenti anche gli autori durante le due inaugurazioni, una in programma venerdì 9 ottobre alle 21 a Foligno con i grandi contemporanei della fotografia internazionale (Kirsten Luce, Q. Sakamaki, Guy Martin, Erika Larsen, Lorenzo Meloni e l’agenzia Metrography, Pamela Piscicelli) e l’altra sabato 10 ottobre alle 12 a Montefalco con tre grandissimi fotografi della storia italiana (Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni e Aristide Salvalai).
Nove fotografi di fama mondiale e un’agenzia di livello internazionale saranno così i protagonisti della sezione fotografica. Sarà inoltre esposto il lavoro di Salvatore Buffa “Hasankeyf: il villaggio che affoga”, selezionato come vincitore del Premio UWF 2014.
Il programma espositivo comprende tre mostre originali in anteprima mondiale prodotte dall’Umbria World Fest (“As Above, So Below” di Kirsten Luce, “China’s outer lands” di Q. sakamaki e “City of Dreams” di Guy Martin) e altre mostre fotografiche prodotte in collaborazione con altri festival di fotografia (le esposizioni saranno poi visitabili per un mese inte-ro, fino all’8 novembre).
“Dal 2011 collaboro con questo festival e con questa città – dichiara Pinna –, che mi ha accolto a braccia aperte, permettendomi di valorizzare artisti che stimo, di realizzare mostre importanti, di diffondere il linguaggio della fotografia che amo. Quest’anno mi è stato affidato un compito di grande responsabilità, che ho accettato volentieri soprattutto per il rapporto di fiducia e di empa-tia che mi ha legato fin dal primo momento agli organizzatori del festival e alla loro città e per l’enorme potenzialità di questa formula unica e nelle possibilità di espressione artistica che offre. Una potenzialità che negli anni a venire potrebbe portare Foligno e UWF nel circuito dei grandi eventi internazionali legati alla fotografia e all'arte”.
Il progetto fotografico “City of Dreams” di Guy Martin indaga su un fenomeno culturale turco contemporaneo e unico, ovvero il fenomeno delle soap opera turche che è diventato talmente popolare da incrementare il numero di turisti arabi a Istanbul; “China’s outer lands” di Q. Sakamaki (fotografo giapponese che tra l’altro nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 ottobre terrà un workshop sulla street photography) è invece centrato sulle province e le regioni periferiche della Cina in cui vivono un gran numero di gruppi etnici, dai Manciù agli Uiguri, dai Bai ai Naxi, dai Mongoli ai Tibetani; “As Above, So Below” di Kirsten Luce con la sua serie di fotografie aeree documenta invece il tentativo della polizia statale e federale del Texas di arrestare il flusso continuo di droghe e migranti attraverso la valle del Rio Grande, corridoio più utilizzato per l’immigrazione clandestina lungo il confine tra Stati Uniti e Messico.
Dopo le tre mostre in anteprima mondiale e prodotte da UWF sono in programma anche: “Sami, il popolo delle renne” di Erika Larsen, fotografie centrate su quella piccola percentuale del popolo sami, una comunità di Indigeni del Circolo polare artico scandinavo e russo che si confronta quotidianamente con l'ambiente circostante in una rapporto pressoché simbiotico, che continua a dipendere dall'allevamento di renne per la sopravvivenza; “Undici solitudini” di Pamela Piscicelli è una mostra che nasce dal desiderio di elaborare un progetto partendo dalla passione della fotografa per le foto trovate nei mercatini; “Il paese dei curdi, Una doppia visione sul Kurdistan” (mostra allestita a palazzo Candiotti) di Lorenzo Meloni e agenzia Metrography è composta da una prima indagine realizzata da Meloni che ha documentato il Rojava – i tre cantoni-laboratorio di autogoverno curdo nati nel 2012 dalla guerra contro il regime di Assad – e la città di Kobane, simbolo della guerra dell’Occidente contro l’Isis, oltre che dal lavoro di Metrography, agenzia irachena fondata nel 2009, che quotidianamente documenta la vita sociale e i conflitti presenti sul territorio.
Sabato 10 ottobre alle 12 inaugurerà invece la mostra “La realtà ingannata” di Mario Giacomelli – Ferruccio Ferroni – Aristide Salvalai presso il Complesso Museale di San Francesco di Montefalco. Quest'anno infatti il festival si amplia includendo anche il Comune di Montefalco che ospiterà nello spazio centrale e museale della citta una mostra del circuito UWF. “La realtà ingannata” è l’avventura dei grandi fotografi fioriti dalla scuola senigalliese. È una mostra antologica che alle opere di due grandi maestri della fotografia italiana, Giacomelli e Ferroni associa gli scatti di un artista loro testimone e allievo, Salvalai. Ricca di inediti ed autentiche sorprese, la mostra propone 150 stampe originali. Nel corso dell’inaugurazione, con possibilità anche di visite guidate, ci saranno le testimonianze degli eredi di Giacomelli e Ferroni e la partecipazione dello stesso Salvalai.
Alle 21 di venerdì 9 ottobre avrà inizio anche la mostra fotografica “open air” che verrà allestita nelle strade della città di Foligno. Questo nuovo progetto nasce dall'esigenza dell’Associazione Platea, organizzatrice del Festival, di coinvolgere il tessuto economico della città interessato a trasformare le vetrine in spazi espositivi, attraverso istallazioni in esterno che richiamano le immagini in mostra del Festival.
Sabato pomeriggio e domenica mattina sarà inoltre possibile partecipare alle letture portfolio e al Premio UWF 2015. In questi due giorni, infatti, i fotografi avranno l’occasione di mostrare i propri lavori a importanti esperti del settore: photo editor, fotografi e professionisti del mondo della fotografia e a partecipare alla selezione per concorrere al Premio UWF 2015. I lettori presenti quest’anno saranno: Guy Martin, Lina Pallotta, Emilio D’Itri, Chiara Oggioni Tiepolo, Manoocher Deghati, Massimo Mastrolillo, Paola Riccardi, Guido Fua, Gianmarco Maraviglia e Valerio Bispuri, con quest’ultimo che presenterà il suo libro “Encerrados” (sabato 10 ottobre alle 19.30 nel Cortile di Palazzo Trinci).
Il vincitore del Premio Umbria World Fest sarà proclamato domenica 11 ottobre alle 19. Il lavoro selezionato dai lettori, vincerà 500 euro ed entrerà automaticamente a far parte delle mostre della prossima edizione dell’UWF.
Ma Umbria World Fest è soprattutto connubio tra fotografia e musica: ed il tema di quest’anno “S-Confini” coinvolgerà quindi anche il programma musicale con concerti di Julia Kent e Alessandro "Asso" Stefana (9 ottobre, ore 23, Spazio Zut), Rocco De Rosa (10 ottobre, ore 21, Auditorium San Domenico) e Radiodervish (11 ottobre, ore 21, Auditorium San Domenico).
UMBRIA WORLD FEST
Supervisione artistica - Marco Pinna
Direttore - Piter Foglietta
Presidente - Michelangelo Spadoni
Sezione video/Doc - Alessandra Quadri
Organizzazione - Silvia Cioccoloni
Premio/Letture - Lucrezia Agostini
Workshop - Matteo Masciotti - Mashot
Comunicazione e Web - Artroom
sito web www.umbriaworldfest.it/
facebook facebook.com/UmbriaWorldFest
twitter @UmbriaWorldFest
instagram @umbriaworldfest