Nella casa museo la visita guidata con le associazioni di caegoria
(UNWEB) Perugia. L’appuntamento con la II edizione del Premio Impresa Donna, in programma giovedì 30 marzo nella sala dei Notari di Perugia nell’ambito delle iniziative per la giornata della donna, si avvicina. Nel pomeriggio di giovedì 16 marzo, infatti, le rappresentanti delle associazioni di categoria hanno visitato la casa museo di palazzo Sorbello, in piazza Piccinino, andando alla scoperta della figura di Romeyne Ranieri di Sorbello, cui è dedicata la seconda edizione del premio.
Presenti all’incontro l’assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi, la consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli, promotrice dell’ordine del giorno finalizzato all’istituzione del premio che era stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2021, ed il prof. Ruggero Ranieri di Sorbello, nipote di Romeyne e presidente dell’omonima fondazione da lui fondata nel 1995.
Aprendo l’incontro l’assessore Cicchi ha spiegato che, dopo il successo della prima edizione del premio dedicato alla figura di Luisa Spagnoli, era doveroso non interrompere una buona pratica che punta a focalizzare l’attenzione sulle donne imprenditrici.
Il 30 marzo in sala dei Notari verranno quindi premiate 30 aziende di eccellenza grazie alla stretta collaborazione con le associazioni di categoria che effettuerano una selezione delle tante candidature che stanno arrivando, a conferma dell’interesse per l’iniziativa.
Tre le sezioni in gara: “Sostenibilità per l’imprenditoria femminile”, “Imprenditrice femminile under 35”, “Il bello del welfare aziendale”. Le candidature saranno valutate da un’apposita commissione sulla base della rispondenza e coerenza con gli obiettivi generali del Premio.
L’assessore Cicchi ha tenuto a precisare che, indipendentemente dai premi che verranno assegnati, da questa seconda edizione tutte le donne usciranno idealmente vincitrici.
Nel ringraziare la consigliera Casaioli per aver presentato alcuni anni fa l’odg che ha dato vita al premio ed il prof. Raniero di Sorbello per l’ospitalità, l’assessore ha spiegato il senso dell’appuntamento nella casa museo, fortemente voluto con l’obiettivo di far conoscere la bella storia di Romeyne, poco nota al grande pubblico, ma significativa e di grande fascino.
“Con le sue intuizioni antesignane Romeyne Ranieri di Sorbello ha avuto il merito di saper valorizzare la figura femminile nel mondo del lavoro, riscattando l’intera categoria in anni difficili come sono stati quelli del primo ‘900. Anche oggi stiamo vivendo un momento storico particolarmente difficile per le donne in tantissime aree del mondo (es. Iran o Afghanistan); pertanto sapere che ci sono tante figure femminili che hanno saputo mettere a disposizione della società le loro qualità e capacità rappresenta un grande segnale ed un risultato straordinario”.
La consigliera Cristiana Casaioli, aprendo il suo intervento, ha riportato una fase significativa del sindaco Romizi “quanto è potente l’esempio”. Ha poi raccontato la genesi del progetto, spiegando che, dopo la pandemia, si è cercato di capire quali iniziative potessero essere assunte per valorizzare le donne, tra le più colpite dalle restrizioni e dalla crisi in ambito imprenditoriale. Per questo è nata l’idea del premio, che rappresenta un modo per dare un’opportunità alle donne tramite l’esempio virtuoso di coloro che, a Perugia, si impegnano nel mondo dell’impresa, spesso e volentieri coniugandolo con le dinamiche familiari.
“Io stessa nel mio percorso da imprenditrice ho avuto sempre la voglia di crescere; vorrei che questi sentimenti e valori, grazie all’esempio delle donne, potessero essere trasmessi facendo elevare la cultura dell’imprenditoria al femminile”.
Dopo Luisa Spagnoli, personaggio simbolo per eccellenza dell’imprenditoria perugina, quest’anno l’attenzione è concentrata su Romeyne Ranieri di Sorbello, donna affascinante, ha ricordato Casaioli, per le capacità imprenditoriali che saputo mettere in campo e dimostrare in un periodo storico di grandi difficoltà per la figura femminile.
“Romeyne ha costruito un grande esempio, ancora attualissimo, che vogliamo far conoscere a tutti”.
Infine Casaioli ha espresso l’auspicio che in futuro il premio impresa donna possa diventare appuntamento fisso per la città indipendentemente da chi sarà alla guida del Comune.
A tratteggiare la figura di Romeyne è stato Ruggero Ranieri di Sorbello, nipote dell’imprenditrice e presidente della fondazione. Pur non avendo mai conosciuto la nonna, morta un anno prima della sua nascita, il prof. ha ricordato i passaggi salienti della sua esistenza. La nascita negli Stati Uniti nel 1877 da una ricca famiglia dell’alta borghesia di discendenza francese, l’incontro a Roma nel 1901 con il marchese Ruggero Ranieri di Sorbello che sposò nel 1902 trasferendosi a Perugia.
Il suo protagonismo la portò a fondare nella tenuta di Pischiello, nei pressi di Passignano sul Trasimeno, la scuola di ricami dando la possibilità a tante donne (circa 150) che risiedevano nell’immensa proprietà o nei pressi di essa di lavorare e guadagnare emancipandosi dalle famiglie di origine.
“Romeyne è stata una donna che ha saputo vedere lontano – ha spiegato il professore – e per noi della famiglia è stata una scoperta continua”.
Dopo gli interventi ha preso il via la visita guidata nelle stanze della casa museo, alla scoperta della biblioteca (composta da oltre 30 mila volumi) specializzata nella letteratura per viaggi, della sala Ugolino, dei legami con la famiglia Savoia, ed infine della sala dedicata a Romeyne dove sono esposti alcuni degli straordinari ricami prodotti dalla scuola di Pischiello e dalle altre affiliate.