(UNWEB) CASTIGLIONE DEL LAGO – Pubblico delle grandi occasioni ieri sera a Palazzo della Corgna per l'inaugurazione della mostra "Rinascimenti: Perugino e Signorelli, l'invenzione del paesaggio. Visioni contemporanee tra reale e virtuale" che da oggi a domenica 8 ottobre sarà visitabile in un percorso espositivo innovativo che comprende, oltre al piano nobile del Palazzo Ducale, anche la Fortezza Medievale, fra opere d'arte contemporanea, una grande installazione multimediale immersiva e la visione guidata del paesaggio protagonista delle opere dei due grandissimi artisti.
Pensata da Lagodarte Impresa Sociale e dal curatore e critico d'arte Andrea Baffoni, la mostra si inserisce con gusto e originalità nel cinquecentenario della morte di Pietro Perugino e Luca Signorelli: l'iniziativa è promossa dal Comune di Castiglione del Lago, con il sostegno del GAL Trasimeno Orvietano e il patrocinio dell'associazione "I Borghi più belli d'Italia".
Piero Sacco, presidente di Lagodarte, ha spiegato il perché di questa mostra. «Non potevamo semplicemente stare a guardare questo cinquecentenario, poiché Perugino e Signorelli, nei loro frequenti spostamenti fra Perugia, Cortona, Città della Pieve, Firenze, Orvieto e Roma, guardavano, ammiravano e prendevano ispirazione dal paesaggio, dai colori e dalle tante sfumature del nostro lago e delle nostre colline. Oltre alle opere esposte, che spiegherà Andrea Baffoni, abbiamo realizzato un videomapping architetturale che ha preso in esame il tema del paesaggio, operando contaminazioni tra i due artisti: un viaggio nel tempo, in un paesaggio idealizzato, ma che prende spunto dalla realtà. Abbiamo anche immaginato iniziative collaterali che presenteremo meglio nei prossimi giorni, come quella del 9 luglio con il gruppo storico "Gli orti di Mecenate" che rievocheranno una visita di Luca Signorelli e Pietro Perugino alla famiglia Baglioni che costruì il primo palazzo di vacanza e di caccia, poi ampliato dai Della Corgna nella seconda metà del XVI secolo e trasformato in un vero palazzo ducale. Poi Roccacinema, la storica rassegna al Teatro della Rocca, avrà in programma tre film d'arte, che riguardano il periodo fra il XV e il XVI secolo, dedicati a Perugino, Raffaello e Michelangelo. Noi abbiamo la fortuna, nel nostro territorio, di avere Andrea Baffoni, che è un grande esperto di arte, e Simone Pucci che con il Movimento Creative Label ha realizzato la grande e suggestiva installazione multimediale immersiva nella Sala del Teatro: li ringrazio entrambi per il bellissimo lavoro che hanno fatto. Ringrazio anche il nostro Luca Petrucci per tutta la comunicazione grafica della mostra, operando sempre con gusto e maestria».
«Un'iniziativa importante e particolarmente significativa – ha detto la vicesindaco di Castiglione del Lago Andrea Sacco – per noi che siamo la porta fra Umbria e Toscana, un territorio che fa da cerniera e unisce le due bellissime regioni italiane, un territorio rappresentato da questi due grandissimi artisti che tutto il mondo conosce e ci invidia. Una mostra preziosa per Castiglione del Lago: ringrazio Lagodarte e il GAL Trasimeno Orvietano che contribuisce alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio attraverso l'arte e la cultura».
Hanno salutato gli intervenuti Gianni Moscetti e Francesca Caproni, rispettivamente presidente e direttrice del GAL Trasimeno Orvietano: «Stiamo facendo una grossa promozione dell'anno di Perugino e Signorelli – ha detto Moscetti – con eventi, promozioni e pubblicità: abbiamo avuto la "presunzione" di pensare di unire i due artisti e credo che la giornata di oggi sia di ottimo auspicio per questo 2023». «La cultura è anche economia – ha aggiunto Caproni – e sto vedendo un grande afflusso di pubblico nel nostro territorio. Credo che il nostro lavoro sia strutturale, non "a spot", e guardi lontano per spingere il concetto di "turismo di confine", formando i giovani a lavorare in questo settore importantissimo che avrà ancora un grande sviluppo. Complimenti a Lagodarte e a tutti i collaboratori per questa splendida mostra».
«Castiglione del Lago sorge centralmente tra Città della Pieve e Cortona – ha spiegato il curatore e critico d'arte Andrea Baffoni – rispettivamente paesi natali di Perugino e Signorelli, facendo da ideale ponte fra le due esperienze: i due artisti vissero parallelamente essendo pressoché coetanei, nati tra 1441 e 1448, e morti entrambi nel 1523. C'è quindi da immaginare che nei loro spostamenti tra Umbria, Toscana e Lazio attraversassero la piana che costeggia il Trasimeno, dalla quale dovettero trarre ispirazione per quei paesaggi che iniziarono a prendere forma e preminenza negli sfondi delle loro opere. Fu proprio la valle del Trasimeno a fornire l'ispirazione a Perugino, vero iniziatore della tradizione "paesaggistica", e rinnovatore del "paesaggio rinascimentale", facendolo diventare quel luogo di luce e bellezza su cui ambientare le scene sacre. Non di meno Signorelli, che in più occasioni si trovò ad inserire tale paesaggio in alcune sue composizioni, celebrando similmente la bellezza del territorio». Questa peculiarità geografica ha dunque suggerito la realizzazione di tale progetto, anche in relazione alle grandi mostre del 2023 tra Perugia, Cortona e Città della Pieve, dedicate all'arte dei due maestri. Castiglione del Lago offre in tal senso un punto di vista contemporaneo per celebrare la bellezza del Trasimeno come terzo, ideale, elemento delle loro invenzioni stilistiche.
La mostra, curata da Andrea Baffoni, permette di attraversare le sale di Palazzo della Corgna, tra gli affreschi di Pomarancio, incontrando opere d'arte contemporanea ispirate all'arte di Perugino e Signorelli, ma senza tradire lo stile originale dei singoli partecipanti. Dodici artisti viventi (Noemi Belfiore, Carlo Carnevali, Carlo Dell'Amico, Massimo Diosono, Fabrizio Fabbri, Paolo Ficola, Danilo Fiorucci, Benedetta Galli, James Harris, Luca Leandri, Matteo Peducci, Roberto Sportellini), e due artisti storici (Piero Gilardi, Livio Orazio Valentini) coinvolgono il visitatore con opere talvolta monumentali, preparandolo alla visone, nella Sala del Teatro, dell'imponente e suggestiva installazione multimediale immersiva, realizzata da Movimento Creative Label, collettivo di giovani artisti capitanati da Simone Pucci, per "immergersi", letteralmente, nell'arte di Perugino e Signorelli. Da tale esperienza virtuale si passa poi all'incontro col paesaggio vero e proprio, grazie al percorso che conduce alle mura della Fortezza Medievale. Da qui si ammira il paesaggio del Trasimeno a 360°, vedendo Città della Pieve e Cortona, ma anche ponendosi in relazioni a tutti i luoghi dove i due maestri operarono: Perugia, Firenze, Arezzo, Roma, Città di Castello, Orvieto, Asciano. Durante il percorso una serie di totem, curati dall'illustratore Luca Petrucci, autore della grafica della comunicazione, aiutano il visitatore ad orientarsi visivamente rispetto a quel territorio che i due grandi artisti attraversarono e al quale si ispirarono reinventando il paesaggio rinascimentale.
È intervenuto l'assessore alla cultura del Comune di Cortona Francesco Attesti che ha parlato dell'imminente apertura della mostra su Signorelli con opere in arrivo al Maec da tutto il mondo: un altro significativo segnale dell'unità di intenti tra Umbria e Toscana in un confine che è solo politico e non geografico.