5029c021 d40f 8cbf e267 bd1119c5171dXXXIII Festival I Concerti nel Parco/ Fondazione Roma per la Musica - Lunedì 3 Luglio, ore 21 Casa del Jazz, Roma
"Giovannin senza paura"

UmbriaEnsemble – Ministero Cultura/ Regione Umbria/Sviluppumbria/Comune di San Giustino
Venerdì 7 Luglio, ore 21 Villa Graziani, San Giustino (PG)
III Edizione Suoni di Boschi e d'Abbazie/ Sinfonia della rinascita-Pietre che cantano. "L'eleganza dei Classici Omaggio a Italo Calvino"

(UNWEB) Nel 1923, giusto cento anni fa, nasceva a Santiago de las Vegas, Cuba, Italo Calvino. Italiano anche nel nome di battesimo voluto dai genitori, scienziati italiani, intellettuali laici che in America centrale si erano trasferiti per lavoro, del cielo (e di ogni altro elemento) cubano, Calvino dirà poi di non ricordare nulla. Decisivo, al contrario, per la sua formazione intellettuale e letteraria, sarà l'ambiente culturale della sua famiglia, anticonformista, tollerante e progressista, che lo porterà ad impegnarsi in politica non tanto per seguire posizioni ideologiche definite, quanto piuttosto per sostenere il rispetto e la difesa di valori civili fondamentali.

Si dice che il dono dell'ironia sia lo stigma degli animi più elevati: Italo Calvino, romanziere, poeta, saggista, critico, traduttore, autore di testi per musica, ha attraversato il Novecento vivendone tutte le contraddizioni e toccando i generi letterari più diversi con il timbro personalissimo di una creatura (che è anche creatore) visionaria e fantastica; ancorata alla realtà e alla tradizione che tuttavia interpreta rileggendole attraverso la sua personalissima cifra stilistica.

Con due appuntamenti nella stessa settimana, gli artisti di UmbriaEnsemble, in occasione del centenario della nascita, rendono omaggio a due diverse espressioni dello sfaccettato universo calviniano: cultore della tradizione letteraria colta occidentale e appassionato trascrittore di fiabe popolari regionali, invisibile patrimonio nazionale. Lunedì 3 Luglio, con inizio dalle ore 21, a Roma, Casa del Jazz, per il XXXIII Festival I Concerti nel Parco, debutta lo spettacolo "Giovannin senza paura", un reading musicale decisamente originale; in scena il talento teatrale di Stefano Fresi e Lucia Mascino – noti volti televisivi e teatrali - con la musica dal vivo di Giacomo Vezzani, composizione e live-electronics; Massimo Mercelli, flauto; M. Cecilia Berioli, violoncello.
Uno spettacolo che restituisce immediatamente in musica l'ispirazione calviniana senza mediazioni sovrastrutturali esegetiche: come Calvino crea un'opera originale plasmando un repertorio tradizionale esistente, così Giacomo Vezzani "legge" ciascuna delle cinque fiabe selezionate attraverso le pagine del repertorio musicale classico – Bach, Corelli, Ligeti, Glass, Nyman – e le trasforma in musiche di scena sorprendenti, incisive, grottesche, liriche, intensamente espressive.

A partire dagli anni '50 e fino agli anni '80 del Novecento, Calvino scrisse una serie di saggi sugli autori da lui più amati - da Omero a Senofonte, da Ovidio a Galileo, a Robinson Crusoe, Voltaire, Diderot, Stendhal, Dickens, Flaubert, Tolstoj, Twain, Stevenson... - scrittori, poeti e scienziati che più avevano contato per lui, in diversi periodi della sua vita. Nacque così "Perché leggere i Classici", un inno alla sempreverde vitalità dell'arte letteraria ed al suo valore fondante per la civiltà.

Un grande classico – al di là del gioco di parole – della nostra letteratura, i cui preziosi suggerimenti di lettura si applicano perfettamente anche alla "lettura auditiva" della Musica. Calvino e "il classico" Mozart, dunque, per il Concerto di UmbriaEnsemble a San Giustino, nelle eleganti sale di Villa Graziani, Venerdì 7 Luglio. Con il Quartetto d'Archi umbro (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, violini; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello) si esibiscono due giovani vincitrici della prima Edizione del Concorso di esecuzione musicale UmbriaEnsemble per i Giovani, dedicato ai laureandi e neolaureati dei due Conservatori umbri: le flautiste Claudia Turchi e Francesca Vitale; pagine mozartiane che dialogano con brevi estratti del saggio di Calvino letti da Maurizio Perugini.

Riflessi trasversali e riflessioni critiche; il fascino timbrico dei fiati e degli archi ad armonizzarsi con le raffinate geometrie classiche della Villa. C'è più d'una ragione per partecipare a questo evento e, magari, assorti in un ascolto attento e dedicato, sentire ad ogni passaggio l'assoluta attualità delle parole dello stesso Calvino: Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso


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