(ASI) «Si va in manicomio per imparare a morire», scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più famosi. E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. La pazza della porta accanto, intenso atto unico di Claudio Fava, vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi, prima della Riforma Basaglia del 1978.
La novità assoluta dello scrittore e giornalista catanese, che mutua il titolo da un’opera della stessa Merini, è ora uno spettacolo di Alessandro Gassmann, che vede protagonista l’attrice Anna Foglietta. La nuova produzione, targata Teatro Stabile di Catania (diretto da Giuseppe Dipasquale) e Teatro Stabile dell’Umbria (diretto da Franco Ruggieri), andrà in scena in prima nazionale il 17 e 18 novembre al Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia (inizio spettacoli ore 20.30). Anteprima il 15 novembre (ore 17) al Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti ” di Spoleto. Lo spettacolo toccherà, tra le altre tappe, il Teatro Morlacchi di Perugia (dal 25 al 29 novembre), il Teatro Vittorio Emanuele di Messina (dal 3 al 6 dicembre) e il Teatro Verga di Catania (dal 9 al 23 dicembre).
Alessandro Gassmann firma la regia, sua anche l’ideazione scenica, realizzata con la collaborazione di Alessandro Chiti. L’allestimento si avvale dei costumi di Mariano Tufano, delle musiche originali di Pivio & Aldo De Scalzi, del disegno luci di Marco Palmieri e delle videografie di Marco Schiavoni. Accanto ad Anna Foglietta, il nutrito cast annovera Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio.
Il debutto dello spettacolo interviene mentre nei teatri italiani prosegue la tournée di un altro spettacolo di Alessandro Gassmann, Qualcuno volò sul nido del cuculo di Dale Wassernan, vibrante atto accusa contro le pratiche usate negli ospedali psichiatrici. Un tema di portata civile e sociale, che Gassmann approfondisce e porta sul palcoscenico anche con La pazza della porta accanto: «Conoscevo Claudio Fava, la sua storia, la sua sensibilità, il suo impegno politico e sociale; conoscevo la storia del padre Giuseppe, vittima della mafia, una delle piaghe più dilanianti del nostro paese. Conoscevo Alda Merini, “la poetessa dei navigli”, la drammaticità della sua esistenza; anch’io, come tanti, mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere i suoi appassionati versi. Dopo aver letto il testo di Claudio, ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa, ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente».
La drammaturgia di Claudio Fava scorre per un’ora e venti minuti senza interruzione, sonda gli abissi della mente di Alda Merini, il suo rapporto con i compagni di degenza, la nostalgia per la famiglia e le figlie, rivela il suo senso profondo della maternità, la fede religiosa, la capacità di resistere alla cattività forzata del manicomio, l’aspirazione profonda alla libertà del corpo e della mente. Una scrittura vibrante e asciutta, laddove le citazioni dei versi originali diventano materia incandescente e viva di un’esistenza duramente provata, eppure esaltante e rivelatrice del genio.
«A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana - sottolinea ancora Alessandro Gassmann - sarà Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreterà una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature; in questo lavoro sono convinto saprà emozionare il pubblico, certamente composto per la gran parte da giovani che oggi più che mai hanno un forte desiderio di poesia. Per questa mia decima regia immagino un impianto scenico che riproponga la claustrofobia di un reparto psichiatrico e mi permetta di interagire con la visionaria immaginazione della nostra protagonista, che in scena sarà affiancata da nove tra attrici e attori. Accanto a me un gruppo collaudato di collaboratori, tra cui mi preme ricordare le toccanti sonorità di Pivio e Aldo De Scalzi, che ci consegneranno un'originale partitura musicale, struggente colonna sonora di questa affascinante storia che andremo a raccontare».
La pazza della porta accanto, novità assoluta di Claudio Fava: uno spettacolo di Alessandro Gassmann, protagonista Anna Foglietta
Coproduzione Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria
anteprima - Spoleto, Teatro Nuovo "Giancarlo Menotti", 15 novembre 2015 (ore 17)
prima nazionale - Reggio Emilia, Teatro Municipale “Romolo Valli”, 17 e 18 novembre 2015 (ore 20.30)
Perugia, Teatro Morlacchi, dal 25 al 29 novembre 2015
Messina, Teatro Vittorio Emanuele, dal 3 al 6 dicembre 2015
Catania, Teatro Verga, dal 9 al 23 dicembre 2015