(UNWEB) Perugia. In occasione della ricorrenza della nascita di Giuseppe Gioachino Belli, il più importante autore dialettale degli ultimi secoli con i suoi 2.279 Sonetti in vernacolo romanesco, un incontro a Perugia accenderà i riflettori sulla produzione del poeta, contraddistinta da molteplici registri, celebrandone anche il particolare legame con il capoluogo umbro. L’iniziativa, promossa dal Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli di Roma in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Perugia, è stata presentata questa mattina nella sala Rossa di Palazzo dei Priori alla presenza dei professori Marcello Teodonio, presidente del Centro Studi, e Luigi Giuliani e dell’assessore Leonardo Varasano.
E’ dal 1996 che il Centro Studi organizza ogni anno l’incontro Omaggio a Belli per ricordare il giorno della nascita del poeta (7 settembre 1791). Quest’anno la scelta è caduta su Perugia, città fondamentale per la vita di Belli, sia perché di passaggio per i suoi frequenti spostamenti verso le Marche e il Nord d’Italia, sia perché il poeta iscrisse il proprio figlio Ciro al collegio Pio-Clementino di Perugia, in via della Cupa, dove il ragazzo rimase dal 1832 al conseguimento del baccalaureato nel 1841, e dove spesso successivamente andò a ritrovare i propri educatori. In questi anni il poeta era solito trascorrere nella città un periodo estivo presso la famiglia Fani per fare compagnia al figlio e per incontrarvi cari amici perugini, come il letterato Antonio Mezzanotte, l’avvocato Emilio Barbanera, i marchesi Monaldi, la famiglia Micheletti.
“Perugia non è stata solo un luogo di transito nei viaggi del Belli da Roma verso le Marche: tra il poeta e la nostra città, che gli ha anche dedicato una via nella zona di via dei Filosofi, esiste un nesso più importante fatto di relazioni sociali. È quindi per noi un piacere ospitare un evento che servirà a ribadire il suo rapporto con il nostro territorio”, ha ricordato Varasano.
“Per la formazione del figlio il poeta scelse un collegio che gli avrebbe fornito un’educazione più aperta e progressista di quella che avrebbe ricevuto a Roma – ha aggiunto Giuliani -. Attraverso l’epistolario di Belli possiamo ricostruire i soggiorni perugini: in dieci anni è venuto in questa città undici volte trascorrendovi nel complesso all’incirca 210 giorni. E ogni volta si sentiva a casa, come attesta una frase tratta da una sua lettera: ‘però io là lascio tutto’. A Perugia il poeta trovava un gruppo di borghesi illuminati, intellettuali di ambito liberale, assisteva alle rappresentazioni presso i teatri Pavone e Morlacchi e conosceva le librerie esistenti. Tutti i luoghi di suo interesse sono appuntati su un documento che sarà presentato domani”.
L’appuntamento con l’Omaggio a Belli è infatti in programma venerdì 8 settembre alle 17, nella sala della Vaccara di Palazzo dei Priori (ingresso libero). Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Perugia e del direttore del Dipartimento di Lettere dell’Università di Perugia, a introdurre l’incontro sarà Marcello Teodonio. Luigi Giuliani parlerà di “Belli a Perugia: i sonetti del 1834”. Previsti letture di lettere e sonetti di Belli da parte dell’attore Stefano Messina e interventi musicali di Sara Modigliani (voce) e Sonia Maurer (chitarra).
Durante l’incontro saranno premiati i vincitori della prima edizione del premio Giuseppe Gioachino Belli per le migliori tesi di laurea di studi dialettali.