Umbria Jazz 2024OTO 2024 07 21 14 05 31 4(UNWEB) Perugia. Se il sogno è iniziato nel 1973,  nel 2023 un’edizione sorprendente e magica festeggiava  i 50 anni del festival più bello del mondo, oggi, nell’edizione 2024, comunicano gli organizzatori,  il festival ha raggiunto record assoluti: oltre 42.000 biglietti venduti con un incasso lordo di 2.400,000 Euro.

Numeri mai visti, tanti tantissimi amanti e non solo del jazz che hanno affollato i 250 eventi distribuiti su dieci giorni, per la maggior parte gratuiti, su dodici diverse location per un totale di ottantasette band in cartellone con quasi seicento musicisti.

Nella conferenza stampa finale alla presenza del Presidente di Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi, del direttore artistico, Carlo Pagnotta, della Sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, della Presidente della Regione, Donatella Tesei e del General manager, Roberto Piccinelli, è stato ribadito a più voci che l’edizione 2024, la cinquantunesima, ha addirittura surclassato la cinquantesima sia in termini di presenze che di incassi.

Tanta musica, ma anche seminari di formazione, iniziative e laboratori per i bambini, enogastronomia, dj set per dieci giorni che hanno visto Perugia invasa come mai da migliaia di appassionati e turisti.

Ancora più dei numeri, che sono da primato, parla il clima che si respirava nelle vie e nelle piazze dell’acropoli perugina con quel mix di festa, qualità della vita, musica che la città offre a cittadini e turisti durante Umbria Jazz.

Successo anche dal punto di vista musicale, con i grandi nomi impegnati all’Arena Santa Giuliana che hanno regalato al pubblico serate magiche e indimenticabili.

Il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso, ha totalizzato oltre 5 mila paganti. Notevoli anche i dati alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, con oltre 2 mila biglietti.

Ottimo risultato per la nuova location della Terrazza del Mercato Coperto e per il Conad Jazz Contest, che ha visto vincere lo Scannapieco-Geremia 5et.

Di assoluto rilievo anche i risultati del festival online: il volume di traffico digitale organico (social, sito) ha raggiunto oltre 1 milione di persone, con il media team di Umbria Jazz che ha realizzato nei giorni del festival 10 terabyte di materiale multimediale tra video e foto.

Tantissimi gli utenti che hanno pubblicato stories su Instagram taggando l’account di UJ o utilizzando l’hashtag ufficiale. Grande attività anche da parte degli artisti, che hanno pubblicato storie direttamente dai palchi.

Radio Monte Carlo, radio ufficiale di Umbria Jazz, è stata anche quest’anno il cuore pulsante di Perugia con 124 ore di diretta in dieci giorni, 8 conduttori, staff direttivo, tecnico e redazionale sempre presente, una postazione da 11 metri per 7 comprensiva di studio della diretta, ufficio, lounge, una zona riservata all’accoglienza, una alle interviste e una ai live oltre a un corner fotografico dedicato agli ascoltatori. Un impegno considerevole teso all’unico obiettivo di coinvolgere il pubblico, quello presente a Perugia e quello all’ascolto, facendogli godere appieno l’unicità dell’evento. L’atmosfera di gioiosa condivisione emotiva ha sprigionato infatti tutta la sua energia a partire dal primo giorno ed è stata costantemente raccontata anche attraverso i social network della radio.

 Si conferma anche in questa edizione l’impegno green di UJ. Tra le tante iniziative un solo ma significativo dato: l’utilizzo delle borracce da parte dello staff ha prodotto un risparmio di oltre 650 kg di plastica, con una riduzione di circa 1.500 bottigliette di plastica al giorno.

Dichiarazioni 

Gianluca Laurenzi, Presidente Umbria Jazz

“Abbiamo battuto il record del 2019, con concerti strabilianti, con una città sempre piena di gente, di giorno e di notte, con 20 mila persone solo nel primo week-end, con sponsor e soci impegnati in prima linea. 12 ore di diretta al giorno per radio Monte Carlo e  un festival sempre piu green grazie all’uso di borracce e auto elettriche.

E’ stato anche un festival che ci ha visto impegnati con e per i giovani, le Clinics hanno avuto ben 221 iscritti, con oltre 100 domande che non abbiamo potuto accogliere per mancanza di spazi, un Conad contest di altissima qualità e una Umbria Jazz For Kids molto frequentata anche grazie al neo Assessore comunale al commercio, Fabrizio Croce, animatore dell’evento.

Un ringraziamento sincero va a tutto il personale di Umbria Jazz, a Stefano Lazzari che ha gestito tutta la produzione e programmazione dell’arena e a tutte le altre professionalità, Cristiano Romano all’ufficio stampa, lo staff artistico, la produzione, l’amministrazione e i soci. Tutti hanno lavorano al massimo e in sinergia anche con il Consiglio d’Amministrazione. Grazie ancora alla Regione Umbria, al Comune di Perugia, alla Fondazione Perugia e al Comune di Orvieto e ancora alla Galleria Nazionale, il Conservatorio di Musica, l’ Università per Stranieri e l’Accademia di Belle Arti, oltre a tutti gli sponsor.”

Vittoria Ferdinandi, Sindaca della Città di Perugia

Vi ho avuto come compagni di serate ed è stato un con grande onore e con orgoglio oggi sono qui a  celebrare un’edizione da record. In tutti questi giorni avevo avuto la percezione che lo fosse, ma pensavo fosse una suggestione da Sindaca invece i numeri ci hanno dato ragione. Vivere Umbria Jazz da Sindaca, oltre che rappresentare un  momento  magico, da subito mi offre la direzione e l’impegno che il comune deve offrire a questo evento. La città deve aprirsi ancora di più nei confronti del festival sia in termini di infrastrutture che nell’anima che deve ripartire dalla cultura.

Grazie a Umbria Jazz Perugia è una delle capitali del jazz e per questo l’ amministrazione ha l’onore di camminare al fianco di questo grande evento.

Il mio ringraziamento va alla governance e a  tutto il personale che lavora da anni a questo festival, cosi come a tutte le maestranze che lavorano solo nei giorni del festival.

Sono felice dei risultati ottenuti anche sul tema della sostenibilità perchè i  valori che provengono da questo evento volti al rispetto per l’ambiente, a nuovi modelli di vita sostenibili, al consumo ridotto di plastica ed emissioni devono essere le priorità anche quando si parla e si fa musica.

Vorrei manifestare la mia solidarietà al gruppo di ragazzi che ieri, in via della Viola, sono stati colpiti da vetri lanciati da una terrazza.  Attiveremo fin da subito dei tavoli di incontro con la cittadinanza e con i residenti del centro storico per cercare di far coincidere il diritto assoluto alla quieta con la ricerca di spazi adeguati per i giovani. Un caro pensiero a coloro che sono stati teatro di questo spregevole gesto.”

Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria

“Sono molto felice dei risultati. A me compete tratteggiare quello che è stato il lungo percorso in questi anni. Ricordo che eravamo  a Milano nel febbraio 2020 per promuovere Umbria Jazz, al ritorno già venivano pubblicati  primi dati del Covid. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo  sempre creduto alla forza di questo evento. Il  contributo concesso allora senza che si facesse il festival  ha permesso, oggi, di far ripartire la macchina organizzativa e arrivare ai successi di odierni. Un ringraziamento va tutto il Consiglio d’Amministrazione e se oggi  Umbria Jazz è un format riconosciuto e riconoscibile il merito va a tutti noi e voi.

Roberto Piccinelli, General manager Umbria Jazz

“Partecipo al raccolto dei successi anche se non ho contribuito alla semina.  Ringrazio l’Umbria e la città di Perugia, che mi hanno accolto con affetto. Ringrazio tutti i colleghi, è stata un’edizione esaltante e dobbiamo crescere ancora. Nei prossimi giorni cominciamo a lavorare sul futuro per programma e per trovare nuove ispirazioni e aspirazioni.”

Carlo Pagnotta, Direttore Artistico Umbria Jazz

“Grazie alle belle parole espresse da tutti a questo tavolo. Vorrei già da subito chiedere alla Sindaca Ferdinandi, che ha già cominciato bene che a Umbria Jazz servono altri spazi. Ci aspettiamo il teatro Turreno, il Teatro Pavone e pure il Lilli. Finita questa edizione siamo già al lavoro su Terni e Orvieto, a Perugia, gia sapevamo del successo e  più di cosi, senza spazi, non si può fare . Ringrazio tutti e ricordo che Perugia ha bisogno di spazi per la cultura.”


 AVIS

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