(UNWEB) Perugia. Chiude con il sold out il decennale del Love Film Festival, nella sua edizione Winter. Ottimo riscontro di pubblico sia la proiezione di Amori di Gabriele Anastasio e Stefano Ceccarelli che soprattutto la presentazione del libro "Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo", edito da Morlacchi, che si sono svolte presso Palazzo Graziani della Fondazione Perugia, che ha sostenuto l'iniziativa.
Proprio il libro di Corvi e Melelli ha richiamato una nutrita rappresentanza di tutti gli operatori di settore umbri e non solo, nonché in rappresentanza del Comune di Perugia, l'assessore Fabrizio Croce, che si è complimentato per l'iniziativa, ribandendo quanto il cinema può permettere lo sviluppo di un territorio. Con la conduzione del regista e giornalista, Alessandro Boschi, i due autori hanno dialogato sui temi portanti dell'opera: la struttura organizzative e il modello della fondazione di diritto privato a partecipazione pubblica (Corvi), il cineturismo declinato nelle varie realtà territoriali (Melelli). L'opera che si presenta, a giudizio di Boschi come "una novità di settore, molto curata" è stata l'occasione per andare oltre i contenuti del libro e soffermarsi sulla realtà umbra, come testimoniato dall'interesse e dagli interventi del pubblico. In particolare, il presidente dell'Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, Federico Menichelli ha portato nuovamente all'attenzione il disagio delle maestranze sul territorio e sulle sue difficoltà di interloquire proprio con le istituzioni competenti, nonché ha mostrato perplessità sulla recentissima legge regionale del cinema (temi non affrontati nel libro). Gli autori, pur non avendo volutamente prendere posizione né esprimere giudizi sull'operato delle singole film commission, ma limitarsi ad esaminare i dati normativi e alcuni casi di cineturismo, sottolineano che per la riuscita di una film commission è necessaria una chiara volontà politica di investire su tale strumento. Gli stessi ritengono che sia importante confrontarsi sulle politiche del cinema e manifestano la loro soddisfazione che, partendo dalla loro opera, si sia sviluppato un dibattito che dalla dimensione tecnica-nazionale abbia portato il pubblico a ragionare anche sulle problematiche regionali, che non sono trattate nell'opera.
"La nostra opera ha un taglio prettamente scientifico-culturale e siamo colpiti quanto interesse abbia suscitato a Perugia. Il nostro libro è stata l'occasione per un vivace dibattito che però ha messo in luce delle criticità da parte degli operatori di settore. Riteniamo sia fondamentale che le istituzioni sappiano ascoltare e recepiscano le istanze manifestate dagli stessi lavoratori dello spettacolo" dichiara Corvi.
"La calorosa e partecipata accoglienza che ha avuto il volume in sede di presentazione ci rende molto soddisfatti, al di là delle nostre stesse attese, confermando la necessità e l'utilità di un volume come il nostro, che ha quale fine auspicabile proprio quello di stimolare una approfondita riflessione e un largo dibattito in merito ad uno strumento pubblico, quello delle film commission, che sempre più deve essere reso efficiente e funzionale alle esigenze dei singoli territori" aggiunge Melelli.