(UNWEB) A Perugia, martedì 18 febbraio presso la Galleria Nazionale dell'Umbria è stato presentato il programma delle attività 2025 del museo perugino, con la partecipazione della Sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, dell'Assessore alla Cultura della Regione Umbria, Tommaso Bori, e del Direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria, Costantino D'Orazio.
Dopo i successi del 2024, sia in termini di visitatori sia in quelli di costruzione di un progetto culturale di ampio respiro a livello regionale, nazionale e internazionale, la Galleria Nazionale dell'Umbria è pronta a continuare la sua missione nel 2025 con un'offerta capace di coniugare la vocazione alla ricerca con l'attitudine alla valorizzazione del proprio patrimonio e alla promozione del territorio, per attrarre fasce di pubblico sempre più ampie e proporre esperienze diversificate.
I NUMERI DEL 2024
La Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia non è mai stata frequentata così come nel 2024, se si esclude l'exploit del 2023 dovuto alla grande mostra dedicata a Perugino. Nel 2019 – primo anno di riferimento utile, considerate le chiusure per Covid e riallestimento – gli ingressi erano stati 96.238: al 31 dicembre 2024 il numero totale dell'anno ha raggiunto i 140.825 visitatori (+47%).
La sola mostra dedicata al capolavoro Le Tre età di Klimt ha ottenuto un successo straordinario, con 63.474 persone dal 15 giugno al 29 settembre.
"Le cinque mostre proposte dalla Galleria Nazionale nel corso del 2024 e i numerosi eventi organizzati in collaborazione con i nostri partner – dichiara il direttore Costantino D'Orazio – ci hanno permesso di raggiungere risultati eccezionali, che fanno bene non solo alla nostra istituzione, ma a tutta la città e alla regione. Siamo convinti che sia necessario continuare sulla strada della ricerca, dell'accessibilità e del coinvolgimento che caratterizzano la nostra attività ogni giorno, nel segno della massima apertura e partecipazione di tutti gli operatori culturali del territorio".
L'attività di comunicazione della Galleria Nazionale si è concentrata in modo più attivo rispetto al passato sui social network, veicolo di informazione molto efficace anche per la promozione delle iniziative organizzate. Oltre all'apertura di un account TikTok (@galleria.nazional), i contenuti pubblicati su Instagram (@gallerianazionaledellumbria) hanno generato oltre 3 milioni di visualizzazioni e una quantità straordinaria di visite al sito del museo (www.gallerianazionaledellumbria.it).
"La Galleria ha saputo attrarre un pubblico sempre più vasto, grazie a mostre di rilevanza internazionale e a un programma sempre più ricco di eventi. Inoltre, ha dimostrato la capacità di innovare rispondendo alle esigenze culturali contemporanee.
Guardando al futuro, il programma per il 2025 promette di proseguire sulla scia di questo successo, con esposizioni che abbracceranno l'arte antica e quella contemporanea. Siamo particolarmente felici della mostra antologica dedicata a Mimmo Paladino, che ci vedrà coinvolti in una collaborazione che, ne siamo certi, trasformerà Perugia in un palcoscenico ideale in cui dare forma e vita a un'esperienza artistica unica e irripetibile.
Esprimo quindi grande soddisfazione per i risultati raggiunti ma anche per la sinergia instaurata con le istituzioni regionali e comunali, che ha reso possibile la realizzazione di progetti ambiziosi e significativi. La Galleria Nazionale dell'Umbria non è solo un luogo di esposizione, ma un centro vitale di cultura e innovazione, capace di attrarre, ispirare e educare le nuove generazioni. A loro intendiamo dedicare, in particolare, la nostra attenzione".
(Vittoria Ferdinandi, Sindaca del Comune di Perugia)
"La Galleria nazionale diventa sempre più il 'luogo' caratterizzante dell'Umbria che vogliamo e che come Regione continueremo a far crescere, una regione in cui l'arte, la cultura, la storia e la spiritualità, si intrecciano con uno sguardo aperto al futuro. In questo il direttore D'Orazio è stato lungimirante, portando da subito una proposta sempre più integrata con il resto dei musei regionali anche grazie al supporto del digitale e aperta alle sinergie tra pubblico e privato. Con l'auspicio che anche quest'anno possa essere segnato da successi, voglio rinnovare l'impegno della Regione a una collaborazione fattiva per far sì che per la Galleria Nazionale e i siti museali della regione possano conquistare sempre più spazio a livello nazionale e internazionale".
(Tommaso Bori, Vicepresidente e Assessore alla Cultura, Regione Umbria)
LE MOSTRE DEL 2025
Il programma espositivo del 2025 propone cinque mostre, oltre alcune iniziative di valorizzazione della collezione permanente: la stagione si apre in primavera con la rassegna di arte antica – Fratello Sole, sorella Luna. La Natura nell'Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot -, per poi concentrarsi, durante l'estate, su un capolavoro straordinario di Amedeo Modigliani, e lasciare spazio all'arte contemporanea nell'autunno-inverno, con Mimmo Paladino. A maggio e a ottobre lo spazio Camera Oscura accoglie due retrospettive di altrettanti grandi fotografi del nostro tempo – Gianni Berengo Gardin e Mario Giacomelli -, mentre la sala 39 del percorso museale ospiterà un omaggio a Domenico Gnoli, curato da Giovanni Luca Delogu e Marta Onali, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria.
Fratello Sole, Sorella Luna
La Natura nell'Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot
a cura di Costantino D'Orazio, Veruska Picchiarelli, Carla Scagliosi
dal 15 marzo al 15 giugno 2025.
Dal 15 marzo al 15 giugno 2025, alla GNU si terrà la mostra Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell'arte, tra Beato Angelico e Corot, in occasione dell'ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d'Assisi, tra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche prima manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il Santo da del "tu" per la prima volta, in un ideale ecologico, nel senso etimologico del termine, che ha avuto un'influenza straordinaria sull'arte, a partire dal XIII secolo.
La rassegna, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia, il contributo del Comitato per le celebrazioni dell'ottavo centenario della morte di san Francesco d'Assisi, e il sostegno della Fondazione Perugia, è stata inserita dal Dicastero per l'Evangelizzazione all'interno della programmazione degli eventi del Giubileo 2025.
L'esposizione presenta circa ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture, volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell'arte italiana ed europea: Pisanello, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Vittore Carpaccio, Leonardo da Vinci, Stefano da Verona, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Giambologna, Annibale Carracci, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jan Brueghel il Vecchio, Nicolas Poussin, e molti altri, i cui capolavori hanno segnato i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e rispecchiato nel corso dei secoli il rapporto dell'uomo con la Natura. L'intento è quello di dar conto in maniera esaustiva e suggestiva delle molte sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica. Nel corso dell'esposizione la Galleria Nazionale proporrà una serie di appuntamenti di approfondimento in collaborazione con l'Assessorato all'Ambiente e Rigenerazione urbana del Comune di Perugia e iniziative in partnership con Pucciufficio e Urbani Tartufi. Il catalogo, edito da Moebius, è realizzato con il contributo di Connesi.
Un capolavoro a Perugia
Amedeo Modigliani, Nu couché
dal 1° luglio al 15 settembre 2025
Dal 1° luglio al 15 settembre 2025, l'eccezionale prestito del capolavoro di Amedeo Modigliani Nu couché (Nudo sdraiato) dalla Pinacoteca Agnelli a Torino offrirà per la prima volta l'opportunità di presentare a Perugia un approfondimento sulla figura e sull'opera del grande pittore livornese, con attenzione particolare al suo rapporto con l'antico. Il dipinto, nel quale l'artista ritrae una modella sdraiata su quello che sembra un letto coperto da un drappo rosso, rimanda all'incontro con più culture: da una parte la sua posa allude alla Venere dormiente, più volte dipinta in epoca rinascimentale, soprattutto in ambito veneto, dall'altra il volto recupera le linee essenziali della scultura africana, che Modigliani ebbe la possibilità di ammirare a Parigi nel 1907, poco dopo il suo arrivo nella capitale francese.
L'esposizione accoglierà inoltre il ritratto del celebre mercante Georges Chéron (in prestito dalla Fondazione Palazzo Maffei di Verona) e alcuni raffinati disegni dell'artista, e metterà l'opera di Modigliani a diretto confronto con sculture africane che giungeranno dal Museo delle Civiltà di Roma, al fine di analizzare il contesto in cui Modigliani si muove tra tradizione occidentale ed extraeuropea. Al contempo, la Galleria Nazionale dell'Umbria ospiterà alcune rappresentazioni della Venere dormiente, sia a olio su tela sia a stampa, provenienti dalla Pinacoteca di Bologna e dalla Galleria Franchetti alla Ca' d'Oro di Venezia.
MIMMO PALADINO
Antologica
dal 1° novembre 2025 al 18 gennaio 2026
Dal 1° novembre 2025 al 18 gennaio 2026, Mimmo Paladino (Paduli, BN, 1948), uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, le cui opere sono presenti nei principali musei d'arte contemporanea d'Europa, sarà protagonista di una personale, curata da Costantino D'Orazio e Aurora Roscini Vitali, realizzata in collaborazione con il Comune di Perugia, che ricostruirà l'intera sua carriera, a partire dal lavoro di natura concettuale che conduce negli anni Settanta, fino alla svolta figurativa degli anni Ottanta, quando è uno dei principali esponenti della Transavanguardia. Delineato attraverso la collaborazione diretta con il maestro, il percorso di Mimmo Paladino sarà presentato attraverso opere seminali, come Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro (1978), fino alle tele di grande formato che prevedono anche l'estensione nello spazio e la costruzione di capolavori a metà tra la pittura e l'installazione. La rassegna aprirà anche una finestra sull'esperienza cinematografica dell'artista, che lo ha visto impegnato negli ultimi anni in lungometraggi ispirati alla Divina Commedia e a Don Chisciotte.
Camera Oscura
Due sono le mostre che compongono la programmazione di Camera Oscura, lo spazio della GNU destinato alla fotografia.
La prima, dal 23 maggio al 28 settembre, presenterà una selezione di immagini del lavoro che Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) fece nella casa dove Giorgio Morandi (1890-1964) aveva lungamente vissuto con le sorelle e dipinto fino alla morte. Lo studio di Morandi, come recita il titolo, si concentrerà sullo studio-camera da letto dell'artista bolognese fotografata con tutti i suoi oggetti, alcuni dei quali protagonisti dei quadri dell'artista. La cura della mostra e del catalogo Silvana Editoriale sarà di Alessandra Mauro.
La stagione di Camera Oscura del 2025 si concluderà con un secondo appuntamento, dedicato a Mario Giacomelli (1925 – 2000), che completa il ciclo delle esposizioni che hanno reso omaggio al maestro di Senigallia in occasione del centenario della nascita. Con il titolo Mario Giacomelli: papaveri rossi saranno presentati al pubblico alcuni scatti inediti ed eccezionalmente a colori – Giacomelli è noto perlopiù per i suoi bianchi e neri dai contrasti quasi esasperati – con un richiamo ai celebri "pretini" ispirati alla figura di padre Turoldo. A cura di Alessandro Sarteanesi; catalogo Magonza con un saggio di Bartolomeo Pietromarchi.
GLI EVENTI DEL 2025
Nel corso del 2025 continuerà l'esperienza gratuita per le famiglie Tutti i colori della GNU, realizzata in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Perugia.
Il 20 marzo si parlerà del volume Mi chiamo Tina Modotti. Sulle ali della libertà, di Alba Scaramucci: l'artista si racconta a una donna matura. È interessata che si guardi anche a quegli angoli increspati del suo cuore, alle emozioni, forse non sempre considerate a sufficienza. Per questo ci si focalizzerà sugli sprazzi, sui momenti della sua vita che le sono particolarmente cari. I frammenti, la parzialità, dice, per lei non sono un difetto. Anzi da fotografa pensa che siano importanti anche a suggerire momenti e sensazioni che possono sfuggire. Ne emerge la figura di una personalità poliedrica e straordinaria. Una donna dallo spirito libero, che attraversa miseria, fama, arte e impegno rivoluzionario, arresti e persecuzioni. Cittadina del mondo, è anche ammirata per la passione e per la coerenza delle sue azioni.
Il 29 marzo si terrà la presentazione di Visus. Storie del volto dall'antichità al selfie di Riccardo Falcinelli (Einaudi): dialogheranno con l'autore, Costantino D'Orazio e Marco Tortoioli Ricci. L'evento è realizzato in collaborazione con Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia.
Dopo Cromorama e Figure, Riccardo Falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia più eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio. La faccia è la parte del corpo più soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre una costruzione culturale. Da Alessandro Magno a Rita Hayworth, da Elsa di Frozen al bambino della Kinder, dall'icona di Cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondità di analisi e verve narrativa, Falcinelli inventa una «facciologia», chiamando in causa l'arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché il volto che ci costruiamo può determinare la vita che faremo.
I CONVEGNI DEL 2025
La Galleria Nazionale dell'Umbria sarà una delle sedi del convegno Machiavelli nel Risorgimento. Percorsi, interpretazioni, letture, fortuna critica, che si svolgerà a Perugia dal 26 al 28 febbraio 2025, organizzato dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
Le sessioni esploreranno le varie interpretazioni e influenze del grande autore nella cultura e nella politica italiana del XIX secolo, un momento di svolta per la formazione, non solo dell'identità nazionale italiana, ma delle tradizioni e culture politiche che hanno segnato la storia d'Italia sino all'età contemporanea.
Dal 7 al 9 maggio 2025, è in programma il convegno Verso un protocollo condiviso sulla conservazione preventiva e programmata all'interno dei luoghi della cultura, organizzato dal Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, dalla Direzione generale dei Musei, dal Parco archeologico del Colosseo e dai Musei Nazionali di Perugia–Direzione regionale Musei nazionali Umbria.
Obiettivo comune del Sistema Museale Nazionale e di queste giornate di studio è quello di condividere un piano strategico di prevenzione e manutenzione mettendo a sistema le numerose esperienze virtuose che già interessano parte degli Istituti o luoghi della cultura. È proprio da questo confronto fra esperienze delle diverse realtà museali che si potrà tentare di far luce sulla questione conservativa nei luoghi della cultura, offrendo un palinsesto eterogeneo di esperienze documentate o iniziative in corso di realizzazione che connotino la progettazione o l'attuazione di una conservazione preventiva e programmata, che vada oltre la gestione episodica e discontinua di interventi di restauro una tantum per approdare a una visione comune, sistemica e multidisciplinare, dell'approccio al tema della conservazione, attuabile concretamente.
Il convegno si svolgerà: 7-8 maggio a Roma, Curia Iulia del Parco archeologico del Colosseo (L. go della Salara Vecchia) e il 9 maggio a Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria (Corso Vannucci, 19).
LE COLLABORAZIONI DEL 2025
Nella prospettiva di costruire reti solide con le eccellenze del territorio e di valorizzare ogni forma d'arte, accogliendola tra le sale del museo, la Galleria ha confermato le storiche collaborazioni, frutto di una condivisione di progettualità: torneranno le note di Umbria Jazz, i dialoghi della Galleria che spacca (appuntamento inserito nel calendario de L'Umbria che spacca), i corpi in movimento della Dance Gallery, le armonie della Sagra Musicale Umbra.
Inoltre, tutte le iniziative della GNU saranno comunicate grazie alla collaborazione speciale con RAI Umbria.