Quella storia di Antria raccontata nel libro “Dai templi pagani alle chiese cristiane”
Il Tau francescano donato ai bambini che hanno partecipato al concorso dei presepi promosso dalla proloco Vivi il Paese
(ASI) MAGIONE - Era il 1223 quando San Francesco realizzò nel borgo di Greccio, presso Rieti, il primo presepio vivente della storia. Questa prima rappresentazione ha fatto da modello a tutte quelle venute dopo che hanno mantenuto, nella sua riproposizione, costumi e ambientazioni di quell’epoca.
Anche il presepe vivente di Antria, realizzato dalla proloco Vivi il Paese in collaborazione con altre associazioni del territorio, ha voluto rispettare questa tradizione ambientando la narrazione della Natività nel Medioevo.
«Possiamo dire che la storia del presepe si intreccia perfettamente con quella di questo piccolo borgo» – afferma lo storico Giovanni Riganelli che con i colleghi Alessio Renzetti e Vanni Ruggeri ha pubblicato in occasione delle Feste giubilari del SS.Crocifisso di Villa il libro “Dai templi pagani alle chiese cristiane” edito da Pacini, che costituisce, con il suo ricco apparato di note, un testo di sintesi della lunga storia del borgo, e del territorio circostante, dalla preistoria all’età moderna.
«Infatti – spiega Riganelli – Antria già doveva essere un piccolo borgo fortificato nel secolo XIII ed aveva una sua vita amministrativa più o meno autonoma, visto che nel 1258 è attestato un sindaco della stessa. Al di là di simili questioni, variamente affrontate nel testo, occorre sottolineare come le mura castellane di quel periodo, pur con le trasformazioni che si sono susseguite nei secoli, sono rimaste pressoché le stesse, così come larga parte dell’impianto urbano interno. Si tratta insomma di un contesto che ha contribuito a dare un fascino particolare alle scene di vita quotidiana e alla riproposizione degli antichi mestieri, per ricostruire i quali ci si è attenuti a quel periodo pur senza tralasciare quello più vicino alla Natività”.
«Nell'arco di pochissimi giorni sotto ai nostri occhi si è materializzato qualcosa che va oltre alla creazione di un Presepe – spiegano gli organizzatori - senza le singole persone, ognuna con le proprie capacità, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Il Presepe di Antria rappresenta la forza della condivisione, dell'unione di una comunità, quella del territorio della proloco Vivi il Paese (Antria, Collesanto, Caligiana, Borgo Giglione, Villa, Bacanella, Soccorso e Sole e Pineta), che si è presa l'onere di realizzare e organizzare questo evento dietro suggerimento di alcuni soci.
L'atmosfera di altri tempi ricreata tra queste mura non solo ci ha fatto rivivere la storia,ma anche le emozioni, il desiderio che la comunità ha di donare le proprie conoscenze, ricordare le tradizioni, lontano dall'individualismo a cui ci pone l'attuale modus vivendi.»
«Dopo il successo di questa prima edizione – aggiunge la presidente dell’associazione Francesca La Rocca – stiamo già lavorando con entusiasmo alla prossima edizione. L’iniziativa è stata così sentita dai partecipanti che abbiamo proposto a tutti di esporre le loro idee per migliorare la rappresentazione.»
Ma il legame con la figura di San Francesco si è fatto più intenso con il dono del Tau fatto ai bambini che hanno partecipato al concorso dei presepi indetto dalla stessa proloco.
«Il riferimento a San Francesco – ricorda La Rocca - lo abbiamo sottolineato il sei di gennaio quando, nella chiesa di san Rocco e sant’Antonio abate, abbiamo premiato i bambini che hanno realizzato i presepi con una croce a forma di tau perché ci sembrava un simbolo giusto. Roberta Amorosi e Anna Rita Miccio hanno fotografato i presepi realizzati, di grande suggestione, ed a tutti è stato dato il piccolo dono e una frase di madre Teresa di Calcutta.»
«La proloco come associazione – conclude la vicepresidente Claudia Pimpinelli - ha tra i vari scopi quello di creare socializzazione e con questo evento sembra che il fine sia stato ampiamente raggiunto. La Pro loco Vivi il Paese è giovane, nasce dalla voce rappresentativa di pochi, ma dalla voglia di molti di far vivere il paese,da qui il nome,legato alla volontà e all'entusiasmo che si respira nel realizzare le iniziative proposte.
Vorrei ringraziare alcune persone veramente speciali, che con il loro impegno, mettendo cuore ed anima, hanno permesso la realizzazione di questa magnifica esperienza, Francesca La Rocca, Fabio Cardinali, Sonia Simonetti, rispettivamente presidente, vicepresidente e segretario della proloco Vivi il Paese, sostenuti e supportati dall'aiuto dei consiglieri e dalla collaborazione degli abitanti del nostro territorio.
Si ringrazia per la partecipazione la Confraternita S.S.Sacramento S.Antonio e Rocco di Antria, ASD Collesanto Antria, associazione dei Cavalieri di Pian di Carpine, associazione Sole e Pineta, circolo ricreativo di Soccorso, parrocchia S.Valentino, Misericordia di Magione, proloco di S.Martino dei Colli, il presidente della proloco di San Savino Maurizio Orsini, Vera Barbanera, Elio Carlani, az.agr. Pucciarella srl, Cancelloni Food Service, Falegnameria Tarpani sas, Marino fa mercato, Lando RinaldiniT.C., Panetteria Ballerini V e A.snc, Pira Cosimo Az Agr., tipografia Rossi di Rossi E., azienda agraria Capaccetti Tarpani Donatella e inoltre si ringrazia l'amministrazione comunale di Magione, la Polizia Municipale di Magione e l'Asl di Panicale.»