(ASI) Corciano. Al teatro della Filarmonica di Corciano, venerdì 12 febbraio, alle 21, Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Monica Conti, Federica Fabiani, Gaia Insenga, Miro Landoni, Stefania Medri, Roberto Trifirò sono i protagonisti della commedia di Molière, Le intellettuali, con l’adattamento e la regia di Monica Conti.
La scena si svolge in una “casa”, quella del ricco borghese Crisalo. Clitandro, rifiutato da Armanda, figlia di Crisalo e Filaminta, vuole sposare la sorella di lei, Enrichetta. Il padre è favorevole al matrimonio ma la madre, amante della cultura e della scienza, la vuole invece dare in sposa a Trissottani, un pedante vanesio idolatrato da lei e dalle altre due “intellettuali” di casa, Armanda e la zia Belisa. Il contrasto tra padre e madre per la scelta del genero si risolve nel momento in cui arriva il finto annuncio che la famiglia di Enrichetta è completamente rovinata economicamente, annuncio portato da Aristo, zio delle ragazze. Trissottani, infatti, interessato a sposare una ricca ereditiera, si tira subito indietro, lasciando via libera a Clitandro.
Le intellettuali sviluppa il noto schema delle nozze ostacolate, in cui il solito trucco provvidenziale delle lettere scioglie i nodi e fa correre al lieto fine.
“Ho chiesto a Domenico Franchi, che ha realizzato le scene e i costumi, – racconta Monica Conti - di creare un palcoscenico “teatro-casa-chiesa”, abitato da meccanismi attirati dal potere. Uno spazio diviso in due parti, così come due sono gli schieramenti: fautori dell'intelletto e fautori della materia, esseri disarmonici, privi di equilibrio tra corpo e mente, tesi unicamente ai propri interessi personali. Un luogo in cui tutto è Potere: la cultura e l'ignoranza, il maschio e la femmina, la tradizione e la novità, in una giostra che mi ricorda un circo, in cui tutto gira e passa, in cui i grandi personaggi sono morti, in cui Trissottani ha preso il posto di Tartufo, e in cui si muovono uomini-burattini. Molière, ora, pare credere solo alla verità del Teatro, ai gesti sacri e irridenti della scena che poi svaniscono.”
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.