RegViotti 15(UNWEB) Umbertide. Il terzo capitolo dell’ambizioso progetto discografico del Quartetto Viotti dedicato alla registrazione integrale dell’opera per quartetto d’archi di Giovanni Battista Viotti, vedrà la luce questo fine settimana: da Venerdì 30 Settembre a Domenica 2 Ottobre, infatti, il quartetto formato da Franco Mezzena e Nancy Barnaba, violini; Luca Ranieri, viola e M. Cecilia Berioli violoncello, sarà impegnato nell’interpretazione di ben quattro quartetti viottiani che comporranno il terzo dei quattro CD previsti nel piano dell’opera voluta dalla casa discografica Brilliant Classics.

La registrazione del terzo CD si aprirà con il terzo ed ultimo dei Quartetti Concertanti che il grande violinista e compositore piemontese dedicò all’amato fratello André. I Quartetti Concertanti, opera della tarda maturità di Viotti, furono composti nel 1815, durante il suo secondo soggiorno inglese, dopo un paio di anni trascorsi – non senza una profonda amarezza per le vicende politiche che là lo confinarono - in Germania, vicino ad Amburgo. Pubblicati tuttavia solo nel 1817, e a Parigi, dove il compositore era infine tornato ed aveva coronato il suo antico sogno di dirigere il più prestigioso dei Teatri, l’Opéra, i Quartetti Concertanti sono una mirabile testimonianza della sensibilità artistica ed umana di Viotti, dove la fedeltà ad una tradizione stilistica e storica non limita in alcun modo la ricchezza di nuove soluzioni creative così come l’apertura a nuovi orizzonti e a nuove esperienze.

Conservatore nel suo aspetto più formale, Viotti interpretò tuttavia con grande misura ed eleganza l’inquietudine del viaggiatore romantico in continua ricerca di una inafferrabile dimensione dello spirito. E tale tensione, sebbene ancora in forma embrionale - repentini mutamenti armonici, scarti ritmici inattesi, sospensioni del flusso melodico - si può riscontrare negli altri quartetti che completeranno la terza sessione di registrazione del Quartetto Viotti.

I brevi Quartetti dell’op.3 sono composizioni databili al primo periodo parigino della tormentata biografia di Viotti, tra il 1782 ed il 1786, quando Parigi era la capitale europea della Musica grazie a numerose e ricche stagioni di Concerti, a Teatri d’Opera con titoli sempre nuovi e ad un florido mercato editoriale. Un clima di grande fermento culturale che di lì a pochissimo, tuttavia, sarebbe stato sconvolto dalla Rivoluzione.

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