L'altra faccia di Gomorra: spettacolo sulle origini medievali della camorra
(UNWEB) Gubbio. Il Medioevo non è quell'età di mezzo grigia, oscura che ci ha tramandato la cultura romantica, non è una parentesi selvaggia che fa da collante tra la cultura antica e il Rinascimento: il Medioevo è un'epoca vivace e colorata, fatta di commercio e di poesia, di spiritualità e di carnevale, di lusso e di ascesi, che ha visto nascere le città moderne e le banche, gli assegni, la partita doppia e le cambiali. Un mondo che ha confidenza con la morte, ma che vuole vivere e godersi la vita.
Ci ha pensato Alberto Grohmann, a sfatare definitivamente i luoghi comuni sul millennio di Dante, Francesco d'Assisi, Marco Polo Leonardo Da Vinci nel corso della seconda giornata del Festival del Medioevo di Gubbio che venerdì 7 ottobre entra nel vivo con una giornata che vedrà la partecipazione di Franco Cardini, che parlerà sul tema “Europa e Islam – storia di un'amicizia”. Un tema, quello dei rapporti tra cultura islamica e occidente, che sarà affrontato anche da Alessandro Barbero (“Cose turche e parole crociate”), e Massimo Montanari (“Maometto e Carlo Magno. Cultura araba e cucina europea”). Ma al quarto giorno di festival si parlerà anche di bardi e menestrelli, lana e finanza.
L'apertura della giornata sarà affidata alla “Tavola rotonda del web” che vedrà confrontarsi i siti internet Italia Medievale, Mondi Medievali, Italia Bizantina, Mediaevi e “Feudalesimo e libertà”, autentico fenomeno umoristico degli ultimi anni, presente al Festival con uno stand da dove – oltre a vendere gadget – commenta nel suo stile i principali eventi delle giornate.
A chiudere la serata uno dei momenti più importanti di quest'edizione: L'altra faccia di Gomorra, spettacolo che vedrà Amedeo Feniello affiancato dalla leggendaria formazione di musica medievale Micrologus, che nella chiesa di San Giovanni alle 21.15 indagheranno sulle origini del fenomeno camorristico: un universo oscuro e parallelo segnato dalla violenza e dalla sopraffazione che ha radici profonde e ancora poco esplorate nella Napoli del Trecento.
Per tutto il giorno al Centro Santo Spirito (dove si svolgono gli incontri) si possono visitare la fiera del libro medievale, le botteghe dei mestieri e lo stand di “Feudalesimo e Libertà”, mentre al Palazzo dei Consoli ci sono miniatori e calligrafi dal mondo, al Palazzo Ducale la mostra “Moda e potere” e agli Arconi di Palazzo dei Consoli si può entrare nel mondo dei Templari.
Non mancano spazi dedicati ai bambini alla biblioteca Sperelliana, dove per tutto il giorno si può partecipare al laboratorio “Giotto per un giorno”, alle letture ad alta voce di “Favole a merenda” e “A spasso con i templari”, mentre al Balipedio (dietro la funivia di Colle letto) dalle 15 alle 19 la Società dei Balestieri di Gubbio tiene lezioni di balestra.