conaltriocchiMartedì 13 gennaio a Perugia al via un ciclo di lezioni aperte (uno dei Corsi Liberi promosso dall'Accademia di Belle Arti) tenute dal critico Paolo Nardon

(ASI) PERUGIA – È un paradosso della nostra epoca, uno dei tanti. Si riconosce a chiunque il diritto di esercitare l'arte ma si è molto più a disagio nell'attribuire a ciascuno la libertà di giudicarla, di considerarla bella o brutta, ma soprattutto di qualità. Paolo Nardon, critico d'arte, scrittore e professore a contratto presso l'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci "di Perugia, prosegue nella sua opera di liberazione collettiva di fronte all'arte. Smascherando così i vezzi spesso autoreferenziali, se non addirittura interessati, dei critici e degli esperti, incoraggiando il pubblico a entrare senza imbarazzi in un museo o una galleria d'arte e stabilendo un rapporto confidenziale con l'opera esposta, a godersela o a ripudiarla. Nella piena consapevolezza che l'accesso alla sua qualità e alla felicità che è in grado di produrre non ha bisogno di mediatori.


Non è un caso che questo secondo ciclo di lezioni dal titolo "Con altri occhi, l'arte come non l'avete mai vista" - da quest'anno divenuto uno dei Corsi Liberi promosso dall'Accademia di Belle Arti - che si terrà ogni martedì sera dalle 21 alle 22.30 al Teatro di Figura dietro la basilica di San Domenico a Perugia, cominci con un'esplicita citazione dello scrittore e poeta boemo Rainer Maria Rilke: "Io non sono un critico, io valuto l'opera d'arte dalla felicità che è in grado di donarmi".
Dieci lezioni che seguono il ciclo del primo anno, un successo sorprendente che ha portato a teatro un pubblico pagante (quasi un tabù, ormai, farsi pagare per parlare d'arte) e ricominciare questa opera di riconquista dell'arte, del godimento dell'opera. Il tutto con la consapevole e godibilissima spregiudicatezza di Nardon, col suo linguaggio diretto e mai banale, con una semplicità di formule che denota il grande lavoro e la profonda elaborazione fatta in precedenza, che spiega il successo di pubblico di queste originalissime conferenze.
Dal 13 gennaio e fino al 19 maggio si succederanno i seguenti incontri: il primo, "La felicità nello sguardo". E poi a seguire: "La menzogna critica. L'obbligo di vedere con occhi altrui" (27 gennaio); "Per come la vedo io. A ciascuno il suo guardare" (10 febbraio); "Contro la bellezza. la qualità rende felice chi la vede" (24 febbraio); "L'arte al mercato capolavori a caro prezzo" (10 marzo); "Nella materia e oltre sta l'immagine. Burri, Fontana e gli altri" (24 marzo); "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità telematica. L'arte ai tempi dell'ipad" (7 aprile); "Triplo salto mortale. Artisti coraggiosi, acrobati e funamboli" (21 aprile); "Rivoluzioni visive. Le opere che hanno cambiato il mondo di vedere" (5 maggio); "Per un arte pericolosa" (19 maggio).

Per informazioni: tel. 333.2288900


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