DSC 1130(UNWEB) Perugia. “Il 2017 si apre con importanti risultati per il Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020: lo stato di avanzamento della spesa è di 91 milioni di euro, circa il 10 per cento del totale, il doppio rispetto alla media nazionale, e sono state approvate dalla Commissione europea le prime modifiche richieste dalla Regione per rafforzare l’azione di alcune misure”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, nella riunione del “Tavolo Verde” che si è svolta stamani nella sede dell’Assessorato regionale e che si è aperta con un resoconto dell’attività nelle aree colpite dal terremoto a sostegno, in particolare, degli allevatori e dei produttori agricoli per dare alloggio e ricovero a persone ed animali.


“Sono state soddisfatte tutte le richieste di soluzioni abitative e ricoveri per il bestiame presentate dopo il sisma del 24 agosto – ha detto a questo proposito l’assessore, ringraziando le organizzazioni agricole per l’impegno nelle aree terremotate – e si sta procedendo per dare risposte a tutti coloro che hanno subìto danni a causa del sisma di ottobre. Un lavoro importante – ha rimarcato – è quello svolto dalle squadre dell’Agenzia regionale per la forestazione sia per l’allestimento delle piazzole dove collocare i moduli abitativi sia per la realizzazione di tettoie, recinzioni, stalle per cavalli. Un lavoro che è proseguito e prosegue, nonostante le condizioni climatiche che rendono tutto più difficile”.
“Ad oggi – ha reso noto – sono stati consegnati circa il 70 per cento dei moduli abitativi, 39 su 55, richiesti da allevatori e agricoltori, mentre si procede con il montaggio delle strutture per ospitare bovini e ovicaprini. Priorità alle abitazioni e alle stalle, ma allo stesso tempo il nostro impegno è volto al rilancio della zootecnia umbra, avvalendoci delle risorse messe a disposizione dal Governo per le quattro regioni colpite dal sisma. Di questo parleremo più approfonditamente nelle prossime settimane con il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina”.
Per quanto riguarda l’attuazione del Programma di sviluppo rurale, l’assessore Cecchini ha ricordato l’approvazione di tre importanti modifiche da parte della Commissione Europea: “Abbiamo ottenuto maggiori risorse per la misura dedicata al ‘Benessere animale’; sono ulteriori 10 milioni di euro che consentiranno di finanziare tutte le domande pervenute nel 2015”.
“Di grande importanza – ha proseguito - è l’approvazione della misura ‘agroambiente’ a favore dell’olivocoltura: l’Umbria è l’unica Regione ad ottenere l’attivazione di un premio, che va dai 562 ai 587 euro ad ettaro, che tiene conto della qualità delle produzioni e della qualità paesaggistica degli oliveti. Altrettanto rilevanti per lo sviluppo dell’Umbria – ha proseguito - sono tre nuovi strumenti finanziari a favore delle imprese agricole ed agroalimentari per agevolare l’accesso al credito bancario nella realizzazione degli investimenti aziendali”.
L’assessore ha annunciato la prossima apertura di altre misure, in particolare per agriturismi e viabilità rurale e con i rappresentanti delle organizzazioni agricole ha affrontato poi alcune problematiche relative alle graduatorie delle domande presentate a valere su alcuni bandi e sui tempi dei pagamenti da parte dell’organismo pagatore Agea.
Al Tavolo Verde si è discusso, inoltre, della bozza di regolamento predisposta dall’Assessorato regionale per il funzionamento di agriturismi e fattorie didattiche e sociali, in attuazione della legge regionale in materia. Un primo confronto che, ha detto l’assessore, sarà successivamente esteso alle organizzazioni rappresentative dei settori del commercio e turistico-ricettivi con la volontà di arrivare all’adozione da parte della Giunta regionale entro il prossimo mese di giugno.
Una riflessione è stata chiesta alle organizzazioni agricole circa la necessità di evitare il rischio di depauperamento del patrimonio vitivinicolo umbro rappresentato dalla possibilità, derivante dalla nuova normativa comunitaria, di trasferire in altre regioni le autorizzazioni per il reimpianto di vigneti. La Regione ha chiesto un impegno comune per preservare il patrimonio vitivinicolo umbro, circa 12.800 ettari cui sono venuti meno già 600 ettari.
Sono state infine presentate le opportunità per l’accesso al sistema di qualità da parte delle imprese che fanno produzione integrata; la prossima settimana sarà pubblicata la procedura regionale.


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