(UNWEB) Perugia. Si chiude positivamente il percorso costruito dal tavolo regionale con il tour operator InViaggi.Con. di Terni. Con un documento firmato ieri, alla presenza del vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, dal presidente e dal consigliere di InViaggi.Con, Andrea Rastellini e Antonio Martellotti, e dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali filcams Cgil e Uil tucs, si è sostanzialmente riportata a regime l’intera operatività dell’Azienda ed preservato pressochè intatto il quadro della forza lavoro.
Molto soddisfatto per il positivo esito della vicenda il vicepresidente Paparelli, che ha sempre seguito la vicenda, ed ha presieduto l’incontro nel quale si è sottoscritto l’accordo fra l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali, che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali ed il rilancio di una importante impresa nel settore del turismo di livello nazionale.
“Si tratta di una vicenda giunta all’attenzione della Regione lo scorso ottobre a seguito di una richiesta delle OO.SS. di intervenire in merito alla procedura di licenziamento collettivo prevista per 35 lavoratori – ha affermato Paparelli -.
La Regione, attraverso l’unità tecnica per le crisi di impresa, ha lavorato sinergicamente con l’azienda e con le Organizzazioni Sindacali, per la creazione delle condizioni necessarie al superamento dello stato di difficoltà ed alla costruzione di un nuovo piano industriale.
InViaggi, che resta tra i principali tour operator italiani, sta riposizionando la propria presenza sul proprio mercato attraverso una profonda riorganizzazione societaria e la definizione di un nuovo modello di business fortemente orientato alla innovazione di prodotto e alle tecniche di commercializzazione, ad investimenti sulle piattaforme di analisi dati e controllo di gestione, sul know how e sul marketing di nuova generazione con un organico di 44 dipendenti.
Nella costruzione del percorso di ristrutturazione dell’impresa - ha sottolineato Paparelli - la Regione ha contribuito mettendo a disposizione tutta la strumentazione disponibile, investendo risorse per la copertura di 5 mesi di cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori in organico, in un’ottica di salvaguardia dell’occupazione”. Soddisfazione è stata espressa anche da sindacati e azienda che hanno sottolineato il ruolo importante e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione. “Dopo gli avvicendamenti societari dell’ultimo anno – si legge nel documento firmato -, il passaggio di testimone alla presidenza e la nomina dei nuovi responsabili operativi, InViaggi è pronta ad nuovo corso, forte di una comprovata esperienza di professionalità e passione, riconosciutagli dall’intero comparto turistico italiano.
In seguito al riassetto societario, la società ha deciso, anche grazie a un atteggiamento di assoluta collaborazione mostrato dalle parti sociali, dai dipendenti e dalla Regione, di puntare decisa sul rilancio della Società e di investire sulle risorse che erano impiegate in azienda come primo punto del nuovo piano industriale. L’entrata in linea di nuove competenze di prodotto, di organizzazione industriale e di innovazione tecnologica ha inoltre supportato il processo di riorganizzazione in atto”.
“InViaggi – hanno dichiarato i responsabili dell’Azienda - sta recuperando efficienza finanziaria ed operativa, concentrandosi sull’innovazione dei prodotti e del modello commerciale, che amplieranno l’offerta in quantità e qualità già dal 2017.
Con il supporto attivo delle Istituzioni Regionali e delle Organizzazioni Sindacali abbiamo quindi utilizzato in modo efficace gli strumenti e le disposizioni normative finalizzate al sostegno del reddito.
Oggi tale insieme di interventi e da considerarsi esaurito, e la Società può affermare con decisione di aver riportato a regime l’intera operatività ed aver preservato sostanzialmente intatto il quadro della forza lavoro. La regione Umbria si presenta come un prodotto turistico unico, anche se articolato e vario, e può rappresentare un sistema multi destinazione e multi funzione, ideale per coloro che hanno determinate sensibilità e cercano situazioni esperienziali. Per tali ragioni la creazione di una DMC (nel gergo turistico, una Destination Management Company) a livello regionale potrebbe portare risultati significativi, oltre che contribuire a sviluppare e migliorare la promozione e la valorizzazione del territorio”.