WEBDSC 7102Bacchetta: “Un esempio per i giovani affinché seguano le proprie passioni”
Cecchini: “Premiati impegno e capacità di innovare”


(UMWEB) Perugia, - “La Provincia di Perugia a Giuliano Martinelli per il contributo all’innovazione nel settore agroalimentare e promozione del territorio umbro in ambito internazionale”. E’ con questa motivazione che il presidente della Provincia Luciano Bacchetta ha consegnato all’imprenditore altotiberino una targa evocativa di quello che è il prodotto leader dell’azienda: il tartufo.
“E’ con grande soddisfazione che consegno questo riconoscimento a Martinelli – ha dichiarato Bacchetta – in quanto ben conosco anche come sindaco di Città di Castello, l’impegno che lo contraddistingue nel creare valore aggiunto a tutto il territorio sul quale orbita la sua azienda. Un esempio anche per le nuove generazioni che sempre di più devono seguire le proprie passioni, facendo del proprio talento un’occasione di crescita personale che, come in questo caso, può riverberarsi sulla collettività. Da parte delle istituzioni che rappresento posso assicurare la massima attenzione e la più fattiva collaborazione affinché si creino i presupposti per una rete di aziende capaci di creare sviluppo e internazionalizzazione dei nostri marchi”.
Innovazione e tradizione, inventiva coniugata alla buona tavola e alla biodiversità quindi: assi nella manica delle imprese italiane di cui Giuliano Martinelli, patron di una delle aziende leader nella lavorazione della trifola altotiberina, è stato protagonista negli Emirati Arabi vincendo con “La spolverata di tartufo” il prestigioso premio “Gulfood Innovation Awards 2019”.
Da Pietralunga, sede dello stabilimento, al tetto del mondo, visto che l’evento è tra i più importanti del pianeta nel settore del food e beverage.
“Un riconoscimento prestigioso, quello ottenuto a Dubai sbaragliando aziende di tutto il mondo, che conferma ed esalta il valore indiscusso del tartufo umbro a livello internazionale – ha commentato l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini - a Giuliano Martinelli vanno i nostri complimenti e il nostro plauso per l’impegno e la capacità di innovare, di tenere alta la bandiera della bontà e della qualità dei nostri prodotti, dando un significativo contributo alle azioni delle istituzioni volte a far conoscere e valorizzare il territorio locale e l’intera regione in tutti i suoi aspetti identitari. La targa che viene consegnata rappresenta anche un riconoscimento per l’attività svolta da un imprenditore che ha fatto del tartufo un ‘motore’ di sviluppo e di occupazione del territorio, che ha creato e aumentato nel tempo posti di lavoro, investendo non solo per la crescita della sua azienda ma anche della regione in cui opera”.
Un trionfo meritato da chi nell’ormai lontano 1993, decise di abbandonare il certo per l’incerto. “Per l’incertissimo direi – ha raccontato Martinelli – ero infatti dipendente della Comunità montana, decisi di dimettermi per dar vita a quello che era il mio sogno, la mia passione”. Oggi l’azienda di cui è titolare fattura 10 milioni l’anno, di cui 9 milioni e mezzo provengono dal mercato estero, conta 50 dipendenti di cui il 90% costituito da donne e crea un indotto per una quarantina di famiglie della zona. “Le donne sono affidabili, scrupolose e attente – ha spiegato Martinelli -. Collaborano con me in ogni settore dell’azienda. Le ritengo insostituibili”.
Una realtà in espansione che oltre alla lavorazione del pregiato tubero fa dell’amore per il territorio un ulteriore motivo di esistere attraverso il “Tuber turismo”, marchio già registrato dal Comune di Pietralunga.
“Dall’estero vengono intere comitive per conoscere da vicino la terra da cui si estraggono i tartufi – ha detto ancora Martinelli – andiamo a piccoli gruppi a cercarli con i cani, dopo la raccolta li cuciniamo insieme, si fa un pic-nic accompagnato con tutti i prodotti tipici locali dando vita ad una giornata fantastica. Occorre investire molto su questo ambito che è la vera ricchezza dell’Umbria, sviluppare il settore in tutte le sue articolazioni mettendo in rete le aziende e le anime di questo territorio. Mi piace dire che abbiamo una miniera d’oro sotto i piedi che può far crescere l’intera comunità”.
Un vero e proprio distretto del tartufo in Umbria è l’obiettivo su cui punta quello che può essere definito il “triangolo d’oro” di questo prodotto unico con, oltre a Pietralunga, Città di Castello, Montone fino all’Eugubino. “Abbiamo già messo in atto un primo passaggio istituzionale con i Comuni del potenziale Distretto – ha affermato il sindaco di Pietralunga Mirko Ceci -. Compito delle istituzioni è quello di coordinare e facilitare non l’aspetto produttivo che lasciamo alle aziende che si sono dimostrate bravissime nel farlo, ma soprattutto quello legato al turismo attraverso pacchetti di richiamo. Vorremmo che soprattutto il pubblico straniero particolarmente interessato a vivere dal basso l’esperienza del tartufo, dalla ricerca alla trasformazione, trovi nel nostro territorio motivi per soste di tre-quattro giorni che gli permettano di apprezzare la nostra cultura che è anche Burri, le tavole Eugubie, i musei e la natura che ci circonda”.
Forte è l’impegno del Comune di Città di Castello che ha un ruolo da protagonista con la Mostra mercato del Tartufo bianco che nel 2019, dal 31 ottobre al 3 novembre, festeggerà i 40 anni di vita.
“Decenni raccontati dai riconoscimenti che le nostre aziende stanno conquistando nel mondo – ha dichiarato l’assessore tifernate allo sviluppo economico, commercio e turismo Riccardo Carletti -. Narrano la nascita di piccole aziende che in quaranta anni hanno creato posti di lavoro e portato il nome del nostro territorio a livello internazionale. Una cartolina pregiata che promuove non solo il settore agroalimentare, ma che è volano per l’economia dell’intera area che da Città di Castello arriva fino a Gubbio, terra ricca di cultura e dall’ambiente incontaminato”.
Intanto fervono i preparativi per il quarantennale della Mostra mercato per la quale una specifica delega è stata affidata al Consigliere comunale Luigi Bartolini: “Stiamo pensando ad una serie di iniziative per celebrare al meglio questo evento che per noi è molto significativo. Infatti la manifestazione – ha aggiunto Bartolini – è la vetrina di un mondo, quello legato al tartufo, composito e sfaccettato. Basti dire che il territorio conta oltre 5 mila cani da tartufo che a loro volta generano economia dai veterinari alle farmacie, dai produttori di mangimi a gli allevatori e agli addestratori. Oltre alla tradizionale esposizione delle aziende produttrici che quest’anno contiamo di raddoppiare anche con la presenza di prodotti tipici provenienti dalle regioni vicine di Marche, Toscana ed Emilia – ha concluso Bartolini - stiamo pensando di organizzare in collaborazione con le società sportive la Maratona del tartufo, un evento musicale ed altre iniziative collaterali che siano di ulteriore richiamo nei giorni della Mostra”.


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