Due le classi coinvolte, 5° T1 e 5° T2. I ragazzi, il lavoro del futuro deve essere attento all’ambiente
(UMWEB) Perugia. “Chi opera con le mani non è cittadino di serie B”. E’ il concetto riaffermato e ripetuto negli interventi dei relatori presenti all’incontro stampa svoltosi nella sede di Confartigianato Perugia per tracciare il bilancio del corso – in alternanza scuola lavoro – inerente i principali concetti in tema di installazione di impianti gpl/metano negli autoveicoli. Organizzato da Confartigianato Imprese Perugia, in sinergia con l'Istituto Professionale Cavour-Marconi-Pascal di Perugia-Olmo e le imprese Palmerini Group e Autofficina Tripolini, ha coinvolto le classi 5° T1 e 5° T2 che, prima di entrare nel clima dell’esame di maturità, hanno seguito il ciclo di lezioni “con interesse e partecipazione” - è stato evidenziato dai docenti - nella consapevolezza - hanno invece detto gli allievi – che “l’oggetto del corso, in linea con le tematiche ambientali, è stato utilissimo perché questo deve essere l’approccio professionale del futuro”. Alunni, scuola, imprese, associazione di categoria e istituzioni si sono confrontate sul tema della formazione, finalizzata - e le esperienza positive finora attuate lo hanno dimostrato - a trasformarsi in contratti di lavoro. “Andare a scuola al professionale non è sminuente – la riflessione del Sindaco di Corciano Cristian Betti – ma fondamentale, se pensiamo che nel corcianese su 1700 imprese, 600/700 sono artigianali. L’artigianato è una struttura portante per l’economia, da qui l’importanza, per i ragazzi, di approfittare di occasioni formative che uniscono teoria e pratica, perché c’è bisogno di imparare e, parallelamente, di insegnare ad usare le mani”. Il Sindaco ed anche l’assessore al commercio e artigianato del Comune di Perugia, Cristiana Casaioli, hanno plaudito ed incoraggiato l’esperienza intrapresa da Confartigianato, diventata trait-d’union tra scuola, imprese e, ad oggi, i territori di Perugia-Corciano-Magione, proponendo percorsi, ripetuti negli anni, che supportando le aziende hanno avuto ricadute positive sul territorio. “Questo rapporto di alternanza scuola/lavoro è fondamentale – ha rilevato il segretario dell’associazione Stelvio Gauzzi – C’è sempre più bisogno di competenza professionale. Occorre studiare, ovvio, ma le opportunità vanno sfruttate e le sinergie che stiamo costruendo consentono di farlo. E’ necessario un salto culturale, con le aziende chiamate a reinventarsi - perché sono la spina dorsale d’Italia, benché gli ultimi dati evidenzino una diminuzione dell’8% - e dall’altra parte la scuola, la famiglia e anche la PA disponibili a stimolare i ragazzi”. Se per il presidente Giorgio Buini e Fabrizio Scacciatella di Confartigianato Imprese Perugia “l’istruzione professionale alimenta il rilancio dell’economia e l’interesse registrato deve indurci ad approfondire ulteriori settori (rigorosamente top secret i nuovi corsi che bollono in pentola per il prossimo anno – ndr) e coinvolgere anche altri territori”, il dirigente scolastico dell’Istituto Cavour-Marconi-Pascal Giuseppe Materia, ha ribadito il valore della sua scuola. “Sfatiamo un mito – ha sottolineato – il liceo è più facile, qui invece all’insegnamento di una buona cultura generale di base si affianca la valorizzazione delle attività manuali che possono ridare vita e slancio ad un sistema”. Coinvolti nel loro ruolo di motivatori e di docenti i rappresentanti della Palmerini Group, Andrea Tripolini e Maurizio Lestini, oltre agli insegnanti della scuola Francesco Dottori e Pompeo Cipelli. “Siate ottimisti, buttatevi e credete in voi stessi – il monito rivolto ai ragazzi – il lavoro c’è, il settore professionale è vivo. Fino a quando la volontà politica, dirigenziale e scolastica saranno concordi, ci sarà possibilità di crescere e la scuola sarà davvero vicina agli studenti ed al mondo del lavoro”.