confartigianato(UNWEB) Gli Umbri possono guardare con fiducia al sistema sanitario regionale che è in piena attività per contrastare e gestire gli aspetti sanitari del contagio da coronavirus. Fiducia e serenità sono importanti anche e soprattutto sul piano economico, per limitare l’impatto sull’economia del territorio. Bene ha fatto la Regione a porsi tempestivamente il problema e a studiare delle misure concrete di intervento.


Confartigianato Umbria ritiene che le forze economiche regionali siano pronte a dimostrare coesione e a supportare le imprese in questo momento di crisi, per superare il quale abbiamo solo bisogno di tornare alla normalità.
Nei prossimi giorni e mesi la comunità regionale è chiamata a porre in essere un ampio ventaglio di misure economiche straordinarie in grado di agire con concretezza su diversi livelli temporali, alcune sono già state tratteggiate, altre devono essere ancora introdotte: non appare utile cercare distinguo o amplificare ingiustificati allarmismi. Riprogrammare l’utilizzo dei fondi è positivo, nella misura in cui non perdiamo la consapevolezza che occorrono anche risorse aggiuntive, la disponibilità delle quali è allo studio del Governo e delle istituzioni europee, che possano garantire il raggiungimento di tutti gli obiettivi strategici della pianificazione regionale in un’ottica di medio periodo.
Sul brevissimo periodo per tornare alla normalità e scongiurare circoli viziosi anche sul piano delle dinamiche dei consumi, le istituzioni finanziarie regionali sono chiamate a preservare le imprese, soprattutto piccole e medie, che hanno dimostrato di saper affrontare la crisi ultradecennale perseguendo l’equilibrio economico, da perturbazioni sulla liquidità immediata che si stanno determinando unicamente dalla diffusione di preoccupazioni eccessive e non giustificate. “Su questo piano occorrono – afferma il Presidente Confartigianato Imprese Umbria Mauro Franceschini - politiche creditizie ad hoc, misure di intervento che facciano leva sulla finanziaria regionale e sui confidi, la sospensione delle rate dei mutui, la dilazione degli adempimenti fiscali e previdenziali, l’estensione della cassa integrazione in deroga a difesa dei livelli occupazionali in generale e con particolare riferimento ai settori più direttamente esposti, che non possono beneficiare degli strumenti di sostegno al reddito attualmente vigenti, come ad esempio le imprese del commercio e servizi con meno di 5 dipendenti. Per le altre occorre agevolare e potenziare il ricorso al Fondo di Integrazione salariale, e per tutto il mondo artigiano occorre confermare le misure straordinarie FSBA e concretizzare le semplificazioni previste. Da non sottovalutare l’importanza e l’efficacia potenziale di uno sforzo straordinario della pubblica amministrazione sempre nel brevissimo periodo per velocizzare le procedure amministrative, in particolare i pagamenti, al fine di liquidare alle imprese i fondi già disponibili: è il caso ad esempio del settore dei trasporti, che sta già scontando la sospensione delle gite scolastiche e che potrebbe avere un sostegno concreto dallo sblocco dei pagamenti”.
Simultaneamente e con un’ottica di breve-medio periodo occorre sostenere l’economia e in particolare l’occupazione con un programma sufficientemente ampio di investimenti pubblici e con il sostegno agli investimenti privati.
Siamo convinti che l’Umbria sarà in grado di dimostrare unità di intenti, competenza, concretezza e rapidità necessarie per mettere in campo le risposte ai bisogni della comunità locale.


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