Foto Deruta(UNWEB) – Deruta, Dal primo al 16 agosto, il Museo regionale della ceramica ha registrato un incremento del 60 per cento di paganti, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: si è passati dai 232 del 2019, agli attuali 387. Un dato che va letto nell’attuale situazione di emergenza sanitaria. E’ cambiata anche la tipologia di pubblico, con tanti giovani interessati e appassionati all’arte.


Deruta, anche in questo particolare periodo storico, si conferma tra le mete preferite dei vacanzieri. Lo attesta il dato sul Museo, ma, più in generale, la presenza di turisti in città. Sono in tanti ad aver scelto, come meta delle vacanze, Deruta e, più in generale, l’Umbria con le sue bellezze paesaggistiche, culturali e artistiche. Questa presenza è anche frutto, secondo il sindaco, di una offerta culturale efficace, ricca e variegata, che ha contribuito ad attrarre visitatori, portando rinnovata vivacità anche al tessuto economico locale, in particolare agli artigiani del luogo. E il Museo Regionale della Ceramica, tra i più rappresentativi del sistema museale umbro, è un importante polo attrattore.
I primi 15 giorni di agosto sono in linea con il trend positivo di gradimento già palesatosi a luglio.
Il pubblico, per lo più proveniente dall’Italia, in particolar modo dal Nord e dal Centro, ha visitato il Museo della Ceramica, apprezzandone collezioni e servizi. Diverse le testimonianze di stima e gratitudine lasciate sui social media del museo stesso, rivolte non solo alla qualità della proposta museale, ma anche alla professionalità e all’alta qualità degli operatori museali di Sistema Museo guidati dalla dottoressa Iolanda Cunto.
Segno che le politiche museali intraprese vanno nella giusta direzione, incontrando anche la professionalità dello staff museale e dei servizi aggiuntivi offerti. Politiche che ora, con il neo direttore Mancini, troveranno nuova linfa.
Nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di Covid-19, il visitatore è stato accompagnato alla scoperta delle collezioni e alla imponente area archeologica di San Salvatore collegata al museo da un audace quanto affascinante tunnel sotterraneo.


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