coldirettiumbriaNuove preoccupazioni nel comparto agrituristico dopo le chiusure anticipate

(UNWEB) Serve fare tutto il possibile per evitare il lockdown di Natale che rappresenta l’appuntamento più importante per i consumi delle famiglie e che cancellerebbe il desiderio di vacanze di oltre 10 milioni di italiani che lo scorso anno si sono messi in viaggio proprio nel periodo delle feste di fine anno.

È quanto afferma Elena Tortoioli presidente di Terranostra Umbria, l’associazione che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, in riferimento ad un’analisi Coldiretti/Ixè, secondo cui a pagare il prezzo più salato sarebbero le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. L’analisi - spiega Tortoioli - evidenzia il duro colpo per il sistema economico con una perdita stimata di 4,1 miliardi solo per i turisti nazionali.

Si tratta di un’ipotesi che - continua Tortolioli - rischia purtroppo di trasformarsi in realtà con un forte rallentamento nelle prenotazioni ma anche con la cancellazione di molti eventi legati al Natale nelle località turistiche, a partire dai tradizionali mercatini che rappresentano per molte imprese un’importante opportunità commerciale.

Per i nostri agriturismi - sostiene Tortoioli - significherebbe un ulteriore grave danno dopo alcuni mesi già molto difficili, nonostante le buone performance nella seconda parte dell’estate. Purtroppo, dopo questo periodo in cui siamo tornati a riproporre con soddisfazione la nostra autentica ospitalità contadina - aggiunge Tortoioli - la situazione del comparto si sta aggravando, anche in seguito alle ultime disposizioni con le chiusure penalizzanti delle 18, che colpiscono l’intera filiera agroalimentare: dal vino al lattiero-caseario, dalla zootecnia all’olio, fino all’ortofrutta. Come Coldiretti e Terranostra - precisa Tortoioli - continuerà comunque il nostro impegno per definire strategie e progettualità utili a tutelare le tante aziende agricole impegnate in campo ricettivo e nella ristorazione, in cui prosegue la nostra attività di cibi da asporto e consegne a domicilio. Proprio per fare il punto sulle prospettive di un segmento importante per la nostra economia regionale, giovedì prossimo è previsto un webinar dal titolo “La resilienza degli agriturismi umbri al tempo del covid!”.

A disposizione dei turisti in Umbria - conclude Tortoioli - oltre 1400 aziende agrituristiche, con 417 dedite alla ristorazione, 236 alla degustazione e 1172 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (255) si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 24.212, mentre quelli a tavola sono 13.840.


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