locanda san michele FEDERICOFederico e la compagna Ilaria combinano professionalità e attitudine all'imprenditoria e si lanciano in una nuova avventura

(UNWEB) Corciano. "Quando hai un sogno, non puoi fare altro che viverlo. Passi attraverso le esperienze lavorative più varie, apprendi, ti costruisci un background, ma le consideri come tappe obbligate per raggiungere la dimensione che senti più tua". A dirlo Federico Di Michele e Ilaria Cecchini, giovani imprenditori e coppia nella vita, che riapriranno le porte della "Locanda di San Michele", la country house con annesso ristorante affacciata sulla piazza principale di Corciano. Chiusa da tempo, tornerà a nuova vita grazie al "colpo di fulmine" suscitato in questi due soci, nel cui passato ci sono ristoranti stellati vissuti da dipendenti, in Italia ed all'estero, e la co-gestione di un locale. "Stavamo cercando qualcosa che ci desse modo di esprimerci e di mettere a frutto la professionalità che ci siamo costruiti – spiega Federico – e vedendo La Locanda non abbiamo avuto esitazioni. Tutto era così perfetto che ci siamo limitati a personalizzare un 40% lasciando il 60% inalterato". Residenti a Marsciano, con il loro bambino di 2 anni e mezzo, ammettono di avere avuto una conoscenza parziale del borgo ... finora! "Qui è troppo bello - dice lei – abbiamo già avuto un'ottima accoglienza sia da parte dell'amministrazione comunale che delle altre attività presenti nel borgo e non vediamo l'ora di poter accogliere turisti ed avventori". I ruoli sono già definiti, Federico sarà lo chef e coordinerà la brigata di cucina, mentre Ilaria si occuperà della sala e dell'accoglienza turistica. Insieme ai due imprenditori, lavoreranno nella struttura 6 persone, "per ora – riprende sempre lui – ma speriamo di poterci allargare". Nella Locanda, oltre al ristorante, ci sono 4 stanze affrescate e con arredi d'epoca ed un romantico terrazzo che i titolari immaginano come lounge bar, uno spazio elegante dove offrire una ben studiata selezione di alcolici e stuzzicanti proposte da abbinare. L'offerta gastronomica spazierà dal pesce, in prevalenza, alla carne, impreziosita dalle proposte di una cantina ben fornita, ma la visione di Federico ed Ilaria è più integrata. "Pensiamo anche a corsi di cucina e a costruire dei pacchetti turistici mirati ad approfondire la conoscenza a più livelli del territorio, facendo rete con le realtà che già vi operano". Non manca nulla, se non l'assicurazione che a breve si possa tornare ad una piena vita sociale. "Siamo fiduciosi di poter aprire il mese prossimo, subito dopo Pasqua – concludono – servono coraggio e positività, caratteristiche che, certo, non ci mancano!"

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