Antonio Alunni 2(UNWEB) "Un borgo bello da vivere: Spello" è il titolo del convegno organizzato da Confindustria e Confindustria Umbria, in collaborazione con il Comune di Spello, nella Sala dell'Editto del Palazzo comunale di Spello.

Confindustria, da sempre attenta ad intercettare le evoluzioni sociali ed economiche per affiancare e guidare le imprese nei processi di cambiamento, ha individuato, in partnership con il Touring Club, tre realtà emblematiche a livello nazionale che, grazie alle condizioni infrastrutturali e logistiche, alla vivacità culturale e all'identità storica, al tessuto imprenditoriale attento ai modi di produrre e al rapporto con la comunità, sono borghi belli, attrattivi e attraenti, tutti da vivere.

Spello è stata scelta come il primo esempio virtuoso di valorizzazione storico-culturale e ambientale, in cui l'incontro tra sapienza manifatturiera, arte, storia e cultura ha contribuito alla crescita e allo sviluppo del territorio, parlando il linguaggio della sostenibilità e dell'inclusività. Da qui la progettualità specifica che si è concretizzata nel convegno a cui hanno partecipato diversi esponenti in rappresentanza dell'Associazione nazionale e regionale. Dopo i saluti istituzionali di Antonio Alunni, Presidente del Gruppo Tecnico Cultura Confindustria e Presidente di Confindustria Umbria, e del Sindaco di Spello Moreno Landrini, è intervenuta Maria Cristina Piovesana, Vice Presidente Confindustria per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura. La tematica de "Le condizioni necessarie a trasformare le aree interne in luoghi privilegiati" è stata approfondita da Innocenzo Cipolletta, Presidente Confindustria Cultura Italia, Giulio Lattanzi, Direttore generale Touring Club, e Giuseppe Lupo, Professore Università Cattolica di Milano, mentre quella de "Borghi ad alto impatto: ruolo dell'industria e della cultura" da Giuseppina Amarelli, Presidente Amarelli Fabbrica della Liquirizia, Gianluigi Angelantoni, Presidente Gruppo Angelantoni Industrie e Vice Presidente di Confindustria Umbria e Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria. L'incontro, moderato dalla giornalista Nicoletta Polla Mattiot, si è concluso con l'intervento di Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria.

"Siamo onorati – ha commentato il Sindaco Moreno Landrini – che Confindustria abbia scelto Spello come esempio di valorizzazione dei borghi. Le politiche delle amministrazioni comunali, tenendo conto delle emergenti necessità della comunità e dell'inestimabile patrimonio, hanno permesso oggi a Spello Città d'Arte e dei Fiori, uno tra i borghi più densamente abitati in Umbria, di distinguersi per un'offerta di eccellenza, per una qualità di vita e per una gestione sostenibile dell'ambiente. Si è così mantenuto l'equilibrio tra conservazione e sviluppo urbano dove coesiste, tra l'altro, un fervido tessuto di servizi, imprenditoriali e manifatturieri".

"Borghi e aree interne – ha dichiarato il Presidente del Gruppo Tecnico Cultura e Presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni - sono oggi al centro di molte attenzioni, anche grazie alla visibilità ricevuta dagli stanziamenti previsti dal PNRR Con il Gruppo Tecnico Cultura abbiamo voluto fare qualcosa di concreto per inserirci nel dibattito europeo e nazionale, a partire da questo incontro nella bella e produttiva cornice di Spello. Le nostre imprese sono state e sono tuttora protagoniste della vita economica, sociale e culturale di queste realtà. Bisogna parlarne per far capire che le aree interne sono delle opzioni straordinarie da prendere in considerazione non solo per ragioni turistiche, per quanto importanti, ma anche per vivere e lavorare. Basta chiamarle aree minori. Sono aree dall'alto potenziale che deve essere colto e sviluppato".

Maria Cristina Piovesana, Vice Presidente di Confindustria per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, ha parlato di un "importante appuntamento con il modello Spello: un'industria seria e attenta al territorio, con un'offerta culturale vivace e rivitalizzata, segno distintivo del sapere e del saper fare italiano che spesso trova proprio nei piccoli centri il cuore pulsante della nostra manifattura d'eccellenza. Quel Made in Italy che ci rende grandi sui mercati. Raccontare queste realtà è un segnale importante perché significa difendere la tipicità produttiva del nostro Paese".

Il convegno è stato preceduto dalla visita alla CoMeAr di Spello, azienda che opera da oltre 30 anni nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione per tecnologie industriali ed aeronautiche, e dalla visita alla Villa dei Mosaici di Spello e alla Cappella Baglioni.

platea 2

Visita Comear Becchetti

Visita Comear 4


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