relatori okAll'incontro della dirigenza, aperto ad Istituzioni e mondo economico, tematiche di stretta attualità e le prospettive del settore

(UNWEB) Todi. "Contratti di filiera, PNRR, pratiche sleali: le opportunità e le nuove sfide per l'agricoltura umbra". Questi i temi principali al centro dell'Assemblea della Coldiretti Umbria, svoltasi ieri a Todi presso la cantina Roccafiore, aperta anche ad Istituzioni e mondo economico. Un'occasione utile - spiega Coldiretti - per riflettere sugli argomenti più rilevanti del comparto alle prese con una congiuntura economica complessa e con i cambiamenti socio-politici generati dalle dinamiche internazionali, e per tracciare un bilancio sullo stato di salute e sulle prospettive del settore, con la difesa dei redditi agricoli in primo piano. Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, un'ampia e costruttiva serie di interventi che hanno tracciato le attuali evoluzioni per il mondo agricolo.
Di un'agricoltura centrale per l'intera società, segnata però da due anni di pandemia e ora dalle conseguenze della guerra in Ucraina, ha parlato il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti. Stiamo vivendo una fase che ha messo in discussione tutti i vari modelli di riferimento - ha sostenuto Agabiti - ma bisogna saper cogliere i cambiamenti come opportunità. Nel definire fondamentale il raggiungimento di una giusta quantità e qualità di cibo da produrre, così come una sovranità alimentare che rispetti l'ambiente, Agabiti ha delineato quattro assi prioritari di lavoro. La "semplificazione", su cui serve un deciso cambio di passo, per agevolare il lavoro delle imprese, con procedure più rapide. Le "filiere", con quelle nazionali da collegare in ambito PNRR a quelle regionali, puntando in Umbria anche sullo sviluppo di quelle dei bovini e dei suini. Quest'ultima - ha ricordato - alle prese pure con la peste dei cinghiali, un'emergenza su cui occorre mettere in campo da subito ogni misura possibile e straordinaria, al fianco della modifica della Legge 157/92. Sulla "formazione"": il futuro del settore primario si baserà sull'innovazione, a cominciare dall'agricoltura di precisione - ha spiegato Agabiti - serve quindi investire su specifiche conoscenze e professionalità; sulle "pratiche sleali" infine - ha concluso Agabiti - occorre che organi preposti ed Istituzioni si schierino sempre di più a fianco degli imprenditori agricoli.
Un appuntamento importante dunque per presentare pure le strategie e il progetto economico/sindacale di Coldiretti alla luce del nuovo contesto socio-economico che stiamo vivendo - come ha ricordato il Direttore Coldiretti Umbria Mario Rossi che ha coordinato i lavori. La stretta attualità - ha precisato - sta dimostrando come la globalizzazione spinta abbia fallito e come servano rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei, nazionali e regionali che assicurino la sovranità alimentare come cardine strategico per la sicurezza. Agire subito è l'imperativo di Coldiretti. Serve concretezza e rapidità nelle risposte - ha aggiunto Rossi - per ridare slancio alle imprese, ma anche per affrontare e superare le varie problematiche che osteggiano ancora le attività di tante aziende agricole. Il PNRR è uno strumento importante - ha concluso - ma va "messo a terra" rapidamente.
Un fondamentale contributo all'Assemblea, quello di Alessandro Apolito, Capo Servizio Tecnico Confederazione Nazionale Coldiretti. Nel ricordare il ruolo di Coldiretti "sempre più sindacato di filiera", a favore di accordi tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi, Apolito ha sottolineato l'impegno dell'Organizzazione agricola, per agevolare percorsi brevi e non farraginosi per intercettare le risorse del PNRR e della PAC, da parte delle imprese. Il loro futuro passa da due grandi sfide - ha precisato - quelle del raggiungimento della sovranità alimentare ed energetica, due ambiti che Coldiretti ha "portato" e "concretizzato" proprio nell'ambito del PNRR, dove sono previsti, tra l'altro, 1,5 miliardi di euro per il Parco Agrisolare con un consumo di suolo "zero" per rendere indipendenti energeticamente migliaia di aziende e 1,2 miliardi di euro per i contratti di filiera, fortemente voluti da Coldiretti anche nel Decreto Legislativo contro le pratiche sleali, dove vengono citati come buone pratiche commerciali. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza - ha rimarcato Apolito - è stata recepita quella strategia che da anni la Coldiretti porta avanti e che vede l'agricoltura e l'agroalimentare connessi con tutti gli altri settori produttivi e con le azioni di sviluppo del sistema Paese.
Proprio del provvedimento sulle pratiche sleali, per garantire un equo valore al lavoro dell'imprenditore agricolo lungo la filiera, ha trattato l'intervento di Paola Aceto, Responsabile Area Legislativa Coldiretti Umbria. Tra i "dossier" aperti a livello locale - ha ricordato inoltre Aceto - quelli sulla semplificazione, con le proposte Coldiretti che mirano ad accorciare i tempi di attesa delle imprese per le procedure amministrative, per facilitare l'organizzazione aziendale, e sull'agricoltura sociale, una straordinaria opportunità a vantaggio delle imprese multifunzionali ma anche per l'intera collettività.
L'Assessore regionale all'Agricoltura Roberto Morroni, ha evidenziato, tra l'altro, come occorra muoversi in tempo per cogliere i cambiamenti in atto, ma servirà sempre più innovazione e ricerca, ambiti che richiedono solidità finanziaria e organizzativa. Serve - secondo Morroni - un forte rafforzamento della capacità imprenditoriale, per questo è necessario intraprendere con molto più vigore un processo di aggregazione tra le imprese.
Per l'Assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Fioroni, è chiaro il cambiamento dell'attività imprenditoriale agricola rispetto al passato, con un tasso di innovazione nel settore molto alto. La digitalizzazione - ha sottolineato - sarà sempre più fondamentale, con le filiere che vengono messe in connessione tra loro anche con lo scambio di dati. Fioroni ha pure rimarcato il grande compito e ruolo della formazione professionale: occorre in quest'ambito orientare sempre di più e meglio le famiglie, anche alla conoscenza di un mestiere in cui le giovani generazioni sono sempre più protagoniste.
Tra i vari interventi anche quelli di Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati e di Angelo Frascarelli Presidente di Ismea. L'agricoltura - ha sostenuto Gallinella - è al centro dell'agenda politica; tra i nostri compiti quelli di garantire la sicurezza alimentare ed un'equa distribuzione del valore lungo la filiera. Nel ricordare il lavoro di Ismea per lo sviluppo delle aziende agricole, Frascarelli ha evidenziato come occorra dare certezze agli imprenditori, cui vanno messe a disposizione le informazioni per fare impresa.


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