(UNWEB) Presentato stamane nella sede perugina della Camera di Commercio dell'Umbria e frutto della collaborazione tra ente camerale, Unioncamere e Uniontrasporti, il Libro Bianco definisce l'elenco delle opere irrinunciabili per lo sviluppo e il rilancio del sistema economico umbro, per accelerare il recupero in competitività soprattutto rispetto ai mercati internazionali.
Sono 15 (8 di rilevanza nazionale/regionale e 7 di rilevanza provinciale/locale) le opere infrastrutturali prioritarie più attese e strategiche per il rilancio dei territori umbri. Una lista di opere prioritarie – stilata anche attraverso l'attività di concertazione con il territorio - per il sistema imprenditoriale che parte dal quadro degli interventi programmati a livello nazionale di interesse per la regione Umbria, per poi entrare nel merito degli esiti dei tavoli di concertazione attraverso un focus sulle esigenze emerse a livello territoriale.
Emerge dal "Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell'Umbria – Le opere indifferibili per il sistema economico umbro", che è stato al centro dell'incontro pubblico organizzato dalla Camera di Commercio dell'Umbria e da Uniontrasporti e che si è svolto questa mattina a Perugia presso la sede dell'Ente Camerale. Un'indagine molto approfondita che ha lo scopo di sintetizzare le opere infrastrutturali indicate dal mondo associativo e imprenditoriale umbro su cui occorre intervenire con urgenza per aiutare l'intero sistema economico regionale a superare la crisi innescata dalla pandemia e a recuperare in competitività, soprattutto rispetto ai mercati internazionali. È ormai diventato improrogabile dotare il territorio umbro di un sistema infrastrutturale - materiale e immateriale - moderno, interconnesso e compatibile con l'ambiente, e recuperare il gap di performance rispetto agli altri Paesi europei.
Ha fatto gli onori di casa Giorgio Mencaroni, Presidente dell'ente camerale umbro, che ha tenuto a sottolineare come la Camera di Commercio abbia "sempre creduto nel tema infrastrutturale, che è trasversale a tutti i settori, come asset strategico per lo sviluppo dell'Umbria". La questione – ha proseguito Mencaroni – "è davvero importante e irrinunciabile per le imprese umbre, basti pensare ai problemi che ancora ci sono nella logistica, verso Ancona e soprattutto verso Civitavecchia, solo per fare un esempio".
Mencaroni ha concluso con un accorato appello rivolto alle istituzioni: "La stazione Medio Etruria è un'opera fondamentale per la regione, che ha bisogno di collegamenti verticali con il resto del Paese. L'Umbria non deve essere più trascurata, non può più continuare ad essere la "piccola Umbria". Pur essendo nel cuore d'Italia siamo sempre stati trascurati dai "romani" di oggi. Ora attendiamo qualche buon risultato per la nostra regione".
Ha poi preso la parola il direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, che ha ricordato come "il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell'Umbria sia stato realizzato nell'ambito del più ampio "Programma infrastrutture" che ha coinvolto ben 19 regioni. Il sistema camerale in generale, ed in particolare quello umbro, ha da sempre creduto nelle infrastrutture quale volano per lo sviluppo economico dei territori e per la competitività delle imprese locali, investendo in aeroporti, assi viari, fiere, interporti. Le Camere di commercio non intendono sostituirsi agli enti che programmano, pianificano e finanziano le opere, ma vogliono, anche con questa sintesi delle istanze del territorio, fornire un importante contributo allo sviluppo infrastrutturale dell'Umbria. L'approccio bottom up che abbiamo seguito per la stesura del Libro Bianco vuole essere anche un segnale importante come metodo da seguire nei processi decisionali. Il Libro Bianco è uno strumento di proposta, dinamico e fluido: ci auguriamo che diversi interventi possano presto uscire dall'elenco, non perché "incompiuti", ma perché finalmente realizzati e messi a disposizione della comunità economica umbra.
Il contenuto dettagliato del Libro Bianco è stato quindi illustrato da Fabrizio Meroni (Project Manager Uniontrasporti) che ha tenuto a ricordare i 4 macro obiettivi che hanno ispirato la ricerca.
La Nuova stazione AV «Medio Etruria» è stata poi al centro del puntuale intervento di Laura Bossi (Transplan) che ha sottolineato come la ricerca sulla sua fattibilità sia partita dalle caratteristiche tecniche che una tale opera deve possedere. "Oggi, finalmente, dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa di qualche giorno fa la fermata MedioEtruria diventa qualcosa di reale. Una stima dei costi e dei tempi di realizzazione si attesta sui 40 milioni di euro per 72 mesi di lavoro.
E' seguito un interessante confronto tra i principali stakeholders sia a livello regionale che nazionale, moderato da Massimo De Donato, giornalista di Radio24, che si è aperto con l'intervento di Andrea Simonini (Dirigente e Responsabile del Piano Infrastrutture Viarie della Quadrilatero Marche Umbria SpA) che ha orgogliosamente ricordato come "tutti i principali assi viari del Quadrilatero siano stati realizzati, portando una diminuzione media del 40% nei tempi di percorrenza tra le due regioni e una riduzione di 17 tonnellate al giorno di CO2." Ovviamente restano da completare alcune opere come l'adeguamento della Flaminia ma i benefici delle opere realizzate sono sotto gli occhi di tutti.
Orazio Stefano Panato (Presidente SASE SpA - Aeroporto di Perugia) ha quindi citato un recente studio che quantifica i "benefici economici addotti da un aeroporto internazionale in 45/50 milioni di euro ogni 100mila passeggeri. L'orografia ha reso l'Umbria bella ma purtroppo l'ha anche isolata. L'aeroporto in tali situazioni rappresenta sicuramente una soluzione strategica".
Pier Paolo Olla (Direzione Commerciale Sviluppo e Commercializzazione Territoriale Centro Sud Tirrenica RFI Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) ha poi confermato l'importanza e la ricaduta economica di avere nel proprio territorio una fermata dell'alta velocità, senza chiaramente sbilanciarsi su dove localizzarla.
Al termine del confronto le conclusioni sono state affidate ad Enrico Melasecche (Assessore alle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche della Regione Umbria) che ha ringraziato Mencaroni e la Camera dell'Umbria per aver organizzato il convegno odierno che "deve essere la base per ogni futuro dibattito su come rompere l'isolamento dell'Umbria, alla quale nessuno ha mai regalato nulla." In ambito regionale ha poi sottolineato l'importanza della piastra logistica Narni-Terni e della necessità di sciogliere il nodo di Perugia con la circonvallazione Collestrada-Corciano. In ultimo Melasecche ha annunciato che la FCU sta finalmente per essere riaperta in tutto il suo percorso tra Sansepolcro e Terni con l'obiettivo non solo di servire i tanti pendolari ma anche di incrementare il flusso turistico e invitare i turisti a "venire a visitare l'Umbria in treno e sfruttare il bike sharing" per godere appieno delle bellezze della nostra regione.
IL LIBRO BIANCO
"Lo stato di inadeguatezza del sistema dei trasporti, solo parzialmente attenuato nel corso degli anni - si afferma nell'introduzione del Libro Bianco - amplifica e aggrava gli effetti della crisi economica globale aumentando la distanza con le aree del Paese e l'Europa. I punti di eccellenza regionale rischiano pertanto di essere penalizzati se non si interviene con la massima urgenza sul piano infrastrutturale attraverso un percorso di medio-lungo termine che possa far uscire la regione dall'isolamento. Le difficoltà oggettive di spostarsi in tempi ragionevoli sul territorio e dal territorio verso destinazioni nazionali e internazionali, la carenza di intermodalità per il trasporto delle merci, mortificano le potenzialità di una regione che può vantare innumerevoli risorse, soprattutto turistiche".
In tale contesto, il sistema camerale umbro intende svolgere un ruolo di raccordo tra il sistema economico che rappresenta e gli interlocutori preposti alla programmazione, alla progettazione, al finanziamento, alla realizzazione e al controllo della infrastrutturazione del territorio. A partire dal punto di vista delle imprese, mediante una 'vision' regionale green e sintetica, si è giunti così a definire un elenco delle opere irrinunciabili di chi produce e di chi muove la merce, quale valido contributo per migliorare la strategia sulle infrastrutture e aumentare il livello di servizio fornito a residenti, turisti e merci.
Le performance infrastrutturali delle province di Perugia e Terni
Nella classifica nazionale, le province di Terni e Perugia si posizionano rispettivamente al 63° e al 78° posto, evidenziando una scarsa performance dell'Umbria nel suo complesso rispetto a tutte le tipologie infrastrutturali considerate (in particolare, escludendo il settore portuale, rispetto alle infrastrutture aeroportuali e logistiche). Entrambe le province potrebbero valorizzare il proprio potenziale attraverso un'azione di coordinamento territoriale che tenga conto di una visione sovraregionale.
I criteri del Libro Bianco
Il Libro Bianco dell'Umbria tiene conto di una 'vision regionale' da cui nasce l'esigenza di contemplare un numero limitato di opere per singolo territorio su cui il sistema camerale possa fare leva nei tavoli istituzionali attraverso un'analisi per macro obiettivi di valenza regionale.
L'attività di selezione delle priorità infrastrutturali è avvenuta tenendo in considerazione alcuni criteri oggettivi minimi di priorità a cui si sommano necessariamente altri criteri più qualitativi dettati dal sentiment del territorio. Tra i criteri oggettivi minimi di priorità considerati ci sono: scopo e rilevanza territoriale dell'opera (locale, provinciale, regionale, nazionale, internazionale); orizzonte temporale di azione (breve, medio, lungo periodo); stato progettuale (nuova proposta, progettazione, lavori in corso); eventuali criticità (tecniche, finanziarie, politiche); esigenze di trasporto cui assolverebbe l'opera ed eventuali risvolti di un mancato avanzamento o completamento.
Quattro i macro obiettivi individuati:
A) migliorare la connettività con le altre regioni e con le reti TEN-T. È di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio umbro rafforzare i collegamenti con le regioni limitrofe e l'inserimento all'interno delle reti europee.
B) Sviluppare una mobilità sicura e sostenibile. È necessario potenziare gli assi ferroviari, modernizzare e mettere a norma gli assi viari e garantire opzioni di trasporto sostenibili.
C) Potenziamento nodi (aeroporti, poli industriali). La crescita dell'Umbria passa anche dal rafforzamento dei nodi e dal potenziamento delle relative connessioni alle reti.
D) Rafforzamento reti interne. Le attività di monitoraggio e manutenzione delle infrastrutture devono essere effettuate con tempestività e precisione.
Sono stati individuati 2 gradi di priorità: Priorità 1 di rilevanza nazionale/regionale e possibilità di azione nel breve/medio periodo. Gli interventi prioritari per l'Umbria, ognuno dei quali esposto dettagliatamente con apposite schede, è stato considerato all'interno del quadro della programmazione nazionale delle infrastrutture, facendo un'analisi precisa ed esaustiva indicando stato progettuale, costo, risorse stanziate, fine prevista dei lavori.
Le 15 opere infrastrutturali prioritarie individuate per l'Umbria
Sono state individuate 8 opere di Priorità 1 in Umbria che rispondono ai 4 macro obiettivi tracciati e che rappresentano le opere più attese e strategiche per il rilancio dei territori umbri. Eccole per ordine
1) Stazione AV Medio Etruria
2) Potenziamento e sviluppo direttrice Orte-Falconara
3) Potenziamento e velocizzazione linea Terni-Rieti
4) Potenziamento e velocizzazione linea Foligno-Perugia-Terontola
5) Superstrada "Due Mari" - E78 Grosseto-Fano
6) Completamento Quadrilatero Umbria-Marche
7) Realizzazione Piastra Logistica Umbra
8) Nodo stradale di Perugia
La selezione delle priorità – Livello 2
Sono state individuate 7 opere di Priorità 2 in Umbria, che rispondono sempre ai 4 macro obiettivi tracciati:
1) Potenziamento SS 685 delle Tre Valli Umbre: raddoppio tratto Eggi-Acquasparta
2) Miglioramento SS 219 di Gubbio e Pian d'Assino
3) Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti: collegamento Terni-PG
4) Risanamento E45 / SS 3bis "Tiberina"
5) Ferrovia Centrale Umbra (Fcu): interventi infrastrutturali e tecnologici
6) Potenziamento Aeroporto di Perugia
7) Riqualificazione Terni-Spoleto (SS 3 Flaminia)