A Todi un incontro con esperti del settore per preservarne le peculiarità in sicurezza

(UNWEB) "Qualità e Conservazione dell'olio" - Tecnologie per preservarne le peculiarità in sicurezza: è il titolo dell'incontro di approfondimento organizzato oggi da Coldiretti e Aprol Umbria in collaborazione con Gruppo Sapio, a Todi presso la Cantina Roccafiore.

Prosegue il percorso di Coldiretti e Aprol Umbria - spiega Giulio Mannelli Presidente regionale Aprol - per la valorizzazione di una filiera di eccellenza del nostro comparto agroalimentare, assicurando standard qualitativi sempre più alti. Abbiamo promosso un'iniziativa utile per confrontarci con esperti del settore, in grado di informare e formare sulle tecnologie di inertizzazione con gas e di filtraggio necessarie per preservare le peculiarità dell'olio in sicurezza. Siamo convinti infatti, che oggi in azienda, un'efficace conduzione agronomica, vada sempre più affiancata da un'ampia conoscenza di tutte le tecniche produttive, specie delle più moderne. E tra le fasi della produzione, la conservazione dell'olio è fondamentale per preservare tutto quello che di buono è stato prodotto in campo ed in frantoio. Una formazione che rientra tra i compiti e gli obiettivi del nostro lavoro - prosegue Mannelli - che punta ad un'attenta consulenza per i nostri imprenditori, proprio in campo e nei frantoi. Valorizzare il comparto olivicolo e il lavoro delle imprese - ribadisce Mannelli - significa potenziare un settore chiave non solo per l'economia agricola regionale, ma che parla allo stesso tempo di natura, ambiente, paesaggio e gusto, e con tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano anche in chiave turistica.

Siamo impegnati, anche nell'ambito del PSR regionale - commenta Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria - per favorire un nuovo percorso per la crescita della filiera olivicola, incrementandone competitività e produzione di qualità, agevolando l'innovazione e l'aggregazione delle imprese. Specie in questo particolare momento storico, con le tensioni internazionali che hanno sconvolto i mercati e i costi di produzione in aumento, diventa fondamentale moltiplicare gli sforzi per tutelare i redditi delle imprese, in nome di una qualità produttiva che soddisfi l'attenzione crescente dei consumatori per quelle eccellenze espressione autentica del nostro territorio, che vanno sempre più promosse. Continua il nostro impegno quindi - conclude Agabiti - per offrire alle imprese una formazione produttiva e spendibile nella quotidianità delle attività aziendali, accompagnando i processi di cambiamento in atto. Il costante aggiornamento degli imprenditori sui molteplici aspetti che riguardano l'impresa, riveste un ruolo decisivo, ponendosi come elemento chiave per la competitività delle aziende agricole.

All'incontro, aperto e coordinato dal Direttore Coldiretti Umbria Mario Rossi, oltre a Mannelli ed Agabiti, presenti Fabrizio Baglioni, Funzionario Direzione Regionale VV.F Umbria, Pasquale Modugno, Product Specialist settore olio per i gas Sapio, Leonardo Ceci, Tecnologo, Daniele Paci, Agronomo e influencer.

In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono circa 30.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 65.000 quintali di olio l'anno. La D.O.P. dell'olio extravergine di oliva Umbria, istituita nel 1997, è estesa all'intero territorio regionale, che è stato suddiviso in cinque sottozone (Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli del Trasimeno, Colli Amerini e Colli Orvietani). Altro snodo essenziale della qualità dell'olio umbro, è il numero dei frantoi: circa 200, che, con una presenza così capillare sul territorio, permettono la frangitura immediata delle olive, senza che queste si deteriorino per una presenza troppo lunga in magazzino prima della lavorazione.


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