Confagricoltura Umbria: "Un cavallo di battaglia dell'associazione trova luce nel dibattito parlamentare e riconsegna al settore primario
il suo ruolo centrale nell'equilibrio ambientale e in particolare nell'assorbimento del carbonio atmosferico"
*UNWEB( PERUGIA – "Con l'istituzione del Registro dei crediti di carbonio agroforestali un nostro cavallo da battaglia come il carbon farming finalmente trova la luce nel dibattito parlamentare, riconsegnando al settore primario il suo ruolo fondamentale e centrale nell'equilibrio ambientale smentendo chi lo ha accusato di essere responsabile di inquinamento e cambiamento climatico": lo afferma Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, commentando l'approvazione in Commissione Bilancio dell'emendamento al decreto-legge PNRR che istituisce presso il CREA il Registro per la valorizzazione delle pratiche di gestione agricole e forestali sostenibili.
"L'Umbria – aggiunge Rossi – è tra le regioni che hanno aumentato le superfici boscate conseguenti l'abbandono dei terreni. È importante invece tornare a coltivare e produrre cibo anche in queste zone perché pure questo processo aiuta a ridurre l'emissione di CO2".
Confagricoltura, anche con il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, accoglie quindi con grande soddisfazione l'emendamento - sostenuto dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida - che rafforza il ruolo del sistema primario nell'assorbimento del carbonio atmosferico.
Agricoltura e foreste, infatti, sono le uniche attività produttive in grado di sottrarre anidride carbonica dall'atmosfera, incorporandola stabilmente nei suoli e nei vegetali, andando così a compensare le emissioni di CO2 residue anche di altri settori produttivi. Per questi motivi gli agricoltori, i silvicoltori e i gestori del territorio hanno elevate attese sullo sviluppo di un nuovo modello economico legato all'assorbimento di carbonio nei suoli.
Anche in relazione all'iter legislativo europeo sui cicli sostenibili del carbonio che vedrà nei prossimi due anni definire il percorso attuativo per gli Stati Membri, è importante dotare l'Italia di regole condivise. In questo modo sarà possibile supportare le imprese del settore nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, funzionali all'assorbimento di carbonio, alla gestione razionale dell'acqua e alla tutela delle biodiversità.
Per la Confederazione è estremamente importante anche quanto previsto nell'emendamento sulle modalità di certificazione dei crediti di carbonio generati dalle attività di imboschimento, rimboschimento e gestione agricolo-forestale sostenibile. Effetti positivi si avranno anche sul Registro nel quale verranno inseriti i crediti certificati che verrà attivato su richiesta dei soggetti proprietari e dei gestori di superfici agroforestali.
Per Confagricoltura è importante che, nell'attuazione del provvedimento, vengano valorizzati sia i percorsi di mantenimento dei depositi di carbonio, sia il loro incremento, come pure l'ulteriore impegno nella riduzione delle emissioni. Aspetti, questi, fondamentali per perseguire l'obiettivo di neutralità climatica al 2050 indicato dalla UE attraverso la mitigazione delle emissioni prodotte e l'assorbimento di quelle residue.