A Perugia, workshop sul benessere animale organizzato in collaborazione con Regione Umbria - dipartimento Prevenzione,
USL Umbria 1 e 2 ed Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
(UNWEB) Quello zootecnico, è un settore che costituisce una risorsa ambientale ed economica importante per il nostro Paese, con un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo. È quanto emerso tra l'altro al Workshop organizzato a Perugia da Coldiretti Umbria, in collaborazione con Regione Umbria - dipartimento Prevenzione, USL Umbria 1 e 2 ed Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, dal titolo "Benessere animale, Classyfarm, consumo di antibiotici e resistenza antibiotica nell'allevamento del bovino da carne in Umbria". Un incontro utile ad allevatori ed operatori del settore - riferisce Coldiretti - per fare il punto su temi importanti e su prospettive e situazione del comparto zootecnico umbro. In particolare - continua Coldiretti - l'attenzione è stata posta sul sistema integrato e di monitoraggio attraverso Classyfarm e sulla stretta sorveglianza del medico veterinario, che possa consentire il contenimento della diffusione dell'antimicrobico-resistenza negli animali, nell'ambiente e negli alimenti, tutelando così anche la salute dei consumatori.
Occorre rinnovare l'impegno per tutelare l'intera filiera zootecnica - ha spiegato, tra l'altro, in apertura dei lavori, Anna Chiacchierini Presidente Coldiretti Perugia - la cui centralità e strategicità è chiaramente emersa anche negli ultimi anni, quando è cresciuta la sensibilità dei consumatori per cibi tracciati e di qualità. Un comparto che alimenta economie circolari e consolidato anche grazie ad iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l'adozione di forme di alimentazione controllata, rigorosi disciplinari di allevamento, sistemi di rintracciabilità e forme di vendita diretta della carne. Un settore rilevante - ha ricordato Chiacchierini - che rappresenta più di un terzo della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale e uno dei perni del vero cibo locale, la cui stabilità è messa a rischio dall'attuale congiuntura economica.
Supportare il comparto zootecnico umbro - ha sottolineato il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti, che ha concluso il Workshop - significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, pascoli e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado ambientale spesso da intere generazioni. Un aiuto fondamentale pure per le zone più marginali dove l'allevamento è essenziale oltre che per la qualità ambientale anche per la tenuta economica ed occupazionale. Le difficoltà attuali - ha affermato Agabiti - investono tutta la zootecnia inclusi gli allevamenti di chianina, emblema del made in Umbria agroalimentare, alle prese con l'aumento dei costi di gestione e la diminuzione dei prezzi riconosciuti alle aziende. Da qui il nostro impegno per arrivare ad una filiera regionale organizzata in grado di tutelare il grande sforzo degli allevatori, puntando ancor di più sulla promozione del prodotto a livello locale ed estero e su misure di sostegno.
Salvatore Macrì,Responsabile del Servizio veterinario regionale, ha ricordato l'impegno della Regione e dei servizi veterinari territoriali per il benessere animale e per la prevenzione negli allevamenti. La sicurezza dei nostri cibi - ha affermato - parte anche da una corretta e attenta formazione per tutti gli operatori della filiera zootecnica e questa è la direzione verso la quale ci stiamo muovendo.
Sono intervenuti al Workshop anche Nicoletta D'Avino, Dirigente veterinario-Diagnostica Generale Umbria, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche; Maurizio Bordoni, Responsabile U.O.S. Macroarea Media Valle del Tevere - Trasimeno USL Umbria 1; Sveva Magnanelli, Dirigente veterinario - Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche USL Umbria 2; Carlo Biondini, Responsabile Area Tecnica Coldiretti Umbria.