(UNWEB) Confartigianato Terni esprime forte preoccupazione per la questione dell’Accordo di Programma Arvedi AST. A tre anni dall’acquisizione delle acciaierie di Terni da parte del gruppo Arvedi, nonostante gli annunci soprattutto in coincidenza delle scadenze elettorali, l’Accordo di Programma Arvedi-AST, che dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro, è scomparso dall’agenda politica.
Non ci risulta che sia stato fatto alcun passo avanti e il territorio rischia di essere privato degli investimenti programmati. Inoltre, i fondi di parte pubblica programmati dal Governo e autorizzati dall’UE sono fondi destinati e quindi non possono essere tenuti inutilizzati all’infinito e consistono anche in fondi PNRR, che sono soggetti a scadenze ravvicinate.
Delle diverse questioni che risultavano ancora aperte all’inizio del 2024 di natura ambientale (intervento sulla discarica); di natura energetica; di natura occupazionale e di natura finanziaria (programmazione e utilizzo dei fondi) non ci risulta che alcuna abbia trovato soluzione, anzi, al contrario, il passare infruttuoso del tempo sta complicando sempre di più la ricerca di una soluzione, nel sostanziale disinteresse della politica locale e nazionale.
Governo, Regione Umbria e Comune di Terni devono agire di comune accordo e in tempi brevi, per sbloccare la situazione, garantire la firma dell’accordo, l’avvio degli investimenti sul sito produttivo e scongiurare la perdita delle risorse destinate all’accordo medesimo.
Così, in una nota, Confartiginato Terni.