(UNWEB) Esprimiamo forti preoccupazioni alle modifiche che ieri sono state approvate in consiglio comunale all’atto di programmazione commerciale. La variazione proposta dall’assessore Renzi e approvata dalla maggioranza consiliare ha aumentato le deroghe per le metrature commerciali autorizzabili nelle aree critiche.

Riteniamo che l’atto di programmazione del Comune di Terni nella sua versione originaria fosse già insufficiente per quanto riguarda la finalità pubblica di riequilibrio delle reali opportunità di svolgere attività commerciali nel centro città di Terni a causa di una configurazione commerciale della città
nella quale le metrature commerciali sono già oggi in eccesso e i centri commerciali sono stati posti nella stretta vicinanza del centro città, determinando importanti concause di desertificazione
commerciale del centro città di Terni.
L’impostazione politica che appare soprattutto dall’intervento in consiglio dell’assessore allo sviluppo economico Cardinali che ha motivato l’introduzione delle deroghe con la necessità di recuperare aree degradate al centro e in periferia, non è condivisibile perché tradisce la solita logica che ha determinato la desertificazione commerciale a Terni per la quale le aree degradate devono essere recuperate solo ed esclusivamente con le metrature commerciali, che ha portato all’attale situazione di estrema difficoltà del centro città. Diverso e condivisibile invece è affermare che si vuole in futuro sostenere il centro riportando nella sede naturale le attività universitarie. La crisi economica
particolarmente grave del centro città però impone che prima si proceda e si ottengano risultati di rilancio del centro e poi semmai si prendano in esame le deroghe estensive. Fare l’inverso fa correre il rischio di aggravare la crisi del centro città.

Così, in una nota, Confartigianato Terni


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