Roberto Raimondi - rappresentante per l’Europa di H Brothers Spa, vogliamo arrivare ad un paniere di prodotti graditi al consumatore cinese
(ASI) “Non aspetteremo l’inaugurazione del 28 giugno 2017, ma sin dai primi mesi del 2016, su 1000 metri quadrati al centro di Changsha testeremo lo schema e l’offerta made in Italy che sarà poi reperibile sull’area della Città del Cinema”. Annunciato meno di un mese fa, il progetto sta letteralmente sbocciando.
Proposto alle imprese italiane ed umbre come un’occasione di business imperdibile, avrà un prologo di tutto rispetto anche grazie alla tenacia di Roberto Raimondi, consulente con una solida esperienza nel settore dell’internazionalizzazione ed incaricato dalla B Brothers Spa, casa cinematografica ideatrice dell’iniziatica con la Ping an Bank, di rappresentarla in Europa. “Vogliamo dare l’opportunità ai consumatori cinesi di privare e testare la nostra offerta made in Italy – spiega, mentre il suo telefono non smette di squillare - è importate che verifichiamo se i ristoranti, gelaterie, enoteche, incontrano il gusto dei consumatori locali ed in che misura”. Si tratta di un test utile anche per le realtà selezionate a far parte dell’avventura da parte di Raimondi e del suo staff, composto da 6 esperti tra tecnici ed imprenditori in mercati internazionali. La Città del Cinema si presenta, infatti, con numeri imponenti, a dare la misura di quanto l'iniziativa possa essere accattivante per le realtà italiane. Un volume d’affari complessivo stimato su 600 mln di euro l’anno a fronte di 10.000 presenze giornaliere, l’utilizzo di spazi commerciali gratuiti per gli investitori, il contributo del Governo dello Hunan consistente in 3 anni di mensilità pagate per i dipendenti italiani al peri del vitto e dell’alloggio. “Questo percorso che abbiamo attentamente studiato – prosegue – ci consentirà di creare il miglior paniere da proporre nell’enorme spazio commerciale di 60mila metri quadrati che ospiterà le nostre realtà produttivo-commerciali, una minima parte dell’intera Città del Cinema che costituisce, lo ricordo, il primo dei 22 parchi a tema che verranno realizzati in Cina. Vogliamo proporre un progetto pilota – conclude – che replicheremo tutte le altre volte che sarà necessario. Il messaggio da far comprendere – conclude – è che fare affari nel secondo, per importanza, mercato mondiale può essere davvero possibile, Sarebbe una leggerezza imperdonabile non afferrare l’occasione”.