Trevi(ASI) Trevi. Trevi si conferma anche quest’anno una delle mete più richieste tra i borghi medievali umbri. A confermarlo sono i dati dell'ufficio statistica del Servizio turistico comprensoriale di Foligno che registra oltre le 19.000 presenze soltanto tra gennaio ed ottobre 2015.


“Nonostante la crisi generalizzata, spiega l’assessora alla promozione turistica Stefania Moccoli, abbiamo registrato un’ ottima affluenza di visitatori a Trevi. Oltre ai flussi regolari che toccano la città, importante l’apporto dato dai camminatori della via di Francesco e l’attrattività dei tanti eventi che quest’anno hanno interessato anche mesi tradizionalmente più deboli come settembre e dicembre: oltre a “Festivol” e “Picnic a Trevi” che rientrano nella strategia di marketing territoriale, abbiamo avuto la novità di “Trevi Natura”, un qualificato calendario di appuntamenti natalizi che, amplificato dalla campagna regionale di promozione dell’Umbria come destinazione di vacanza a Natale, hanno influito significativamente sul buon andamento delle presenze turistiche richiamando numerosi visitatori.”
La favorevole posizione geografica di Trevi, che si trova nel cuore della Valle Umbra e lungo la Via di San Francesco, il lungo cammino che dal Santuario della Verna conduce alla città eterna, fa sì che il borgo medievale sia meta, infatti, di appassionati camminatori che giungono per trovare un sollievo e un ristoro dal faticoso viaggio, e allo stesso tempo colgono l’occasione per visitare la città.
Crescono i visitatori che provengono dalla Germania, l’Inghilterra, l’Olanda e il Belgio, seguiti dalla Francia e dai paesi Scandinavi, come sono in forte aumento gli ingressi al Complesso Museale di S. Francesco e al Museo della Civiltà dell’Ulivo che recentemente ha rinnovato alcune sezioni multimediali e che per l’anno 2015 ha registrato un 60% in più di avventori rispetto al 2014. Segno evidente del fatto che i visitatori che vengono a Trevi sono mirati e sempre più interessati alle caratteristiche essenziali del territorio trevano che offre oltre alle attrattive storico-artistiche, un paesaggio senza eguali, completamente contaminato dalla cultura e coltura dell’Olivo.
“La crescita di turisti stranieri è un buon segnale per le attività imprenditoriali connesse al turismo, non è facile mantenere posizioni sul fronte dell’attrattività turistica, conclude la Moccoli, per questo l’Amministrazione comunale sta intensificando gli sforzi anche attraverso un ruolo più attivo in associazioni di promozione territoriale molto importanti come le Città dell'Olio, la Strada dell'Olio Dop Umbria, Cittàslow e i Borghi più Belli d'Italia, e attraverso forme innovative di presentazione della città e delle sue emergenze gastronomiche, culturali e paesaggistiche.”


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