Agricoltura e turismo sono la forza dello sviluppo rurale
(ASI) Korça, Albania - Le buone pratiche realizzate in Umbria, soprattutto nell'Alta Valle del Tevere, che hanno intrecciato con successo agricoltura e turismo costituiscono una delle linee guida per il progetto Creare, acronimo di Creating a Raising and Enduring Albanian Rural Economy, presentato ufficialmente a Korça, capoluogo dell'omonima regione nel sud – est dell'Albania.
L'iniziativa è frutto della collaborazione sviluppata (nel quadro delle politiche regionali) tra il Comune di Città di Castello (con l'assistenza tecnica di Tamat, Ong perugina) e il governo di Tirana, il cui Ministro dell'agricoltura, Edmond Panariti, ha aperto i lavori del seminario sulle dinamiche dello sviluppo rurale proprio in quella regione che si trova nel sud est dell'Albania.
La Presidente di Tamat, Patrizia Spada, ha ricordato – tra l'altro – che la sua ong ha garantito, con risultati decisamente incoraggianti, attività d'assistenza tecnica sia in situazioni geograficamente vicine all'Albania, come la Bosnia Herzegovina - progetto Ruralia finanziato dal Ministero affari esteri e cooperazione internazionale (Maeci), sia in realtà molto lontane anche socio-economicamente - come il lago Titicaca in Bolivia/Perù - progetto Saywa, finanziato da Europe-Aid.
Il rapporto con l' Albania si è sviluppato in riferimento agli orientamenti regionali per la cooperazione internazionale: nel 2014 è stato firmato un apposito protocollo tra Regione Umbria e Governo albanese – ha ricordato Mauro Pianesi, dirigente dell'ufficio relazioni internazionali e cooperazione - protocollo centrato sulla collaborazione nei settori agricolo e turistico.
In cantiere anche nuove iniziative - citate da Giampiero Rasimelli dell'Ufficio di Presidenza - nel settore tabacchicolo e della sicurezza alimentare.
Temi ripresi anche da Stefano Degli Innocenti, consulente di Tamat - già docente all'Università di Perugia – e Stefano Briganti (Parco tecnologico 3A di Pantalla di Todi): entrambi hanno messo in evidenzia come le tematiche legate alla sicurezza degli alimenti siano una priorità da realizzare in tutta l'Albania. Ad una richiesta sempre più crescente da parte della popolazione locale fa riscontro, infatti, l'obbligo di raggiungere alcuni standard di base così come richiesti dai parametri d'ingresso all'UE.
Presente al seminario la dr.ssa Capirci, dirigente delle IADSA - Programma italo-albanese di conversione del debito - che ha manifestato apprezzamento per l'approccio di Tamat finalizzato alla creazione di un Gruppo d'Azione Locale nella realtà albanese; un approccio che, oltre allo sviluppo territoriale, potrà favorire anche i processi d'avvicinamento all'adesione all'UE dell'Albania.