AEROSPAZIO 02 640x430(ASI) Perugia - “La Giunta regionale dell’Umbria ha aderito al progetto multiregionale “Space Economy” nell’ambito dell’omonimo Piano nazionale per la “Space Economy” e a tale finalità ha destinato, in prima istanza, la somma di 2 milioni di euro”: lo ha annunciato il vice presidente e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli.

“Le risorse – ha spiegato l’assessore – , derivanti dall’asse 1 del Programma operativo Fesr 2014-2020 andranno a finanziare progetti di ricerca e sperimentazione industriali selezionati nell’ambito del programma e ricadenti nel territorio umbro, coerenti con la strategia di specializzazione intelligente della regione. La somma programmata – ha proseguito l’assessore – potrà subire variazioni in base alle effettive manifestazioni di interesse. Alla realizzazione dei progetti concorreranno anche risorse nazionali e dei privati che si candidano a realizzarli. L’aerospazio – ha concluso Paparelli – costituisce un comparto essenziale per l’economia umbra, anche nell'ottica della manifattura 4.0, con l’integrazione crescente di servizi, internet e tecnologie informatiche nella produzione industriale per creare una piattaforma che metta insieme tutti gli attori dell’industria, della ricerca e dell’università”.
In linea con quanto convenuto nella Conferenza delle Regioni del 27 novembre 2014 è stata già effettuata una ricognizione delle eccellenze di ricerca e industriali nell’aerospazio in Italia ed è stato delineato un quadro in grado di rappresentare la distribuzione territoriale di eccellenze di ricerca e produttive di livello internazionale, potenzialmente complementari tra loro. In questo ambito sono state individuate tre iniziative di ampio respiro, relative all’Osservazione della Terra, alle Telecomunicazioni e all’Esplorazione spaziale, che rappresentano azioni di interesse di livello nazionale. Esse intendono essere, ciascuna nel proprio ambito, una piattaforma comune di sviluppo tecnologico che consente agli operatori economici attivi sui diversi territori di offrire beni, servizi e applicazioni di interesse pubblico per innovazione sociale e commerciale. Tali macro-iniziative si compongono di singole linee di sviluppo tecnologico, ritenute significative per la specializzazione di più regioni, e perciò potenzialmente candidabili all’interno di un programma di cooperazione multiregionale. Il programma multi-regionale, definito dalla Conferenza delle Regioni, verrà realizzato attraverso una selezione competitiva di progetti che sarà articolata in due fasi. La prima relativa alla manifestazione di interesse per ciascuna delle tre aree in cui si articola il contributo delle regioni al piano “Space economy” e rivolta ad ampi partenariati e/o raggruppamenti d’imprese e organismi di ricerca, riuniti sotto forma di ATI/ATS/RTS, con l’obiettivo di realizzare progetti di “capacity building” tecnologico ed industriale di rilevanza nazionale. La responsabilità di tale procedura competitiva sarà in capo ad un soggetto di livello nazionale. La seconda fase infine la progettazione esecutiva dell’intervento.


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