Prestigiosi rinascimenti nell’edizione 2016 del “New York International Olive Oil Competition” per due aziende del posto
(ASI) Paciano,– Gli Usa premiamo l’olio di Paciano. Unico caso in assoluto, il piccolo borgo umbro ha visto due sue aziende incoronate dall’Olive Oil World, prestigiosa rivista statunitense che ogni anno indice il premio “New York International Olive Oil Competition” (NYIOOC).
Nell’edizione 2016, svoltasi recentemente, non solo si è assistito ad un vero e proprio trionfo italiano, con ben 109 riconoscimenti ricevuti, ma, come detto, anche ad un piccolo trionfo locale, con Paciano che ha portato a casa due primi premi. Protagonisti di questa bella storia Lucia Verdacchi Pinelli, che produce olio extravergine di oliva biologico in località Fontanaro e Tim Holt, proprietario di un’azienda in località Palazzetta. Forse più conosciuti e apprezzati fuori che dentro i confini italiani, entrambi hanno la particolarità di vendere i propri prodotti in America e nei paesi anglosassoni. “L’olio è tra i prodotti più salutari che esistano – spiega Lucia, un passato nell’editoria e oggi completamente assorbita dalla sua azienda agrituristica – e l’Umbria con il suo ambiente e il suo clima è capace di produrne di eccellenti. Eppure le nostre soddisfazioni più grandi giungono dall’estero, America e Australia dove c’è sempre più consapevolezza delle importanti proprietà alimentari di questo prodotto”. Dopo una stagione da dimenticare, quella precedente, in cui tutta l'Italia è stata vittima della piaga batterica della mosca olearia che ha distrutto il 40% della produzione e che non ha risparmiato neanche Paciano, i riconoscimenti giunti da oltreoceano sanno di rivincita. "L'anno scorso non abbiamo prodotto – ha riferito Lucia Verdacchi al momento di ricevere il premio negli Usa -: è stato così triste non raccogliere i frutti”. "Siamo innamorati di tutto ciò che riguarda l'olio d'oliva", ha proseguito la produttrice pacianese, che in questo modo ha raccolto il testimone lasciatole dalle procedenti generazioni. Per ben cinque generazioni infatti la sua famiglia si è dedicata alla coltivazione della terra nelle colline che circondano il Trasimeno. Al proprio frantoio, realizzato nel 2010, le olive vengono macinate entro tre ore dalla raccolta per garantire la più alta qualità. “Volevamo ottenere il miglior olio possibile – ci riferisce – e per fare questo dovevamo controllare l’intero processo di lavorazione, compresa la macinazione”. Grande soddisfazione per il riconoscimento americano viene espressa anche dal collega Tim Holt, britannico di origini e pacianese di adozione. Di professione fotografo, prevalentemente per agenzie americane, da poco più di dieci anni si dedica con passione anche all’olivicoltura. Merito del padre, George (noto biologo marino che ha dedicato la sua vita allo studio e alla difesa delle balene), che al pari dell’amico David McTaggart (Greenpeace) ha scelto di “rifugiarsi” nella accogliente Paciano. Qui, nel piccolo podere terrazzato alle porte del paese, la raccolta delle olive è sempre anche un momento di festa, occasione per ritrovare amici e familiari che arrivano anche dall’estero per partecipare a questa attività. L’olio di Tim viene venduto soprattutto a Londra dove sembra essere particolarmente apprezzato dai gruppi che praticano yoga. “Siamo orgogliosi dei premi ottenuti dai nostri concittadini – commenta il sindaco Bardelli – a dimostrazione che il nostro prodotto oleario non ha nulla da invidiare a quello di altre zone più rinomate di Umbria e Toscana”.