(ASI) Perugia - “Ammonta a 70 milioni di euro, di cui 3 milioni 900 mila per azioni di sistema e 66 milioni 100 mila per interventi specifici, il Programma delle politiche del lavoro 2016-2017 della Regione Umbria”: lo ha annunciato il vice presidente della Giunta regionale e assessore al lavoro Fabio Paparelli commentando l’approvazione del Programma da parte della Giunta regionale dell’Umbria, in attuazione del Piano triennale regionale per il lavoro.
“Si tratta – ha aggiunto l’assessore - di una mole di risorse particolarmente consistente che ci consentirà di affrontare le principali criticità presenti nel mercato del lavoro, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione e sostenere la crescita. Le politiche attive del lavoro rivestono infatti un ruolo strategico sia per i giovani, che sono quelli che incontrano maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, sia per quanti hanno perso il lavoro e sono in attesa di reinserimento. In particolare per quei soggetti che hanno perso il lavoro nei primi anni di crisi e che, a distanza di 5 anni, non sono ancora riusciti a reinserirsi nell'occupazione a causa della non più giovane età o perché sono in possesso di qualifiche obsolete e non più richieste dal mercato. E’ tenendo conto di questo quadro – ha aggiunto l’assessore - che il programma delle politiche attive della Regione Umbria si articola su quattro tipologie di interventi”.
In particolare il Programma prevede la continuazione del Programma Garanzia Giovani con risorse del POR FSE 2014-2020, attuando la Raccomandazione Europea con misure analoghe a quelle già programmate ed attuate nel Piano nazionale Garanzia Giovani, ma contenendo alcune peculiarità, come ad esempio la formazione in aula seguita da esperienze “on the job”, poiché il contatto con l'impresa si ritiene fondamentale per il successivo inserimento lavorativo. Il valore complessivo di questa azione ammonta a 24 milioni di euro, di cui 12 milioni per attività relative al diritto dovere.
La seconda tipologia di interventi prevede attività di orientamento e formazione per il reinserimento rivolte a disoccupati adulti, oltre che ai percettori di ammortizzatori sociali, in attuazione del decreto legislativo 150/2015, attraverso l’assegno di ricollocazione. Per i soggetti appartenenti alle fasce deboli, target che necessita di strumenti particolarmente efficaci per il reinserimento, saranno inoltre previsti percorsi formativi integrati da esperienze lavorative con incentivi per l’assunzione stabile di importo superiore a quelli dedicati ad altri target. Il valore di questa azione ammonta a 16 mila 100.000 euro.
La terza tipologia riguarda l’innovazione e la ricerca con strumenti di intervento “smart” specificamente orientati ad individuare i fabbisogni sul mercato del lavoro legati all’ innovazione delle imprese, attraverso il ruolo e la qualificazione delle agenzie formative e la proposizione di percorsi integrati di formazione, tirocinio e incentivi all’assunzione. Inoltre verranno proseguite le positive esperienze di work esperience/tirocini finalizzati alla realizzazione di programmi di innovazione nelle imprese. In questo pacchetto è ricompreso il finanziamento dei percorsi ITS. Il valore di questa azione ammonta a 13 milioni di euro.
L’ultima tipologia del programma è rivolta alle imprese che intendono realizzare programmi di sviluppo e/o riconversione con l’effetto di incrementare il proprio organico e necessitano di figure “ad hoc” da formare all’interno dell’azienda, ricorrendo anche a periodi di tirocinio che consentano un affiancamento da parte di personale già esperto e si concludano con una assunzione stabile incentivata. Sarà, inoltre, presente la parte dedicata alla formazione continua del personale allo scopo di migliorare la competitività delle imprese che operano in particolare in quei settori strategici per l’economia regionale oltre che una specifica iniziativa riservata ai lavoratori dipendenti delle imprese in crisi. Il Valore di questa azione ammonta a 13 milioni di euro. Sono inoltre previste azioni per migliorare il sistema che eroga gli interventi per aumentarne l’efficacia, per un valore complessivo di 3 milioni 900 mila euro.
“Il Programma – ha detto Paparelli – è stato oggetto di un’ampia fase di partecipazione con il partenariato che ha portato ad alcune integrazioni rispetto alla proposta iniziale del provvedimento. In particolare, il valore complessivo del programma è stato incrementato dalla Giunta regionale di 10 milioni di euro, così da raggiungere quota 70 milioni, dei quali 2 milioni di euro sono stati destinati al finanziamento del progetto CRESCO che ad oggi fa registrare circa 154 progetti presentati con quasi 399 assunzioni incrementali previste, a tempo indeterminato o in apprendistato. Ulteriori 3 milioni sono stati destinati al finanziamento delle attività di formazione in apprendistato, ed è stato integrato il pacchetto smart prevedendo il finanziamento dei percorsi ITS (2,8 milioni) e incrementando (per 2,2 ml di euro) la dotazione dei percorsi integrati. Infine, una quota di 1 milione 500 mila euro, è stata destinata a tirocini da utilizzare come misura regionale integrativa del SIA.
Tra le altre misure da segnalare nel Programma anche l’attivazione dell’accreditamento dei servizi privati al lavoro che opereranno sotto la regia pubblica, voucher formativi destinati esclusivamente alla frequenza di corsi che conducono all’ottenimento di una qualifica e l’inserimento in un apposita black list delle imprese beneficiarie degli interventi che non ottemperano agli impegni di assunzione previsti, anche al fine di valutare le loro successive richieste a valere sulle risorse regionali dei Fondi strutturali della programmazione comunitaria 2014-2020. Dal 5 settembre – ha concluso l’assessore – ripartirá Garanzia Giovani e nel portale della Regione Umbria alla voce “lavoro per te” sarà possibile prenotare i colloqui con gli operatori dei Centri per l’Impiego per le misure previste dal Programma sia per Garanzia giovani che per l’inserimento lavorativo over 30”.