perugino3 scaled(UNWEB) Perugia. E’ in pieno svolgimento l’intervento di restauro del monumento a Pietro Vannucci “Il Perugino”, finanziato dall’azienda Diva International Srl nell’ambito della campagna Art Bonus- anno 2016 per un importo di circa 40mila euro.

Per fare il punto sullo stato dei lavori si è svolto questa mattina un incontro presso i giardini Carducci, ove è situato il monumento, cui hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi, Letizia Cocchioni Marketing and Communication Manager di Diva International e Maria Chiara Cocchioni Vice Presidente Diva Holding, la restauratrice Silvia Mossuto, il dirigente comunale Fabio Zepparelli, i tecnici comunali Stefano Barcaccia e Fabio Fantucci, lo staff art bonus Perugia guidato da Simona Cortona. Presente anche la consulente di Fattoria Creativa, agenzia di comunicazione che segue Diva International Maurita Pasquieti.

L’OPERA

Il monumento a Pietro Vannucci, detto “Il Perugino” è stato inaugurato nel 1923 ed è opera di Enrico Quattrini. Originariamente era ubicato in piazza della Repubblica e poi fu “traslato” nella sede attuale presso i giardini Carducci.

L’artista è raffigurato appoggiato ad uno sgabello con lo sguardo rivolto in direzione di Città della Pieve, sua città natale, con ai piedi della statua una figura alata che rappresenta la pittura.

I materiali costitutivi sono due: la parte superiore e inferiore del basamento e degli scalini è in pietra calcarea, mentre il metallo in lega di rame appartenente ai due personaggi e alle lastre che rivestono il basamento è bronzo.

LO STATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’INTERVENTO

Tutte le parti del monumento risultavano alterate da diverse tipologie di degrado dovute al all’esposizione all’aperto di quasi cento anni.

Per quanto riguarda le parti lapidee erano visibili in maniera diffusa attacchi biologici di diverse tipologie causati nel tempo da pioggia ed esposizione solare prolungata.

Al di sotto delle parti aggettanti in bronzo erano visibili zone verdi causate dal percolamento delle ossidazioni del bronzo soprastante che ha macchiato in verde chiaro e azzurro la pietra. Incrostazioni spesse di colore grigio antracite e grigio chiaro, dovute probabilmente all’inquinamento, si sono formate in alcune zone. In molti punti la pietra presentava esfoliazioni e perdite di diverse dimensioni dovute allo sfaldamento e all’erosione della pietra stessa. Erano visibili interventi precedenti di integrazioni formali con stucchi e cementi, graffi e scritte vandaliche.

Tutte le parti bronzee erano coperte da depositi superficiali incoerenti (polveri, particellato atmosferico, foglie, ragnatele) e, localmente, da strati coerenti (incrostazioni terrose e calcaree) che impediscono la completa lettura dell’opera e aumentano il degrado.

L’INTERVENTO DI RESTAURO

Essendo impossibile impedire totalmente il degrado dei monumenti esposti all’aperto l’intervento di restauro si pone l’obiettivo di rallentare tale processo salvaguardandolo dai fattori che concorrono ad aumentarne la velocità, prevedendo sistemi di stabilizzazione della corrosione e studiando un apposito sistema di protezione dagli agenti atmosferici.

Pertanto viene impostato innanzitutto un intervento di restauro che miri al miglioramento delle generali condizioni conservative di tutti gli elementi con un’attenta pulitura.

La stabilizzazione chimica della corrosione e di conseguenza la diminuzione del degrado chimico sarà l’obiettivo primario nella scelta di un sistema inibitivo valido per questo tipo di bronzo, e di un biocida che eliminerà l’attacco biologico della pietra

LE FASI DEL RESTAURO

A)parti lapidee: preconsolidamento fratture, depolveratura, disinfestazione, lavaggio controllato, pulitura chimico-fisica, pulitura meccanica, consolidamenti ed integrazioni formali, trattamento finale con biocidi, protezione finale.

B) parti in bronzo: rimozione depositi incoerenti e lavaggio semplice; rimozione delle vernici e residui di precedenti interventi; pulitura meccanica, pulitura chimica, disidratazione, stabilizzazione della corrosione e protezione, integrazioni strutturali e cromatiche.
DICHIARAZIONI

La restauratrice Silvia Mossuto ha spiegato che l’intervento è iniziato ormai da circa un mese. Dopo un inizio complicato dovuto alle avverse condizioni atmosferiche, ora il restauro sta procedendo nel migliore dei modi e con ritmo spedito. I professionisti impegnati – ha detto – hanno iniziato a lavorare dapprima sulla parte alta del monumento e, dunque, sulla figura in bronzo di Pietro Vannucci per poi proseguire sulle parti sottostanti. Ad oggi circa un terzo della statua è stata completata. Nel frattempo sono cominciati i lavori anche sulle parti lapidee. Salvo imprevisti si stima una conclusione del restauro entro il mese di giugno.

In rappresentanza della ditta finanziatrice Diva International Srl Maria Chiara e Letizia Cocchioni hanno espresso grande emozione per lo stato di avanzamento dei lavori che stanno proseguendo egregiamente e consentiranno, al termine, di riportare la statua del Perugino all’antico splendore. “Per noi – hanno spiegato – è motivo di grande orgoglio e soddisfazione contribuire a valorizzare il monumento al Perugino, simbolo della nostra e cultura, perché artista conosciuto in tutto il mondo ove ha dato lustro alla nostra città con le sue opere straordinarie”.

“È stato bellissimo ed emozionante – ha dichiarato il sindaco Andrea Romizi – oggi apprezzare da vicino il grande lavoro di restauro di cui la statua dedicata al Perugino, situata presso i giardini Carducci, è oggetto.

L’intervento, finanziato per un importo di 40mila euro dai Mecenati dell’azienda Diva International Srl, rientra nell’ambito della campagna Art Bonus.

Si tratta di un progetto molto sentito dalla nostra comunità che dimostra e racconta il grande affetto e l’attaccamento attivo e costruttivo che i cittadini nutrono per lo straordinario patrimonio artistico di Perugia”.

Nel frattempo i dati aggiornati sulla campagna Art bonus attestano che ad oggi sono stati finanziati 32 interventi su altrettanti beni, di cui 30 restaurati e due in corso.

547 sono i Mecenati, mentre le somme donate ammontano ad oltre 2,1 milioni.


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