(UMWEB) Perugia. “Comunicare senza parlare”. Può sembrare impossibile ma è invece una realtà per milioni di persone in tutto il mondo grazie alla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), una sorta di ‘superlinguaggio’ che permette a chi, per vari motivi, è impossibilitato, a parlare e comunicare con la realtà circostante. E proprio alla CAA è dedicata la Giornata Europea della Logopedia 2018 che la Federazione Logopedisti Italiani celebra il 6 marzo insieme ai colleghi europei.
Il Centro Speranza aderisce alla campagna informativa della GE 2018 “Senti chi (non) parla” il cui intento è di portare al centro dell’attenzione non l’ausilio, ma l’atto comunicativo e, quindi, l’operato del logopedista nella valutazione delle competenze del paziente e nella progettazione, implementazione e verifica dell’intervento CAA. La struttura riabilitativa di Fratta Todina, al fine di perfezionarsi all’uso delle tecniche e dei principi della Comunicazione Aumentativa Alternativa, dal 2012 ha investito nella formazione rivolta alle logopediste e agli altri operatori del servizio (terapisti ed educatori professionali). Nel corso degli anni molti bambini e ragazzi del Centro Speranza hanno così imparato a comunicare i loro bisogni e desideri attraverso calendari, strisce e tabelle di comunicazione, utilizzando foto e immagini, all’interno di laboratori ecologici come quello di cucina o di lettura (con IN-book).
Attraverso l’accesso ai servizi logopedici convenzionati in regime diurno e ambulatoriale, sia tramite il servizio privato di neuropsicologia dell’età evolutiva, il Centro Speranza propone trattamenti con la CAA rivolti in particolare a bambini, adolescenti e adulti con bisogni comunicativi complessi.
La CAA offre soluzioni innovative che è necessario saper sfruttare per rispondere al bisogno ri/abilitativo della persona. Per agire nel modo più personalizzato possibile, il Centro Speranza mette a disposizione dei suoi utenti o di chi fosse interessato, un’ausilioteca con strumenti a tecnologia avanzata per la CAA.
La Federazione Logopedisti Italiani dichiara, come dato di fatto, che la CAA entra a pieno titolo anche al di fuori del mondo della disabilità, ad esempio nei casi di bilinguismo per sostenere l’apprendimento della nuova lingua L2. I logopedisti hanno usato tabelle di comunicazione e strumenti specifici anche nei campi di accoglienza dei migranti durante l’emergenza profughi in Europa. La CAA può aiutare bambini e adulti che hanno una disabilità oppure una disabilità acquisita (esiti di trauma cranico, ictus, ecc.) oppure condizioni neurologiche evolutive (es. Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla, Alzheimer, morbo di Parkinson, ecc.) o una difficoltà temporanea (es. in terapia intensiva, in pronto soccorso, con le persone straniere che non conoscono la lingua locale). Chiunque abbia una disabilità che colpisce gravemente la comunicazione, non solo nella produzione ma anche nella comprensione, è candidato alla CAA.
In una nota del comunicato stampa della Giornata Europea della Logopedia 2018, Tiziana Rossetto, logopedista e presidente della Federazione Logopedisti Italiani afferma “A volte non è possibile comunicare verbalmente e vengono quindi usate forme di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), ovvero l’insieme di modalità, strategie e oggi straordinarie tecnologie che possono migliorare la capacità di comunicare di una persona. La CAA si può tranquillamente definire ‘superlinguaggio’ ed è un mondo variegato e complesso che comprende l’uso di tabelle di immagini, tabelle di lettere, gesti, oggetti, dispositivi ad uscita vocale, a volte in modo multimodale”. (Fonte: www.fli.it)