(UMWEB) Gubbio. Quasi per sbaglio, trascorsi molti anni dalla mia adolescenza, ritrovo il nome di un animale ormai tristemente scomparso a me ben noto e che ricordo con immutato affetto. Si tratta del Dodo. Un volatile buffo e oggi sempre più preso ad esempio dei fenomeni di estinzione.
Ma perché mi sovvengono dei ricordi? Al tempo, come molti giovani, ero un attivo fautore dell’ambientalismo non isterico e scientificizzato. Per comprenderci, un ambientalismo pregno di società scientifiche e naturalistiche ad alto livello e prestigio internazionale, che già dagli anni Ottanta obbligavano alla lingua inglese, ben distante da quei diffusi fenomeni, atteggiamenti e comportamenti odierni, che dilagano e di cui si può comprendere l’infimo livello dalla cronaca o da internet. Negli anni del boom economico americano, questo animale pennuto, il Dodo appunto, era il simbolo di un gruppo internazionale giovanile di fattivi sostenitori della salvaguardia ambientale e di NATURALISTI, fondato dal famoso erede di Konrad Lorenz, Gerald Durrel. Il nome del gruppo era il Dodo Club ed aveva sul suo stemma rosso arancio proprio l’immagine di questo animale. Al tempo comunicavamo con un giornalino in lingua e poco altro materiale spendibile oltre che ovviamente per lettera. La sede era nella piccola isola inglese di Jersey, Headquarter del Durrell Wildlife Conservation Trust, di cui Durrell e sua moglie erano i creatori. Nella mia bramosia di interfacciarmi con questo genio della etologia moderna, data la fortunata scuola familiare che avevo ricevuto, ebbi modo di intraprendere un fruttuoso e intenso rapporto epistolare con lo scienziato e soprattutto con la sua struttura. Fondai e portai in Italia, complice un articolo in Scienza e Tecnica, il Dodo Club. Conservo ancora il materiale cartaceo di quella stimolante epoca, in cui il ramo giovanile dei naturalisti del Wildlife Conservation Trust poteva trovare un riferimento anche istituzionale in quelle figure al tempo impegnate nel Baikal.
Oggi Durrell è approcciabile comunemente nelle librerie, se si cercano le edizioni Adelphi, dove in precedenza aveva già pubblicato Lorenz.
Ma dove possiamo trovare il Dodo oggi in Italia? Nella mostra EXTINCTION DI GUBBIO. Sarà ospite il curatore Simone Maganuco nell’evento in mostra “Chiedi al paleontologo”. A Gubbio, avrete alcune risposte su cos’è il Dodo, quando si è estinto il Dodo e per quale ragione. Soprattutto su quali eventi hanno portato alla sua estinzione così come per altre specie è accaduto. Lo spazio della Mostra EXTINCTION dedicata ai dinosauri e allestita presso il Monastero di San Benedetto in via Perilasio 2 a Gubbio (PG) potrà rispondere a tutte queste domande. La mostra infatti si arricchisce di eventi a cura dell'Associazione Paleontologica Paleoartistica Italiana A.P.P.I. con appuntamenti cadenzati. Le date sono sabato 7 e domenica 8 aprile 2018 dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 18,00. Si continuerà poi sabato 14 e domenica 15 aprile 2018 con Deep Clock. Gli organizzatori segnalano anche aperture straordinarie della mostra mercoledì 25, lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio con orario continuato 10:00-19:00. Si segnalano biglietti a pagamento.
Giuseppe Marino Nardelli – Agenzia Stampa Italia