
In un hangar dell'avio-superficie "Alvaro Leonardi", introdotto dal giornalista Marco Petrelli e dall'architetto Danilo Pirro (organizzatori dell'evento), dopo i saluti istituzionali del Prefetto di Terni, del Sindaco e dell'Assessore Elena Proietti Le Ali della Patria è entrato nel vivo con lo speech del comandante del Polo Mantenimento Armi Leggere (ex Fabbrica d'Armi) colonnello Giuseppe Dei Bardi il quale ha illustrato al pubblico le dotazioni della fanteria italiana della Prima Guerra Mondiale, mostrando alcuni simulacri conservati in via
Brin. Il Capitano di Fregata Marco Sciarretta dell'Ufficio Storico Marina Militare con Sufficit Animus (titolo dell'intervento) ha ricostruito le fasi che hanno portato alla nascita dell'Aviazione Navale la cui epopea è celebrata da uno dei suoi più grandi e illustri piloti, il poeta-soldato Gabriele d'Annunzio.

Il Tenente Colonnello Andrea Lopreiato dell'Aviazione dell'Esercito ha introdotto la storia del Battaglione Aviatori, nucleo originario e più numeroso dell'aviazione italiana nel conflitto: dipendente dal Regio Esercito, dell'unità facevano parte assi del calibro di Francesco Baracca e dell'eroe locale Alvaro Leonardi. Ultimo intervento quello del Generale di Divisione dell'Aeronautica Militare Giorgio Baldacci che ha raccontato l'Arma Azzurra attraverso i volti e i velivoli che ne hanno segnato la storia. Apprezzato il ricordo del Maresciallo dell'Aria Italo Balbo, padre dell'Aeronautica e del moderno concetto di aviazione, genio irrequieto e spina nel fianco della politica filo-tedesca del Regime, caduto a Tobruq nel 1940.

Il "saluto" di un elicottero dei Carabinieri ha conferito ulteriore solennità all'evento.
Marco Petrelli