(UNWEB) – Perugia, – La Giunta regionale, su proposta dell'assessore Fabio Barcaioli, ha approvato il programma "Scuola regionale di innovazione e generatività sociale". L'iniziativa, coordinata dalla direzione Salute e welfare, intende rilanciare il welfare di comunità e promuovere l'innovazione sociale in tutto il territorio umbro.
La nuova scuola raccoglie e amplia l'esperienza della precedente "Scuola di innovazione sociale" dalla quale sono nati risultati importanti come la legge regionale n. 2/2023 sull'amministrazione condivisa, il Manuale di service design e le Linee guida sulla valutazione di impatto. Con questa delibera si apre una nuova fase legata anche al percorso di co-costruzione del Piano sociale regionale, per rafforzare la capacità delle istituzioni e del terzo settore di lavorare insieme verso un welfare più partecipato e generativo.
In collaborazione con la Scuola umbra di amministrazione pubblica - Villa Umbra, e con una governance allargata che coinvolgerà i principali attori del sistema regionale del welfare, la nuova scuola sarà una piattaforma di formazione e progettazione a servizio di operatori e dirigenti del sistema sociale. Quattro le linee di azione previste: formazione e capacity building, laboratori territoriali, un osservatorio dedicato all'amministrazione condivisa e all'innovazione sociale, e una rete di partenariati per consolidare le collaborazioni tra istituzioni, enti locali, terzo settore e cittadini attivi.
Il programma sarà sostenuto dalle risorse del Fondo sociale europeo plus (Fse+) 2021-2027, asse Inclusione sociale, e da fondi dedicati come quelli del Registro unico del terzo settore e del Servizio civile universale.
"Con questa iniziativa - ha spiegato l'assessore Fabio Barcaioli - vogliamo investire sulle persone e sulle competenze, valorizzando la collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore e comunità locali. La Scuola regionale di innovazione e generatività sociale è uno spazio di apprendimento e sperimentazione dove costruire insieme nuovi modelli di intervento, più vicini ai territori e ai bisogni delle persone".


