(UMWEB) Perugia. E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala della Vaccara di palazzo dei Priori, la settima edizione della rassegna “L’Umbria che spacca”. Presenti all’incontro l’assessore Michele Fioroni, il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini, la dirigente di Adisu Stefania Cardinali ed il presidente dell’associazione organizzatrice “Roghers staff” Aimone Romizi.
L’Umbria, dunque, torna anche quest’anno a suonare, a fare cultura e a “spaccare”. Oltre 30 band ed artisti umbri (per un totale di circa 120 musicisti coinvolti!) sotto i riflettori ma anche la migliore musica in circolazione a livello nazionale e non solo per “L’Umbria che spacca” in programma con la VII edizione a Perugia il 5,6,7 luglio 2019 tra i Giardini del Frontone e la Galleria nazionale dell’Umbria.
Per il festival perugino sono attesi come headliner Motta (6 luglio) e Gazzelle (7 luglio, unico appuntamento a pagamento), due dei nomi di punta dell’attuale panorama musicale italiano contemporaneo, e anche due formazioni simbolo della scena indipendente nazionale in programma per l’apertura del 5 luglio: una storica come i Tre Allegri Ragazzi Morti e una di recente formazione come gli I Hate My Village (in cui gravitano membri di Verdena, Bud Spencer Blues Explosion ed Afterhours). Senza dimenticare il collettivo artistico romano denominato Sxrrxwland in apertura a Gazzelle con il loro “avant-pop” di frontiera.
“Partecipare a questa conferenza stampa ed alla rassegna in generale – ha sottolineato l’assessore Michele Fioroni – è sempre un momento piacevole, perché si respira un’aria “scanzonata” e coinvolgente. L’Umbria che spacca ha il merito, a mio parere, di riempire un grande vuoto: dal punto di vista dell’offerta culturale la nostra terra non è sempre stata in grado di valorizzare la contemporaneità e la rappresentatività di genere, dando adeguato spazio alle band giovani ed indipendenti. Oggi grazie all’Umbria che Spacca questo gap è stato recuperato grazie ad un percorso virtuoso: si è partiti come voce fuori dal coro, diventando negli anni un patrimonio da tutelare. Ciò in quanto la rassegna cresce di anno in anno, innovando il sistema culturale della regione in modo trasversale”.
Per l’assessore Fioroni, dunque, l’Umbria che spacca non è solo una rassegna divertente, ma è anche un’occasione per raccontare un mondo che produce musica ed energia allo stato puro. In sostanza un progetto non solo artistico e musicale, ma anche di valorizzazione del territorio sotto il profilo culturale, turistico, gastronomico.
“Credo che come territorio abbiamo bisogno di una rottura di schema, di un modello di cambiamento che ci consenta di modificare il paradigma mentale proprio come spesso sa fare il rock”.
Ad illustrare i dettagli della rassegna è stato proprio il presidente di Roghers Staff Aimone Romizi che, in apertura, ha voluto sottolineare come l’associazione stia cercando negli anni di “professionalizzarsi”, curando nei minimi dettagli l’evento e chiedendo alle stesse band partecipanti di fare lo stesso.
L’Umbria che spacca
“L’Umbria che spacca” è un festival in continua evoluzione che sente forte l’esigenza di rappresentare i giovani e il loro universo. Per questo l’obiettivo della nuova edizione è quello di offrire agli utenti un programma sempre più variegato e di qualità. L’evento è organizzato dall’associazione culturale Roghers Staff con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dell’Adisu e in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria, la Cooperativa A Piccoli Passi e gli sponsor: Coop Centro Italia (main sponsor), Liomatic e Wild Turkey Bourbon (Gruppo Campari Italia).
La Galleria che spacca
“L’Umbria che spacca” si trasformerà anche quest’anno in “Galleria che spacca” mostrando al pubblico del festival il suo lato più intimo con un palco allestito all’interno della meravigliosa sala Podiani, in pieno centro storico. Ancora tanta musica di qualità quindi dentro la Galleria nazionale dell’Umbria per un mix suggestivo di arte e note per tutti e tre i giorni di festival. La formula sarà sempre la stessa, visita guidata alla collezione della Galleria, concerto acustico e a seguire aperitivo di chiusura. Si inizia il 5 luglio con Willie Peyote, per poi proseguire il 6 luglio con Giorgio Canali e infine il 7 luglio con Umberto Maria Giardini. Gli artisti a loro modo, durante la visita guidata commenteranno i quadri e le opere in mostra, dopo la “critica” più tradizionale che sarà a cura del direttore della Galleria Marco Pierini. L’ingresso sarà ad ingresso gratuito ma riservato solo a 100 persone, per prenotazione tutti i dettagli su: www.umbriachespacca.it
Lo stesso Marco Pierini, intervenendo in conferenza stampa, ha parlato di un’esperienza bella e utile per la galleria che le ha consentito di colmare un vuoto, ossia l’assenza di un rapporto con la musica contemporanea dopo quelli avviati da tempo col jazz e la classica.
Soddisfazione per la partnership con l’Umbria che spacca è stata espressa dalla dirigente di Adisu Stefania Cardinali la quale ha precisato come l’agenzia per lo studio sia dal primo anno sostenitrice della rassegna con convinzione.
L’Umbria che mangia
Per questa settima edizione grande attenzione verrà dedicata al cibo e alle degustazioni “Made in Umbria”, attraverso la collaborazione con L’Antica Focacceria Umbra, altra eccellenza locale ideata da Maurizio Biondini: norcino per asse famigliare, cuoco di strada per scelta, s’è inventato la “Focacceria Umbra” per far conoscere la focaccia umbra, sciapa per definizione, ma sfondo ideale per salumi prelibati affettati al momento. I "Salumi Antichi" sono il frutto di un'iniziativa dello stesso Maurizio per ottenere i gusti di una volta con lavorazioni moderne e sicure, progetto che ha coinvolto allevamenti, produttori di foraggi, laboratori alimentari e aziende umbre del settore.
Qualità, certo, ma anche solidarietà perché nel ricco menù proposto durante i tre giorni del Festival saranno presenti anche due importantissimi primi piatti come la Norcina e l’Amatriciana. Parte del ricavato da questi primi piatti andrà devoluto alle associazioni I Love Norcia e Disabili di Amatrice, in prima linea per sostenere i propri territori colpiti dal sisma. Una scelta di cui ‘L’Umbria che Spacca’ è molto orgogliosa perché è nei momenti difficili che ci si unisce, si condivide la bellezza e ci si rialza insieme.
Band umbre
Non poteva mancare anche quest’anno il vero cuore pulsante del festival, ovvero il contest - riservato a band, solisti e producer umbri o con sede artistica nella regione – che offre per l’edizione 2019 una doppia possibilità: salire sui palchi per una delle tre date del festival, aprendo agli headliner di fama nazionale come Motta, Gazzelle e Tre Allegri Ragazzi Morti, ed avere la possibilità di essere selezionati per incidere un singolo nel nuovo studio di registrazione inaugurato presso L’Urban Club di Sant’Andrea delle Fratte. Coop Centro Italia, come main sponsor del festival, anche nel 2019 è partner dell’associazione culturale Roghers Staff nello sviluppo e nella promozione del contest, denominato a questo proposito “Co(op)ntest”. Il “Co(op)ntest” è un concorso musicale a partecipazione gratuita tramite il quale band provenienti dal territorio umbro vengono selezionate da una giuria tecnica composta da addetti ai lavori del mondo della musica live italiana. L’annuncio dei vincitori sarà fatto prossimamente.
Punto cardine dell'edizione 2019 saranno quindi, come sempre, le eccellenze musicali umbre: mai come in questi anni, è infatti importante mostrare al vasto pubblico del festival quanto l’Umbria sia una regione in grado di produrre cultura, bellezza e musica capace di muovere l'anima. Numerosissime le iscrizioni al contest che si sono completate il 6 giugno scorso: oltre 100 le band che hanno compilato il form sul sito ufficiale del festival a dimostrazione di un’Umbria musicale molto viva. Inoltre, per garantire ancora altre modalità di partecipazione al festival alla band del sottosuolo Umbro, per il sesto anno consecutivo L’Umbria che spacca in collaborazione con L’ADiSU ospiterà la finale di Unimusic, il concorso per band e producer iscritti all’università.
Mail-Art che spacca
Ultima grande novità dell’edizione 2019 del festival è la Mail-art. Questa arte postale ha il suo maggiore sviluppo verso la fine degli anni ’80. Il tema è la condivisione tramite il mezzo postale di opere personali senza scopo di lucro che sono liberamente contaminate, ri-usate, e pure stravolte da soggetto a soggetto nell’ambito del network internazionale che si autoalimenta e si espande per i continenti. L’Umbria Che Spacca sarà inondata da 500 di queste piccole opere d’arte, formato cartolina, provenienti da tutto il mondo. Uno slancio internazionale importante, grazie all’impegno di Giovanni Romizi, già fondatore della rivista di racconti e mail art (mail - by soft - art ) Adenoidi pubblicata prima su carta e poi su floppy disk dal 1989 al 1991, che porta L’Umbria Che Spacca (anche se solo tramite posta per il momento) nei posti più impensabili di tutti i continenti. Tutti i continenti avranno il loro spazio all’interno dei Giardini del Frontone, a Perugia, il 5, 6, e 7 luglio 2019, grazie all’esposizione di queste vere e proprie opere d’arte.
Partnership, molto più di uno sponsor
Oltre ai vari progetti e collaborazioni già citate, L’Umbria Che Spacca 2019 vedrà la collaborazione di Coop Centro Italia (Main sponsor) anche con il progetto Coop per l’Ambiente che a breve, tramite i social del festival, si svelerà in tutte le sue attività presenti anche all’interno degli spazi dei concerti.
Liomatic, con il progetto We Love Concert, oltre al suo sostegno al festival (per il secondo anno consecutivo!), darà la possibilità di aggiudicarsi in maniera gratuita 4 biglietti per il concerto di Gazzelle, condividendo entro il 28 giugno nel feed di Instagram una foto che ritragga la propria pausa caffé, taggando i profili @Umbriachespacca e @liomatic_italia e utilizzando l’hashtag #weloveconcert.
Polihub Community Young Lab: i giovani e il mondo del lavoro. La coop. “A Piccoli passi” ha avviato il progetto Polihub Community Young Lab, in collaborazione con diverse realtà del territorio, come l’associazione Roghers Staff, promotrice de L’Umbria che Spacca. Il filo conduttore del progetto sarà la promozione di luoghi di comunità (HUB territoriali) di supporto per i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro e di sviluppo di pratiche e percorsi comunitari. Insieme alla comunità e alle sue reti si andranno poi a definire bisogni e risorse e si proporranno risposte e percorsi, attraverso nuovi servizi co-progettati o l’innovazione di tutti quei servizi già esistenti.
PROGRAMMA
Venerdì 5 luglio:
Willie Peyote (Galleria Nazionale)
I hate my village + Tre Allegri Ragazzi Morti (Giardini del Frontone, Main Stage)
Sabato 6 luglio:
Giorgio Canali (Galleria Nazionale)
Motta (Giardini del Frontone, Main Stage)
Domenica 7 luglio
Umberto Maria Giardini (Galleria Nazionale)
Sxrrxwland + Gazzelle (Giardini del Frontone, Main Stage).