(UNWEB) Umbertide. Sabato 31 ottobre alle 20:45 avrà luogo il quinto evento edizione della rassegna corale “La tradizione natalizia in Umbria - Aspettando l’avvento”, promossa dall’Associazione Regionale dei Cori Umbri con la collaborazione dei cori iscritti, e in questo caso del “nostro” Chorus Fractae Ebe Igi.
La manifestazione ha anche lo scopo di favorire e incentivare una ripresa delle attività corali e concertistiche “in presenza”, dopo il lungo periodo di stop legato al Covid-19.
I cori si trovano per cantare insieme, ciascuno esprimendo le proprie specificità, presentando il meglio del proprio repertorio. La rassegna si caratterizza come un momento di crescita culturale, poiché l’ascolto reciproco, l’attenzione alle scelte stilistiche ed alle prassi esecutive, permettono a ciascun corista e direttore di ascoltare e osservare gli altri in un contesto non competitivo, nel quale prevale lo spirito di sana condivisione della comune passione per la musica ed il canto. Una ghiotta occasione anche per gli spettatori interessati a questo genere di canto, che secondo le statistiche sono in numero crescente.
Quest’anno interverranno oltre al coro cittadino, il Coro Santa Maria Assunta di Corciano, diretto dal M° Antonietta Battistoni, Le Cantarine di Porta Sole di Perugia, dirette dal M° Claudia Puletti, e per concludere il Coro Polifonico Felciniano di Perugia e il Coro Polifonico Santa Maria Maddalena di Tuoro sul Trasimeno, che si esibiscono insieme sotto la direzione del M° Chiara Franceschelli.
Due dei cori che intervengono proporranno un repertorio medioevale con accompagnamento di strumenti antichi, che non si vedono e sentono spesso in questo tipo di eventi: il salterio (strumento a corde diffuso fin dall'alto medioevo), l'organo portativo (uno strumento leggero a canne e mantice diffuso dal 1200 in poi), la viella (strumento a corde sfregate con un numero di corde variabili da 3 a 5, diffuso dall'anno 1000 in poi), i fiati antichi come la bombarda (uno strumento a fiato ad ancia doppia proveniente dal medio oriente e adottato in Italia nel medioevo), oltre a strumenti più noti come il liuto e l'arpa.
Il ricco programma prevede anche brani sacri contemporanei, assicurando agli spettatori un’esperienza di ascolto articolata e diversificata.
Un bell’evento da vivere per la nostra città, nella quale le associazioni musicali sono sempre vive e presenti.