PHOTO 2022 06 08 11 24 29Come la città si prepara ad accogliere i turisti

 Presto un tavolo di coordinamento per pianificare modalità trasferimento e gestione dei costumi al Palazzo dei Sette 

Corteo Storico protagonista della campagna di comunicazione su Roma, Firenze e Milano e parte del progetto di candidatura di Orvieto a “Capitale della Cultura 2025”

 (UNWEB) – ORVIETO – Con l’approssimarsi della Solennità del Corpus Domini, Orvieto torna a vivere un’altra delle sue feste solenni, profondamente radicate nella cristianità e nella sua tradizione e storia antica. 

Dopo la Festa della “Palombella” nel giorno di Pentecoste (domenica 5 giugno scorso) che ha visto e sentito risuonare in Piazza Duomo e per le vie del centro i tamburi e le chiarine del Corteo Storico, ora è la volta degli appuntamenti clou che precedono il Corpus Domini a cui la Città si sta preparando da mesi, anzi da almeno due anni, quelli della pandemia, impiegati per rilanciare questi eventi in chiave innovativa.  

 

Mentre cresce l’attesa, questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune, il Sindaco e Assessore al Turismo e Cultura, Roberta Tardani, e il Vice Presidente dell’Associazione “Lea Pacini”, Marcello Meffi coadiuvato da Fabio Cimicchi, responsabile dei Musici del Corteo Storico, e il M° Riccardo Cambri Presidente dell’Unitre Orvieto, hanno presentato le novità dell’edizione 2022.

Sabato 11 giugnoalle 17.30 al Museo “Emilio Greco” sarà presentato in anteprima il nuovo costume da dama – in aggiunta ai circa 130 di dame e damigelle già esistenti – realizzato dalla Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano in virtù della collaborazione, regolata dalla convenzione sottoscritta a febbraio, tra Associazione e Accademia.

Il nuovo costume è stato creato su disegno di Michela Invernizzi, studentessa del Biennio Specialistico di Costume per lo Spettacolo che ha ideato il bozzetto e curato la confezione dell’abito, in team con altri studenti. Saranno al suo fianco la costumista Maria Carla Ricotti, docente del corso specialistico di Design dell’Accessorio, e il professor Davide Petullà, coordinatore del II Livello del Biennio Specialistico della Scuola di Scenografia di Brera.

“Il nuovo costume della dama, che lo indosserà in anteprima – ha precisato Fabio Cimicchi - si annuncia fortemente identitario poiché ‘prende in prestito’ dalla facciata del Duomo il rosone e, rielaborandolo, ne fa un motivo ornamentale, moltiplicandolo sulla cottardita foderata con raso di seta color terra bruciata”. 

In tale occasione interverrà anche il regista orvietano Giovanni Bufalini, autore della docufiction“Da Sempre”, dedicata al Corteo Storico e al Corpus Domini e prodotta da Acume in collaborazione con Comune di Orvieto e Rotary Club. 

L’uscita del Corteo delle Dame si svolgerà in notturna venerdì 17 giugno, a partire dalle 21 dall’ex Caserma Piave e, attraverso Corso Cavour, giungere in Piazza della Repubblica dove verrà eseguita la musica composta per l’occasione dallo stesso Cimicchi; musica che è anche la base per l’esibizione del Gruppo Sbandieratori del Corteo Storicodi Orvieto che, con otto nuove bandiere blu, rosso ed oro recanti simbolo e colori dell’Associazione “Lea Pacini”, torna a riproporre un’altra tradizione della fine degli anni ’60.

Il Corteo delle Dame proseguirà quindi verso Piazza Duomo per esistere allo spettacolo di fuoco e giochi di luce della Compagnia “Lux Arcana” di Città di Castello.

Prima di arrivare ai festeggiamenti di domenica, Giovedì 16 giugno alle ore 21:15 nella Chiesa di Sant’Andrea dove si terrà il Concerto del soprano Myungjae Kho, accompagnato dalla lettura di alcuni brani sul mistero dell’Eucaristia tratti da frammenti della “Bolla Transiturus” a cura di Edoardo Siravo e Gabriella Casali. Con la Corale di Sant’Andrea, Gabriele Anselmi (tromba). Direzione e accompagnamento al pianoforte del M° Riccardo Cambri

“Nel giorno della Festa del Miracolo Eucaristico – ha affermato al riguardo il M° Riccardo Cambri - il concerto vuole sottolineare la nostra presenza spirituale a questa solennità attraverso una iniziativa culturale voluta dal parroco di Santa’Andrea, Don Luca Conticelli e della Diocesi di Orvieto-Todi. Una serata umile e sentita che è possibile grazie alla collaborazione di più soggetti: l’Associazione ‘Lea Pacini’, la Diocesi, la Parrocchia di Sant’Andrea, la Scuola Comunale di Musica ‘Adriano Casasole’ di Orvieto, l’Unitre Orvieto e TS2 Engineering a cui va il nostro ringraziamento”.

Finalmente, Domenica 19 giugno, solennità del Corpus Domini, a partire dalle ore 10, il Corteo Storicodella Città di Orvieto - considerato uno dei più belli d’Italiacon i suoi 430 figuranti, 44 tamburi e 100 bandiere - tornerà a sfilare per la 71^ edizione, lungo le vie e piazze del centro storico ad accompagnare la processione religiosa della reliquia del “Sacro Corporale” del Miracolo Eucaristico di Bolsena, custodita in Duomo e ad onorare questa storia secolare, facendo rivivere lo splendore del potente e libero Comune medievale di Orvieto, le rappresentazioni sociali, politiche e militari del tempo che l’artigianato artistico orvietano ha espresso sapientemente e che, da sempre, è motivo di orgoglio per tante generazioni di cittadini che ne perpetuano la tradizione.  

Come il Corteo delle Dame, anche il Corteo Storico – nato dalla creatività e dell’impegno spesi sin dal 1951 dalla Signora Lea Pacini – si annuncia con una novità: sulla nuovaveste del Capitano del Popolo, creata ex novo dalla Fondazione “Arte della Seta Lisio” di Firenze, riproducendo a telaio lo stesso tessuto Lorenzetti. 

Attualmente il prezioso costume è in esposizione al Museo “Claudio Faina” a seguito del protocollo sottoscritto tra la Fondazione Museo Faina e l’Associazione “Lea Pacini”, e il 19 giugno, parteciperà alla sfilata del Corteo Storico.  

“Tra i costumi che sfileranno ci sono anche i cinque – tre di scudieri e due di cavalieri – riprodotti fedelmente, a partire dai modelli originali, durante il lockdown dalla sartoria interna dell’Associazione per sostituire quelli ormai obsoleti” ha affermato il Vice Presidente dell’Associazione “Lea Pacini”, Marcello Meffi che ha portato i saluti del Presidente dell’Associazione, Silverio Tafuro (assente per sopraggiunti impegni), del Comitato di Gestione e del Consiglio di Amministrazione. 

Meffi ha ringraziato il Comune di Orvieto che ha avviato il recupero e restauro degli stendardi che abbelliscono la città con i colori dei quartieri. Un restauro realizzato dalla ditta Carli e dalla ditta Bruzzi Vernici che ha restituito alle insegne cittadine lo splendore originario, nonché i sostenitori del Corteo Storico: la Fondazione CRO e la Cassa di Risparmio di Orvieto. Analoghi ringraziamenti li ha rivolti ai molti volontari che stanno aiutando l’Associazione a preparare l’uscita del Corteo, definendo questo loro contributo come “un’esperienza molto importante, significativa e veramente apprezzata da tutti”; di qui il ringraziamento speciale al “gruppo di sarte che si è costituito e avvicinato spontaneamente all’Associazione”.

“Ringrazio l’Associazione ‘Lea Pacini’ per l’impegno e la passione costante che mette nel portare avanti una delle tradizioni più importanti della nostra città” ha detto da parte sua il Sindaco,Roberta Tardaniche ha aggiunto: “C’è grande attesa per il ritorno del Corteo storico dopo due anni ed io stessa lo aspetto ricordando la grandissima emozione per l’ultima sfilata del 2019, la mia prima da sindaco. Questa Amministrazione, come non era mai stato prima, ha dimostrato sin da subito grandissima attenzione al Corteo storico che è e deve essere un patrimonio della città e non solo una cosa destinata ad alcuni. Innanzitutto abbiamo destinato ai costumi una sede degna. Le verifiche tecniche sul Palazzo dei Sette sono terminate, i locali sono idonei e non appena terminata la festa organizzeremo un incontro per pianificare le modalità di trasferimento e di gestione della struttura. Abbiamo inserito il Corteo storico in tutte le iniziative di promozione della città e le immagini del Corteo saranno anche tra le protagoniste della campagna di promozione su Firenze, Roma e Milano che partirà dalla prossima settimana e che è stata realizzata grazie al contributo del Gal Trasimeno-Orvietano. Questa, non è una scelta casuale, ma il frutto di una analisi di dati raccolti sugli afflussi di turisti ad Orvieto che ci restituiscono importanti numeri di visitatori provenienti dalla Lombardia e dalla Toscana oltre che dall’area metropolitana di Roma. Abbiamo inoltre restaurato gli stendardi che vengono montati sui palazzi della città e lungo il percorso della sfilata. In vista del prossimo weekend, ci stiamo preparando ad accogliere i turisti organizzando la città dal punto di vista degli accessi in maniera efficiente. Garantiremo il collegamento serale dallo scalo al centro storico nelle serate di venerdì 17 e sabato 18 per consentire la più ampia partecipazione al Corteo delle Dame e alla Staffetta dei Quartieri. Inoltre l’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica sarà aperto fino al termine di tutte le iniziative del calendario degli eventi del Corpus Domini, compresi quelli in notturna. Anche questo è un segnale di efficienza della struttura comunale e dei nostri uffici che ringrazio per il lavoro che stanno facendo”. 

“Orvieto sta vivendo un momento particolarmente proficuo dal punto di vista del fermento culturale – ha proseguito il Sindaco – lo abbiamo già visto nei giorni scorsi con il coinvolgimento generale di tutti i quartieri e frazioni della città in occasione della manifestazione ‘Orvieto in Fiore’ e della festa della ‘Palombella’, come segno di comunità coesa e consapevole che tiene alla propria identità storica e la tramanda. Per questo ringrazio il lavoro prezioso di tutti i volontari delle nostre associazioni che partecipano. Dal prossimo anno confidiamo di riprendere il lavoro che avevamo iniziato prima della pandemia per costruire un programma unico di tutte le manifestazioni della nostra tradizione per dare segnale di unità anche in questa direzione”. 

“Andiamo avanti in pieno fermento anche per la candidatura di Orvieto Capitale della Cultura 2025 a cui concorrono, come è noto, 16 città italiane – ha concluso - e crediamo di poter competere con tutte. La nostra tradizione ben espressa nell’inestimabile patrimonio del Corteo Storico di Orvieto, nei suoi manufatti artigianali, nella creatività che è stata spesa in decenni e che oggi si rinnova nella tradizione, sarà anche uno degli elementi su cui costruiremo il dossier di candidatura di Orvieto a Capitale della Cultura. Grande attesa, entusiasmo ed emozione quindi per la Festa del Corpus Domini 2022 dove, tutti i turisti potranno essere a loro volta strumento di promozione utilizzando sui propri smartphone, le cartoline digitali che saranno distribuite con le card e i crediti gratuiti. Lo sfondo dei costumi del Corteo Storico saranno un bellissimo ricordo di Orvieto e un grande veicolo di promozione nella città nel mondo.

In attesa della festa, intanto, si può entrare nella suggestione medievale dei costumi del Corteo Storico visitando da lunedì 6 a domenica 19 giugno, lungo la galleria del centro commerciale “Porta d’Orvieto” la mostra “I Quartieri di Orvieto nel Corteo Storico” realizzata dall’Associazione “Lea Pacini” con la collaborazione di FotoAmaOrvieto. 


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