L'Esposizione di prodotti Agricoli dei produttori trevani, lo Street Food Agricolo, la musica, l'arte di strada e le attività laboratoriali animeranno questo nuovo spazio di socializzazione e ritrovo per la comunità
Dalle ore 18.00, momento inaugurativo di taglio del nastro e per tutta la serata, una serie di iniziative animeranno questo nuovo spazio di socializzazione e ritrovo destinato alla comunità e fruibile per finalità ludiche, ricreative, didattiche e sportive.
Per tutta la serata l'"Esposizione di prodotti Agricoli" proporrà, in tema con la nuova vocazione agricola dell'area, un ampio assortimento di prodotti alimentari tipici del territorio trevano e umbro: l'olio e.v.o. del Frantoio Gaudenzi di Pigge, dell'Azienda Agricola Sorelle Zappelli Cardarelli di Bovara, Olio Ciarletti di Manciano, Società Agricola Trevi "Il Frantoio" di Matigge; il Trebbiano Spoletino da vite maritata dell'Azienda De Conti, i tartufi di san Pietro a Pettine, le verdure di Michele Spellucci, Annibale Bartolomei, Mattioli Angelo, Orto in Giro, le birre di produzione locale al sapore di Sedano Nero di Trevi di Annibale Bartolomei, i distillati fatti con le erbe e radici dell'Umbria della Green Heart Distillery, la prima distilleria trevana; la pasta di Valentina Dugo; accanto a banchi di floricoltori e vivaisti. Alle ore 18.30 la Banda Musicale di Trevi si esibirà dando il via alla visita guidata, a cura dell'architetto paesaggista Angela Magionami, del Parco Agricolo, dove sono stati piantumati 200 alberi ad alto fusto, 3000 arbusti, più di 500 erbacee e 157 alberi da frutto legati alla tradizione del territorio.
In programma per i più piccoli a partire dalle ore 18.30, una serie di laboratori didattici su temi legati all'agricoltura, come la creazione degli spaventapasseri, tenuti dall'Associazione Colori e Parole (Info e prenotazioni tel. 328 9657142).
Alle ore 18.45 sarà la volta dell'arte di strada con lo spettacolo "Doisberto street project". Umberto arriva con la sua valigia come chi porta con sé un grande sogno. Un uomo con l'anima da bambino rivela il suo clown Doisberto, trasformandosi per dare vita ad uno spettacolo tra trampoli, musica, magia ed arti circensi.
A seguire, dalle ore 19.00 sarà possibile degustare gratuitamente i cibi del territorio trevano grazie alla proposta di Street Food Agricolo, disponibile fino alle ore 22.00, quando il buon cibo rurale sarà accompagnato dalla proposta musicale del trio "FOLK ON", composto da Dario De Nicola - fisarmonica, Martìn Jacob – violino e Mike Warren - chitarra, con la loro musica folk europea.
Durante l'evento di inaugurazione, saranno inoltre proposte attività ed esperienze legate alle caratteristiche specifiche delle varie aree in cui è suddiviso il Parco Agricolo, idealmente associate a uno stato d'animo o a una qualità umana: nella zona delle viti maritate, luogo della solidarietà, sono previste iniziative incentrate sul tema dell'abbraccio; nella zona del frutteto, luogo della generosità, si svolgeranno laboratori per insegnare come creare uno spaventapasseri, utilizzando indumenti portati dai bambini; presso il noceto, luogo della sacralità si reciteranno preghiere alla terra.
Il progetto "Trame naturali", finanziato da fondi europei e finalizzato a connettere il paesaggio di Borgo Trevi, la parte bassa della città, con quello di Trevi, sulla collina, riqualificando aree dismesse che saranno messe a completa disposizione della cittadinanza, si articola in quattro interventi, quattro fili di un'unica tessitura: la creazione di un Parco Agricolo urbano lungo la Flaminia; la sistemazione e il completamento dell'edificio del punto di accoglienza all'ingresso di Borgo Trevi per realizzare una struttura ad uso turistico e sociale; il restauro della torre-colombaia nell'uliveto di Villa Fabri per collocarvi un centro di documentazione sul paesaggio della fascia olivata; la realizzazione del Parco delle Colline nel contesto del campo sportivo di Trevi con l'inserimento di impianti vegetali coerenti con le essenze dei luoghi.
Parte fondamentale del progetto e, non a caso, sede della Festa di Inaugurazione di "Trame Naturali", è il Parco Agricolo, geograficamente posizionato lungo la via Flaminia alla base della città di Trevi, inserito in un paesaggio a forte antropizzazione. La realizzazione del Parco Agricolo ha comportato la riqualificazione di aree inutilizzate o in abbandono, tramite la valorizzazione e l'integrazione degli elementi caratteristici già presenti nella zona, come le antiche trame di appoderamento, di cui si è tenuto conto per definire la struttura dei campi destinati alla coltivazione, la preesistenza di canali naturali o artificiali, e le tracce dei percorsi interpoderali, che sono state ricercate e adoperate come base per disegnare la rete di itinerari pedonali e ciclopedonali e i semplici sentieri in terra, che attraversano l'intera superficie del Parco, rendendolo pienamente fruibile per la cittadinanza, in modo compatibile con l'attività agricola.
Il recupero della vocazione rurale e produttiva di un'area interna al tessuto urbano di Borgo Trevi, soggetta al rischio di degrado ambientale, di deterioramento graduale del valore paesaggistico e di ridotta qualità architettonica degli insediamenti, non ha solo finalità utilitaristiche, legate alla produzione del cibo, ma presenta significativi risvolti sociali e culturali, connessi alle dinamiche di comunità, alla creazione di nuovi spazi di ritrovo e aggregazione, alla fruizione degli spazi per ragioni ludiche e per la pratica sportiva, e alla ricostruzione di un rapporto affettivo di interazione tra comunità e luoghi.
Ponendo particolare attenzione al tema della biodiversità, con la messa a dimora di piante ed essenze botaniche autoctone e caratteristiche dell'area trevana e dell'Umbria, la realizzazione del Parco Agricolo, su una superficie complessiva di circa dieci ettari, ha riguardato sia vasti spazi verdi utilizzabili per attività sociali, ludiche, ricreative, didattiche e sportive, sia ampi appezzamenti riservati all'attività agricola di tipo sperimentale, con frutteti, arboreti e vigneti, questi ultimi caratterizzati dalla tecnica di coltivazione della vite maritata (appoggiata) all'acero campestre o all'olmo, pratica tradizionale un tempo diffusa nelle aree di pianura per i vitigni di Trebbiano Spoletino.