In centro anche gli stand di Aix-en-Provence, Bratislava, Potsdam, Tübingen, Grand Rapids e Seattle. L'assessore Pastorelli: "Si conferma la forza delle relazioni internazionali instaurate da Perugia"
(UNWEB) Perugia. Non solo un’opportunità per scambi commerciali, ma anche uno stimolo per la costruzione di relazioni turistiche e sociali destinate a durare nel tempo. Il Mercato delle Città Gemelle, all’interno della Fiera dei Morti in centro storico, conferma la forza e la ricchezza delle relazioni internazionali di Perugia con le sue città gemellate. Una politica iniziata sessant’anni fa con il patto siglato con Bratislava e da allora sempre coltivata dal Comune. Anche durante la pandemia, quando, ad esempio, non sono mancate da parte delle stesse città gemelle iniziative di solidarietà e supporto nei confronti degli “amici” di Perugia.
L’edizione 2022 della Fiera, anzi, segna il ritorno di tutte le sei città legate al capoluogo umbro da patti di gemellaggio (Aix-en-Provence, Bratislava, Potsdam, Tübingen, Grand Rapids e Seattle). Quattordici gli operatori sbarcati in città e 18 gli stand allestiti in piazza Italia, location diventata tradizionale per il Mercato delle Città Gemelle. Dopo una serie di edizioni concentrate in piazza IV Novembre, infatti, proprio l’area compresa tra i palazzi della Regione e della Provincia è apparsa come la migliore soluzione per offrire visibilità alle iniziative di promozione del gemellaggio attraverso stand dell’artigianato, dell’enogastronomia e, quest’anno, anche del turismo.
In questi primi giorni di fiera, tra i rappresentanti delle “gemelle” si registra entusiasmo. A parlare di un pubblico al di sopra delle aspettative, con riferimento al primo novembre, sono Bernd Malzanini, presidente del circolo Amici Potsdam-Perugia, e Somayeh Bahrami, dell’ufficio incaricato per il marketing e turismo del Comune di Potsdam: “L’afflusso è stato intenso, con tantissime persone non solo da Perugia, ma anche da Roma, Vienna, Danimarca e Germania”. Restano quindi pronti ad accogliere i visitatori, a cui propongono, tra l’altro, un quiz su Potsdam e i rapporti più che trentennali con Perugia (gadget in regalo per chi sa rispondere).
La soddisfazione di essere di nuovo a Perugia si coglie anche nelle parole di German Rodriguez, presidente della Seattle Perugia Sister City Association, e di Vittoria Olcott, membro del consiglio direttivo dell’associazione. “Vengo qui da 15 anni – dice Rodriguez – e per me questa è come una seconda casa. Siamo stati lontani a causa della pandemia, ma ora siamo contentissimi. E’ come partecipare a una riunione di famiglia”. Nello stand di Seattle, in particolare, oltre al prodotto tradizionale della città statunitense, cioè il salmone, proposto in confezioni create da nativi americani, c’è anche un libro di cucina internazionale con un focus su Perugia e ricette umbre. Il primo prodotto venduto quest’anno, però, è stata la sciarpa della squadra di calcio di Seattle, i Sounders. “Siamo molto orgogliosi del traguardo che ci aspetta nel 2023, quando festeggeremo 30 anni di gemellaggio con Perugia”, aggiunge Vittoria.
“Quest’anno i visitatori non mancano” anche a sentire le opinioni nello stand di Grand Rapids, dove Gina, componente del comitato di gemellaggio Grand Rapids-Perugia, e Lidia, una dei numerosi perugini che nell’ambito delle iniziative di gemellaggio hanno avuto occasione di conoscere la città del Michigan, sono pronte a illustrarne le caratteristiche e i prodotti tipici, dai mirtilli allo sciroppo d’acero.
Pienamente a suo agio anche Aline Del Vecchio, che vende stoffe e tessuti tipici di Aix en Provence e partecipa da anni al Mercato delle Città Gemelle, non solo per motivi professionali. “Dallo scambio commerciale – sottolinea – nasce anche lo scambio umano, le amicizie. Non a caso, sono ospitata da perugini e, a mia volta, presto ospiterò ad Aix en Provence un commerciante di Perugia. Qui ritrovo anche tanti clienti affezionati che mi fanno persino regali”. Incantata da Perugia anche Barbara Süss, che da Tübingen porta le sue stoffe dipinte a mano e altri prodotti creativi. “Conosco da 15 anni questa bellissima città. Ormai ho tanti amici, i commercianti del posto mi riconoscono e mi sento a casa”, assicura.
“La pandemia non ha allentato il dialogo con Aix-en-Provence, Bratislava, Potsdam, Tübingen, Grand Rapids e Seattle”, afferma Clara Pastorelli, l’assessore al commercio del Comune di Perugia con delega anche ai rapporti con le città gemellate. “Rapporti – conclude – che nel tempo si sono allargati in ambito culturale, commerciale, sportivo e turistico e che fanno parte della nostra storia. È quindi un orgoglio per l’amministrazione accogliere al meglio le rappresentanze delle ‘gemelle’ all’interno di una manifestazione così importante per il territorio come la Fiera dei Morti, rinnovando l’apprezzamento per la collaborazione instaurata”.